Batman

Batman, il cavaliere oscuro da Bob Kane a Dave McKean

[fumetto]

Batman


Batman nasce nel 1939 sul numero 27 della rivista Detective Comics su testi di Bill Finger e disegni di Bob Kane.
E' la risposta di Bob Kane al grande successo del personaggio di Superman lanciato pochi mesi prima della stessa casa editrice, la National dalla quale nascerà in seguito la D.C. Comics. Sarà lo stesso direttore editoriale della National, Vincent Sullivan, a spronare Robert Kane a creare un personaggio tutto suo.
Kane cerca subito di differenziare il suo Batman e quindi evita di creare un supereroe dai superpoteri concentrando l'attenzione sulla natura umana dell'uomo pipistrello. Batman è un uomo come tutti gli altri che di giorno conduce una vita normale come Bruce Wayne, giovane miliardario, filantropo e playboy sempre presente tra le cronache mondane della città; di notte si traveste da pipistrello e va in giro per la sua città, la megalopoli Gotham City, alla ricerca di criminali e assassini da combattere. Kane prende lo spunto per il mantello di Batman, le ali da pipistrello, dall'ornitottero di Leonardo da Vinci, lo studio del genio toscano di una macchina capace di volare.
Alla base di questa sua sete di giustizia, ma anche di una sorta di 'vendetta', c'è l'omicidio dei genitori all'uscita di un cinema, dopo aver visto il film Zorro; il padre e la madre vengono uccisi a bruciapelo da un ladruncolo e il piccolo Wayne giura sul corpo dei genitori che dedicherà la vita a lottare contro il crimine.
Il personaggio ottiene subito un grande successo di pubblico tanto da consentire già dall'anno seguente la nascita della rivista Batman, interamente incentrata sulle avventure dell'eroe mascherato con nuovi episodi e la ristampa delle prime avventure.
Bisogna dire che un aiuto fondamentale nella creazione del personaggio l'ha avuto anche lo sceneggiatore delle prime storie di Batman, Bill Finger, anche se da sempre l'unico nome che viene associato a Batman nei crediti del personaggio è Bob Kane.
Lo spunto iniziale di Kane era quello di creare un personaggio che incutesse timore ai criminali, per rendere più plausibile questo aspetto lo fa agire di notte e lo fa travestire da pipistrello, animale notturno che porta con sè un'aura di mistero e di terrore.
Su come viene a Batman l'idea del travestimento da pipistrello si sono avute diverse versioni (assalito da un pipistrello da bambino o da adulto, in casa o nellla caverna che diventerà poi la bat-caverna) ma sempre con l'elemento comune del pipistrello che di notte assale Bruce facendogli pensare al potere di incutere terrore dell'animale col suo solo apparire.
Col tempo Kane e Finger creeranno una serie di comprimari e soprattutto una galleria inimitabile di villain, nemici folli e imprevedivili che coloreranno il buio universo di Batman con la loro pazzia e finiranno sistematicamente rinchiusi nell'Arkham Asylum, il manicomio criminale di Gotham City.
Fra i comprimari vanno sicuramente citati Robin, il ragazzo meraviglia, giovane aiutante di Batman e Alfred, il fidato ed impassibile maggiordomo, gli unici ad essere a conoscenza dell'identità segreta di Bruce Wayne. Robin cambierà tre volte nel corso degli episodi (il primo Robin abbandonerà Batman per mettersi in proprio; il secondo verrà ucciso dal Joker). Da citare anche l'onesto ed efficiente Comissiario di polizia Jim Gordon sempre in contatto con Batman attraverso il Bat-segnale.
Ma la parte da leone in questo fumetto è data dai cattivi, originalissimo circo di pazzi criminali, assassini e schizofrenici. E' proprio la follia dei 'villain' a renderli interessanti; il loro universo differente da quello della gente normale; spesso dietro alle loro azioni non c'è la sete di soldi o di potere, è il puro e semplice divertimento o magari il peso della propria 'deformità' a muoverli.
A partire dallo splendido Joker, uno dei 'cattivi' più interessanti dell'intera storia del fumetto, un pazzo assassino simile al jolly delle carte, assolutamente cosciente della propria follia da confrontare con l'altrui normalità;un genio votato al crimine. E poi Doppia faccia, ex procuratore ditrettuale che in seguito ad un incidente che gli ha deturpato metà volto non è più in grado di prendere alcuna decisione senza l'aiuto di una monetina. E cosi la galleria continua con altri personaggi, spesso mentalmente disturbati, tra i quali vanno citati:
- lo Spaventapasseri;
- Catwoman;
- il Pinguino;
- il Cappellaio Matto;
- Poison Ivy;
- l'Enigmista;
ma si potrebbe continuare a lungo.
Merita una citazione anche il perfido Bane che nel 1993 spezzerà la spina dorsale a Batman facendolo finire, temporaneamente, su di una sedia a rotelle.

