[fumetto]
Valentina
In sintesi
Il nome Valentina nei fumetti è sinonimo di erotismo e sensualità.
Il pensiero non può che correre a Valentina Rosselli, fotografa di moda creata da Guido Crepax nel 1965 e diventata in brevissimo tempo icona sexy dalla sensualità (e sessualità) prorompente, senza però diventare donna-oggetto in balia di un mondo di maschi, anzi riuscendo ad essere, forse prima donna dei fumetti, libera ed indipendente nell'amministrare la propria vita sentimentale.
Il personaggio nasce sulle pagine della rivista linus, ispirata graficamente dalla splendida attrice del cinema muto Louise Brooks i cui capelli a caschetto segneranno per sempre il volto dell'affascinante Valentina.
La data indicata sulla sua carta d'identità (25 dicembre 1942) segna il destino di un personaggio dei fumetti destinato a crescere ed a confrontarsi con l'età che avanza e con i segni del tempo che la porteranno, nel corso delle tante avventure, a diventare una splendida cinquantenne.
Le storie del fumetto sono caratterizzate, oltre che da un marcato erotismo, sottolineato dal tratto pulito ed elegante, mai volgare, di Crepax, anche da componenti fantastiche ed oniriche molto forti che delineano storie a tratti ermetiche, che porteranno Valentina in mondi fantastici e surreali; basti pensare agli strani abitanti del sottosuolo (coi quali si scontrerà sin dal primo episodio, La curva di Lesmo), alla strega del nord Baba Yaga o al suo stesso marito Philip Rembrandt, noto anche come Neutron, super-uomo dai misteriosi poteri (dal quale avrà un figlio, Mattia).
Tra le storie d'amore più importanti della vita di Valentina, a parte quella con Philip, vanno segnalate quella con il violoncellista Bruno e l'ambigua e morbosa relazione lesbica con l'androgina Effi Lang.
Dal caschetto di capelli neri che incornicia gli indefiniti lineamenti del viso si avvia la curva di un corpo sinuoso che, indugiando sulle piccole spalle, scende rapidamente verso l'ampia curvatura del sedere generoso. Non è difficile vederla nuda, magari di schiena, a mostrare uno splendido corpo dalle forme di violoncello.
Parliamo di quella che è sicuramente una delle più importanti icone del fumetto erotico: Valentina. L'Eros a fumetti non può prescindere dalla sensuale Valentina, il cui nome è sinonimo di un erotismo elegante e raffinato. Il suo nome completo è Valentina Rosselli, eroina dei comics creata nel lontano 1965 da Guido Crepax.
Valentina fa la sua comparsa sui primissimi numeri di linus, storica rivista di fumetti, all'interno dell'episodio La curva di Lesmo del fumetto Neutron.
Nonostante l'originario ruolo di semplice comprimaria sulle pagine di un altro fumetto, Neutron appunto (dove Neutron è il nome 'da supereroe' di Philip Rembrandt, personaggio dagli strani poteri al quale Valentina risulta sentimentalmente legata e dal quale avrà un figlio), Valentina non tarda ad affermarsi e diventare la protagonista incontrastata del fumetto.
Messo all'angolo il buon Neutron, Valentina cavalcherà i ruggenti anni '60 come donna libera ed indipendente, sia nel lavoro che nella vita sentimentale, simbolo di femminismo ma anche di femminilità; tanto libera ed indipendente da essere avversata anche dai movimenti femministi che non riusciranno a comprendere da subito la natura del personaggio salvo poi tornare sui propri passi rivalutandolo.
Valentina nasce dalla raffinatissima matita di Guido Crepax, architetto passato al fumetto, che, per raffigurare la nostra eroina, si ispira alle fattezze dell'affascinante Louise Brooks (indimenticabile prostituta vittima di Jack lo Squartatore nel film Lulù - Il vaso di Pandora di Georg Wilhelm Pabst), attrice del cinema muto i cui capelli tagliati a caschetto segnano indelebilmente un'epoca ed anche il destino di Valentina che, ispirata dal film di Pabst, si porterà appresso quell'acconciatura dall'adolescenza in poi.
Il fumetto è un sapiente dosaggio di vari generi nonché un mix delle passioni dell'autore. Nasce come un fumetto d'avventura con strizzatine d'occhio al soprannaturale e ambientazione urban/metropolitana (la frenetica e pulsante Milano) ma lascia libero il suo creatore di riversare nel fumetto i suoi tanti interessi: la fotografia (Valentina è una fotografa di moda), la musica (in particolare il tanto amato jazz), la pittura, la letteratura, la moda, la psicanalisi, ma anche più genericamente il viaggio ed il sogno, ed ovviamente l'erotismo. Un erotismo all'inizio timido e più che altro suggerito che si trasforma e si libera con la liberalizzazione dei costumi e della società, liberalizzazione che lo stesso personaggio di Crepax ha sicuramente contribuito ad alimentare.
Il fumetto segue le vicende e le vicissitudini di Valentina, fotografa di moda per un importante rivista milanese, dei suoi amori e dei suoi amanti.
