The Walking Dead

The Walking Dead, saga horror-zombie a fumetti dallo strepitoso successo

[fumetto]

The Walking Dead


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Il mondo degli zombie può essere, con qualche semplificazione, diviso in due grandi categorie; la prima è quella 'classica' che parte dai riti vudù di alcuni paesi dell'America latina (in particolare Haiti) e vede gli zombie come esseri umani ridotti in schiavitù (o magari defunti e resuscitati per farne degli schiavi) grazie all'utilizzo di particolari pozioni e ancestrali riti; la seconda è quella 'moderna', segnata nel 1968 dall'uscita nelle sale cinematografiche del film, cult-movie senza tempo di George A. Romero, La notte dei morti viventi; gli zombie fanno un salto di qualità diventando in tutto e per tutto morti viventi, non evocati da nessuno, i quali, per ragioni inspiegabili, tornano in vita e sentono un irrefrenabile impulso a nutrirsi di carne umana.

Questo secondo tipo di zombie non è quindi uno schiavo al servizio di chi lo ha risvegliato ed è caratterizzato da un disfacimento nel corpo, il normale processo di decomposizione post-mortem, che continua nonostante la nuova pseudo-vita, facendo si che i morti viventi continuino a muoversi incuranti dell'avanzare dello stato di putrefazione e possano trovare pace solo con la distruzione del loro cervello.

The Walking Dead, fumetto di culto creato da Robert Kirkman, si innesta alla perfezione su questo secondo filone degli zombie. Siamo infatti di fronte ad un'affascinante, per gli amanti del genere, saga horror/zombie che sembra recuperare gli spunti più interessanti tracciati dal maestro di Pittsburgh per continuare ad indagare su quello che un morto vivente può rappresentare e soprattutto per approfondire la psicologia dei personaggi e le inevitabili ripercussioni sui sentimenti e sui rapporti umani che una situazione di pericolo costante può comportare.

Scrive infatti l'autore: 'Con The Walking Dead intendo indagare i modi in cui le persone reagiscono di fronte alle situazioni estreme e come ne escono cambiate. È questo il mio scopo sulla lunga distanza. Vedrete Rick mutare e maturare al punto che quando vi guarderete alle spalle vi accorgerete di non riconoscerlo più. Spero che vi piacciano i racconti epici, perché è proprio ciò che ho in mente per questa storia'.  

Il fumetto, che ha avuto uno strepitoso successo in tutto il mondo e ha dato vita anche ad una serie horror per la tv di straordinario successo anch'essa (giunta per ora alla terza edizione), è quindi incentrato sui morti che camminano del titolo originale e si propone come una lunga  saga in costante evoluzione, che pone particolare attenzione alle psicologie dei personaggi e alle dinamiche che si possono creare in un gruppo di individui costretti a vivere in una situazione di pericolo continuo. L'attenzione è quindi focalizzata sugli uomini e non sugli zombie, visti come 'sfondo', per quanto pittoresco, alla trama.
Gli zombie col passare del tempo diventeranno sempre più marginali e ad emergere saranno soprattutto le dinamiche interne al gruppo.

Il fumetto si apre con un inizio folgorante (episodio Giorni perduti) nel quale il protagonista, Rick Grimes, un vice sceriffo ferito gravemente in uno scontro a fuoco, si sveglia nel letto di un ospedale deserto, dopo giorni di coma e, varcata la soglia della sua camera d'ospedale, si trova davanti quasi ad un girone dantesco: i cadadaveri di quello che un tempo erano esseri umani sono sparsi dappertutto ma, contrariamente ad ogni logica, sono ancora in grado di muoversi e si rivelano, immediatamente, estremamente pericolosi.

Senza fermarsi a comprendere la realtà che lo circonda, Rick si trova costretto a fuggire, testimone di un mondo che non è più lo stesso; ben presto incontrerà i primi esseri umani 'vivi' coi quali potrà fare il punto della situazione.