Batman ha alternato, come tutte le serie a fumetti, periodi di splendore a periodi di appannamento, crisi e rinascite. La struttura e la grafica del fumetto sono molto cambiati negli anni e non poteva essere altrimenti considerato che la nascita del fumetto risale al 1939 quando la concezione dei comics ed il pubblico al quale erano destinati era molto differente da oggi.
Gli esordi di Kane e Finger vedono un Batman dark, cattivo e cruento che combatte i criminali spietatamente, non esita ad uccidere ed ad usare le armi; i disegni sono in linea con gli altri fumetti dell'epoca quindi abbastanza approssimativi ma comunque caratterizzati da un'apprezzabile atmosfera dark.
Ad ammorbidire i toni del personaggio in questi primi anni di vita ci pensarono le sceneggiature di Garden Fox ed i disegni di Jerry Robinson.
Negli anni sessanta il personaggio si avvicina alle fattezze attuali, diventa più slanciato e realistico, si riempe di muscoli e con queste nuove fattezze le storie tornano a tingersi di atmosfere cupe e dark soprattutto grazie ai disegni di Neal Adams che rende al meglio il lato oscuro del cavaliere mascherato.
Il ritorno ad un periodo d'oro del personggio si ha però con gli anni ottanta quando alcuni dei più grandi sceneggiatori di fumetti decidono di tracciarne il sentiero.
E' Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller ad aprire le danze con una cupissima ed affascinante interpretazione di un Batman ormai adulto ma sempre pronto a combattere il crimine. Il personaggio torna cinico e senza scrupoli; le atmosfere gotiche invadono le tavole e Batman si cala in una Gotham City notturna e disturbante popolata da bande criminali e varia umanità.
In seguito lo stesso Miller tornerà più volte sul personaggio parlando anche delle origini del personaggio nel bel fumetto Batman: Year One (disegnato da David Mazzucchelli). Le origini del Joker saranno invece riprese da un altro grande sceneggiatore, Alan Moore che in The Killing Joke dà una sua personale versione della nascita del nemico più importante di Batman, l'opera si avvale del supporto grafico del grande Brian Bolland, autore spesso delle copertine della serie.
A parte esperimenti di vario tipo (un Batman vampiro, il Batman digitale di Pepe Moreno in Digital Juistice) va segnalata la bellissima verisone che di Batman viene fatta realizzata da Dave McKean su testi di Grant Morrison, una storia ambientata nell'Arkham Asylum, il manicomio criminale di Gotham City, con il confronto diretto tra la follia della mente malata di Joker e degli altri matti del manicomio e quella più sottile ma forse non meno malata dello stesso Batman; un Batman rappresentato in tutta la fragilità che gli deriva dai traumi vissuti nell'infanzia alle prese con un Joker istrionico e lucido come mai.
Sempre Grant Morrison nella recente avventura Batman R.I.P. sembra aver scritto la parola fine sul personaggio schiantatosi al suolo a bordo di un elicottero anche se non è la prima volta che Batman viene dato per morto.

(01/12/2008)

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