Valentina è una donna sentimentalmente e sessualmente indipendente. Disinibita ma sempre padrona di sè, a differenza di tante sue 'colleghe' del fumetto erotico, non è certamente una ninfomane pronta a buttarsi addosso al primo uomo che le attraversi la strada. Ha la tendenza a spogliarsi con estrema facilità, è vero, e la cosa non sembra procurarle eccessivo imbarazzo ma raramente lo fa in maniera del tutto gratuita. Sceglie con accortezza gli uomini della sua vita e, pur tra qualche scappatella, è sostanzialmente fedele al suo Philip.
Tra i suoi amanti merita sicuramente una citazione il bel violoncellista Bruno col quale Valentina avrà una breve ed intensa relazione durante la scomparsa di Philip. Tra le amicizie femminili spicca invece quella per l'ambigua e androgina Effi Lang che sfocierà in una relazione torbida e appassionata tra le due donne, creando al contempo un quasi triangolo con Philip.
Se in qualche occasione Valentina potrà apparire succube dei maschi non bisognerà lasciarsi ingannare; questo avverrà più che altro nei sogni, segno più di semplici fantasie erotiche che non di un atteggiamento di sudditanza verso un universo, quello maschile, che tiene a bada con estrema naturalezza.
E del resto le fantasie erotiche sono all'ordine del giorno nel fumetto e la bella protagonista attraversa un po' tutte le varianti sull'argomento: dall'amore sincero e passionale per il suo Philip al legame lesbico con Effi che sfocierà in un rapporto quasi sadico, dalla intensa e carnale relazione con Bruno alla disibinitezza con cui si spoglia nelle situazioni più varie per finire con le situazioni più assurde e surreali disseminate tra i tanti sogni e fantasie della protagonista.
Uno sguardo attento verso la società e la quotidianità è uno degli aspetti caratterizzanti il fumetto di Valentina. I personaggi del fumetto si muovono in contesti e ambientazioni reali. Le azioni dei protagonisti si svolgono quasi sempre in località note e riconoscibili: Milano innanzitutto ma anche tante altre città italiane e straniere. Il realismo dei luoghi ritorna anche nella costruzione dei personaggi. Di Valentina ci viene detto dove è nata, dove ha studiato, dove vive, i viaggi che fa; sappiamo i suoi dati anagrafici (è alta 1 metro e 72, ha occhi chiari e capelli neri e così via).
Crepax ci mostra perfino la carta d'identità della giovane protagonista regalando in questo modo al suo personaggio un'età destinata ad aumentare con inevitabili ripercussioni sulle vicende del fumetto.
Noi possiamo seguire giorno dopo giorno la vita di Valentina e degli altri personaggi di questo piccolo mondo. Altro elemento estremamente reale è, infatti, il fluire del tempo; in questo mondo, a differenza della quasi totalità dei fumetti (specialmente i fumetti di quegli anni), il tempo passa e i personaggi crescono, studiano, lavorano, invecchiano, si sposano, hanno figli che a loro volta crescono (come Mattia, il figlio di Valentina e Philip). Sicuramente lo scorrimento del tempo è un po' rallentato; i personaggi invecchiano un po' più lentamente e la Valentina 50enne non dà poi tanti segni del naturale decadimento fisico, ma certamente non è più la ventenne degli esordi.
Evidentemente lo scorrere del tempo è anche un bel rischio per un personaggio che, come Valentina, è protagonista di un fumetto erotico e quindi deve il suo successo (anche) all'aspetto ed alle azioni della generosa protagonista.
Ed infatti Valentina passa dai circa vent'anni degli esordi ai 53 dell'ultima storia, rimanendo sempre e comunque affascinante ma è lo stesso Crepax ad accorgersi del problema: 'Se un fumetto è vitale, se rispetta in qualche modo il suo tempo, non può avere un protagonista per sempre giovane, mentre il mondo intorno a lui cambia. Certo mi sono messo in un pasticcio, ormai Valentina ha un'età umana, non posso più fermarla, e mi chiedo se sia accettabile nel fumetto una cinquantenne che insegue avventure ed è inseguita da innamorati. Si vedrà.'
Eppure il realismo che accompagna il fumetto viene spessissimo stemperato nel fantastico, nel fiabesco, persino nell'horror ma soprattutto nell'onirico. Il fumetto attraversa spesso il territorio del sogno e dell'incoscio, qualche volta quello dell'incubo, e ripercorre in più occasioni fiabe e leggende di varia nazionalità adattandole al contesto del fumetto.
E così Valentina rivivrà sulla propria pelle la leggenda di Baba Yaga, fiaba nordica di una strega dalla gamba d'osso, o quella di Barbablù. Non sono rare neanche le incursioni di Valentina nel mondo dello stesso fumetto (si veda ad esempio Valentina nel metrò).
