[fumetto]
Sturmtruppen
Era il 1963, il Bonvi prestava servizio militare come sottotenente di complemento al comando di sei carri armati in zona di confine con la Jugoslavia e, come narra lo stesso fumettista modenese, gli venne la malsana idea di dare l'ordine di attraversamento del confine della Federazione Jugoslava compiendo così un'azione che rappresentava una vera e propria dichiarazione di guerra allo stato confinante.
Non solo Bonvi la passò liscia perchè troppe teste sarebbero dovute cadere per avergli permesso quell'azione, ma aveva inoltre compreso due o tre cose sulla vita militare che gli sarebbero servite in futuro per la realizzazione del suo fumetto più famoso.
Le Sturmtruppen ad un comizio in una delle prime srtisce
La logica militare è alla base delle Sturmtruppen, le striscie con protagoniste le 'temibili' truppe d'assalto tedesche (da Sturm "assalto" e Truppen "truppe") nel bel mezzo della seconda guerra mondiale.
Non è certo facile far ridere parlando di una delle vicende più tragiche del XX secolo: il secondo conflitto mondiale e tutti i drammatici eventi correlati, le follia dell'ideologia nazista e più in generale la follia degli uomini e della loro 'vocazione' per le guerre.
Ovviamente il discorso di Bonvi è un discorso universale che dileggia e irride la guerra come male assoluto ma soprattutto come stupidità assoluta. Le sturmtruppen, le truppe tedesche, sono solo uno spunto per rendere più comiche le strip in parte grazie alla parlata maccheronicamente tedesca, creata soprattutto con l'apposizione del suffisso -en associato alla sostituzione della -c o della -ch con la -k (nemiken, kamikazen, rancen) ma anche con l'utilizzo di vocaboli tedeschi di facile comprensibilità (ein, zwei, panzer e simili) ed in parte grazie alla proverbiale efficienza ed ubbidienza delle truppe tedesche che le porta ad obbedire ciecamente ad ordini spesso assurdi o irrazionali.
Lo stesso effetto non lo si poteva di certo ottenere con un'ambientazione italica delle vicende, la cui rappresentanza è comunque garantita dal fiero alleaten Galeazzo Musolesi.
La pubblicazione delle strisce risale al 1968 sulle pagine di Paese Sera ma già in precedenza si erano viste le Sturmtruppen all'azione su Off-Side, rivista dalla distribuzione incerta e dalla pubblicazione discontinua, sempre nel 1968. La pubblicazione su Paese Sera avviene in seguito ad un concorso indetto dal giornale per la realizzazione di una nuova striscia italiana. Bonvi partecipa con le sue Sturmtruppen e, non poteva essere altrimenti, vince il concorso e vede le sue strisce pubblicate sul giornale. Il successo delle strisce è immediato ed i lettori del giornale manifestano sin da subito il loro gradimento.
Parlare con il fantasma dei caduti; cose che accadono nelle Sturmtruppen
Lo stile dei disegni è quello più comico e grottesco dell'autore; i personaggi, goffi e caricaturali soldatini che sembrano essere perennemente chini ed ingobbiti dai pesanti zaini, si muovono in ambienti spogli e deserti fatti di trincee, filo spinato e, saltuariamente, edifici in rovina.
I soldati semplici, tutti simili tra loro come i pedoni di una scacchiera, bassi e tarchiati, dai tedeschissimi nomi quali Franz, Otto, Fritz sono apparentemente ligi al dovere e pronti all'obbedienza ma non disdegnano un po' di insubordinazione, quando possibile.
Li vediamo intenti in tutte le azioni tipiche della vita militare, non solo patriottiche azioni di guerra ma anche più prosaicamente in fila in attesa per il rancio o, ancora peggio, intenti nella costruzione di latrine da campo quando non proprio concentrati nel loro utilizzo.
Il nemico è invisibile, non compare mai nelle vignette se non attraverso manifestazioni esterne quali granate che esplodono, tiri di mortaio, mine anticarro e proiettili vaganti.
Il feroce sergente delle Sturmtruppen
Spesso compaiono invece, anche in questo caso soprattutto nelle strisce più vecchie, gentili pulzelle che si impegnano nel mestiere più vecchio del mondo ('mignotten del battaglionen' nel colorito gergo delle sturmtruppen).
A fare da contraltare ai protagonisti principali della striscia, i soldati semplici, ci sono tutti gli altri gradi e gerarchie dell'esercito tedesco, dai sergenti ai tenenti dai capitani ai colonnellen passando per cuochi e truppe speciali. E per ognuno di questi gradi o professioni esistono centinaia di vignette che ne mettono in ridicolo comportamenti e luoghi comuni.
Oltre ai tedeschi e all'italianissimo Galeazzo Musolesi si è affacciato sulle strisce anche un alleato nipponico noto come 'nobile alleaten del Sol Levante', portavoce dei valori di fierezza e dedizioni tipici della cultura giapponese.