Oltre a queste 'deviazioni' fiabesche, Crepax crea all'interno del fumetto un mondo alternativo, fantastico e inquietante; un mondo sotterraneo popolato da esseri misteriosi dotati di strani poteri (come lo sguardo paralizzatore, potere di cui che anche Neutron, discendente dagli uomini del sottosuolo, si troverà dotato), esseri che provengono dalla profondità della terra e che in più occasioni si trovano ad interagire con il mondo di superficie.
Questo mondo pur non essendo una costante, fa capolino spesso nel mondo 'reale' facendo repentinamente virare le storie verso il fantastico ed il soprannaturale. Crepax non abusa della cosa e gli uomini dei 'sotterranei' appaiono solo di tanto in tanto.
I sotterranei vengono scoperti casualmente dal prof. Mackintosh nel Nevada, delle grotte all'interno delle quali vengono ritrovati dei resti umani. Si tratta di scheletri dei Blintana Matnan, i cavalieri ciechi degli abissi, esseri con i quali Valentina e Philip si scontreranno in più di un'occasione.
Lo stile di di Crepax è molto raffinato ed elegante, così come la costruzione delle tavole che non segue schemi precisi e tende spesso a frammentarsi ed alternare consuete vignette di grandi dimensioni e splash page a vignette piccole e piccolissime, a volta minuscole, allineate, sparse per la tavola o, perfino, sovrapposte, che mettendo in risalto dettagli minimi (una bocca che si morde il labbro, uno sguardo intenso o anche semplicemente un telefono che squilla) riescono a sottolineare emozioni o a creare momenti di intensità drammatica o ancora a scandire e dilatare il tempo anticipando soluzioni narrative cui altri autori, pensiamo ad esempio a Frank Miller, arriveranno solamente molti anni dopo.
Ripercorrendo per grandi linee la vita editoriale del fumetto possiamo dire che l'avventura di Valentina dopo aver preso il via sulle pagine di linus, rivista sulla quale ha continuato ad pubblicata per anni, ha trovato spazio su alterlinus, rivista destinata ad ospitare i fumetti più adulti ed avventurosi di linus. La bella Valentina si trova catapultata sulle pagine della nuova rivista a partire dal numero di agosto 1975 con l'episodio Viva Trotskij (guadagnandosi tra l'altro la copertina dell'albo).
Il fumetto di Valentina continuerà ad essere pubblicato su entrambe le riviste (anche dopo che alterlinus avrà cambiato nome in alteralter) mentre in qualche occasione i fumetti di Valentina saranno proposti direttamente in volume in libreria.
I primi anni ottanta vedono Crepax molto impegnato con gli adattamenti a fumetti di grandi opere della letteratura erotica (De Sade, Masoch, etc) e Valentina gli sfugge un po' di mano. E' il 1982, Neutron è sparito da qualche tempo senza lasciare traccia; Valentina si divide fra la vecchia fiamma Bruno e l'inaspettata attrazione per Effi quando con la storia Andante anche lei scompare per un po' dalle scene.
Riapparirà nel marzo del 1985, sull'altra grande testata della Milano Libri; parliamo ovviamente della rivista Corto Maltese dove la saga di Valentina riprende con l'episodio Nessuno, che fa ripercorrere ad un redivivo Philip Rembrandt/Neutron le gesta omeriche di Ulisse che lo riporteranno finalmente a casa. Riprende così la saga di Valentina con una storia incentrata in realtà su Philip.
Corto Maltese continuerà ad ospitare storie di Valentina fino alla sua chiusura avvenuta nel 1993 ma l'affascinante fotografa troverà, più sporadicamente, nello stesso periodo, spazio su altre riviste di fumetti d'autore: Comic Art ed Il Grifo.
Del 1993 è anche il ritorno all'ovile di Valentina. Dopo una prolungata assenza la nostra eroina torna sulla rivista che l'ha vista esordire, linus, dove dall'agosto 1993 al novembre 1994 si dedica alla lettura, inaugurando una serie di brevissime storie, racchiudibili in quella che potremmo considerare una miniserie dal titolo Valentina legge. Le storie di Valentina legge sono brevissimi adattamenti, ma in realtà quasi recensioni, di testi letterari, in massima parte di recente pubblicazione. In queste storie Valentina, intenta a leggere di volta in volta un romanzo differente, si lascia trasportare dalla fantasia e rivive o reinterpreta per grandi linee gli avvenimenti narrati nel libro.
Dopo altri brevi racconti su linus Valentina esce di scena nel 1995 con la pubblicazione del volume Al diavolo Valentina! contenente tre storie di cui due inedite: La spia e Due fiori.
Tra le tantissime pubblicazioni dei fumetti di Valentina merita una segnalazione l'iniziativa del Corriere della Sera che nel 2007 ha ripubblicato in diciotto eleganti volumi cartonati tutte le avventure della sensuale eroina creata da Crepax in una collana dal titolo Valentina.
Dai fumetti di Valentina sono stati tratti un fim, Baba Yaga (regia di Corrado Farina), interpretato da Isabelle de Funes ed una serie tv dal titolo Valentina interpretata da Demetra Hampton.
(14/03/2011)