Le Sturmtruppen scambiano un neonato per una spia nemica
Nelle prime striscie l'autore prende spunto dalla guerra reale, dalle tragiche vicende del secondo conflitto mondiale creando situazioni assurde e paradossali ma al tempo stesso agghiaccianti, quasi un anticipo del lucido pessimismo dell'opera più cupa di Bonvi, la vita dopo l'olocausto nucleare delle Cronache del dopobomba. Non mancano ad esempio riferimenti precisi allo sterminio degli ebrei portato avanti con metodica precisione dalle truppe tedesche. Non mancano neanche ciniche vignette dedicate a quelle azioni che spesso si verificano in guerra degradando ancora di più il genere umano, ad esempio torture e stupri (come nella cinica vignetta n. 837 in cui un soldato tedesco sta per violentare una giovane graziosa fanciulla ed un suo camerata esclama copiaciuto 'Però! La vita milita militaren sarà dura finché vuoi, però dà anche delle belle soddisfazionen...').
Col passare del tempo la denuncia assume contorni più generici, la follia della guerra muta in una più generica stupidità umana che può essere letta benissimo al di fuori dei soli confini dell'ottusità militare. Il cinismo e la cattiveria si stemperano e le Sturmtruppen diventano meno efficaci nel criticare e irridere gli assurdi meccanismi della guerra e del potere anche se continuano ad essere estremamente divertenti.
Sicuramente lo sguardo che Bonvi getta sul mondo non è dei più allegri e se pure le sue sono striscie comiche si portano dietro un'amarezza di fondo che è difficile non percepire; è un risata amara e non liberatoria quella che ci propone Bonvi, sorretta da un cinismo strisciante che gli consente di toccare senza paura tutti i temi, anche quelli più politicamente scorretti (pur non essendo, da questo punto di vista, al livello delle Cronache).
L'innovativo formato orizzontale degli albi Sturmtruppen (ed. Vincent)
L'opera di Bonvi è stata pubblicata su una quantità innominabile di riviste, giornali, albi monografici, volumi e libri. Tra le varie riviste e giornali sui quali le strisce sono state pubblicate vanno segnalati Be Bop a Lula, Eureka, Comix. Per quanto riguarda la pubblicazione in libri e albi monografici, in un primo momento la pubblicazione delle Sturmtruppen si è avuta ad opera delle Edizioni Corno che nella serie Comic Cartoon ha pubblicato le strisce in ordine cronologico in volumi dal titolo Sturmtruppen. In seguito sempre Corno ha pubblicato diversi albi nella collana Eura Poket, questa volta a tema e non cronologicamente. Vanno segnalati anche gli albi Sturmtruppen dell'editore Vincent caratterizzati dal formato orizzontale (utilizzato per la prima volta in Italia proprio per le Sturmtruppen, poi ripreso tra gli altri per Lupo Alberto e Cattivik). Tra le altre case editrici che più attivamente si sono distinte per la pubblicazione delle strisce c'è la Rizzoli che ha pubblicatonella collana Bur dei bei volumi brossurati di ottima qualità con l'unica pecca di non presentare le strisce in ordine cronologico (cosa che invece aveva fatto con le strisce di Lupo Alberto) ma accomunate dal tema trattato, solitamente il grado o l'occupazione del militare di turno (quindi albi dedicati al soldato semplice, al cuoco, alle truppe speciali e così via).
Da segnalare anche la pubblicazione in volume di vignette scelte delle Sturtruppen all'interno delle collane associate a riviste e giornali da edicola come La Repubblica e Panorama.
L'improvvisa morte di Bonvi, a causa di uno stupido incidente automobilistico, non ha interrotto la produzione delle Sturmtruppen che è stata continuata, a distanza di tempo, dall'amico Clod, collaboratore già da lunghi anni del fumettista modenese, su testi di Leo Ortolani, il 'papà' di Rat-man.
Le strisce realizzate da Bonvi sono quelle numerate sino al n. 5865, un numero molto elevato quindi, nonstante Bonvi avesse più volte manifestato l'idea di abbandonarne la produzione, poi sempre ripresa. Alcune strisce sono state montate ed aggiornate per creare delle storie più lunghe che quindi sono solo rimaneggiamenti di vignette già pubblicate.
Le Sturmtruppen approfittano di un cavillo del regolamento per andare in giro nude
Dal fumetto di Bonvi si sono avuti degli adattamenti a cartoni animati (sostanzialmente una mera riproposizione delle vignette con qualche carrellata, zoom e poco altro, quindi non veri e propri cartoni animati) per la tv nelle trasmissioni Gulp! e SuperGulp! Fumetti in Tv, ma si non anche avuti adattamenti teatriali e cinematografici.
Il primo adattamento teatrale avvenuto nel 1972 a Roma ha fatto scandalo perché, prendendo spunto, tra le tante strisce delle Sturmtruppen, da una serie di vignette in cui le truppe interpretando a modo loro il regolamento iniziano ad andare in giro nude, ha portato sul palco, per la prima volta in italia, 5 attori completamente nudi.
Delle Sturm sono stati tratti anche due film Sturmtruppen e Sturmtruppen 2: Tutti al fronte, entrambi di Salvatore Samperi con alcuni degli attori di commedia più in voga del periodo (Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Teo Teocoli, Massimo Boldi solo per citare i più famosi).
(19/12/2008)