La prima cosa da fare per Rick è tentare di raggiungere la sua famiglia, che lui spera si sia rifugiata ad Atlanta, e quindi si incammina alla volta della grande città. Si accorgerà ben presto come la situazione sia ben più grave del previsto ed intere metropoli, come Atlanta, siano ormai deserte di uomini e piene soltanto di non morti.
In ogni caso la fortuna sembra aiutarlo e ben presto Rick riesce a ricongiungersi ai suoi familiari; poi, successivamente, tutte le forze saranno utilizzate per cercare un posto sicuro dove sistemarsi e vivere finché la misteriosa epidemia che trasforma gli uomini in morti viventi non verrà debellata.

La sua famiglia è composta dalla moglie Lori e dal piccolo Carl, il loro bambino; ma i due non sono soli e stazionano, accampati alla periferia della grande città, insieme ad altri sopravvissuti, tra i quali spicca il vecchio amico e collega di Rick, Shane, e molte altre persone destinate a diventare la sua nuova famiglia.
Tra i componenti del gruppo abbiamo Glenn, un ragazzo asiatico che Rick incontrerà proprio in un'Atlanta invasa dagli zombie e poi Dale, il proprietario del camper nel quale i superstiti sono soliti rifugiarsi, i coniugi Allen e Donna, con i loro figlioletti ed altri ancora come la combattiva ragazza Andrea e sua sorella Amy. 
All'interno del gruppo si creeranno simpatie e diffidenze, nasceranno nuovi amori ed aperti contrasti e questi sentimenti si svilupperanno prendendo anche pieghe inaspettate col procedere degli eventi; qualcuno si scoprirà tenace e combattivo, altri, sopraffatti dagli eventi, finiranno per suicidarsi, qualcuno si macchierà di efferati omicidi o giocherà sporco facendo traballare sempre più i precari equilibri interni al gruppo. 

La saga si presenta subito avvincente, recupera quanto di meglio prodotto in materia di zombie e fa vivere i personaggi in una realtà, a suo modo, credibile.

Arrivato nel gruppo Rick ne assume (quasi) subito il comando ravvisando come prima esigenza quella di mettere la comunità in sicurezza, allontanandosi dal precario rifugio ai margini della città. Fino a quel momento i superstiti sostavano isolati, a bordo di un camper circondato da una fitta vegetazione.
Ma gli attacchi improvvisi ed imprevedibili degli zombie rendono ben presto necessario trovare un posto più sicuro e i nostri 'eroi' si mettono in marcia, a bordo del camper, fermandosi in quelli che di volta in volta sembrano i rifugi ideali: un residence abbandonato, una fattoria, un gigantesco penitenziario isolato e facilmente difendibile.
Il lungo cammino alla ricerca di un posto sicuro prenderà il via nel secondo episodio della serie. 

Nel corso degli spostamenti non mancherà occasione di incontrare altri esseri umani non contagiati dal male, che talvolta si uniranno al gruppo. In ogni caso la vita non sarà facile per Rick ed i suoi amici che si troveranno a fronteggiare continui attacchi degli zombie restandone spesso decimati nel numero. 
Ma in un mondo allo sbando, dove i valori sono saltati ed è difficile per tutti mantenere un atteggiamento razionale, non va trascurato nemmeno il pericolo rappresentato dagli uomini 'sani' che, in uno scenario apocalittico come quello del fumetto, iniziano (o continuano) a comportarsi da 'mostri' uccidendo con una semplicità disarmante, tanto da rendere ben presto necessario stabilire delle regole di comportamento interne al gruppo; regole molto dure che Rick sintetizza nel concetto 'se uccidi muori', ovvero chiunque si macchi di un delitto dovrà essere immediatamente giustiziato.

Sul fronte della 'malattia' che fa resuscitare i morti, i personaggi sono, così come i lettori, all'oscuro di qualsiasi spiegazione scientifica e dovranno scoprire le poche cose che si sanno dell'epidemia sulla loro pelle. In questo modo si accorgeranno, ad esempio, che anche chi muore senza essere stato morso da uno zombie si risveglia dalla morte; il risveglio dei non morti si rivela quindi slegato dal contatto con chi già contagiato.

E' interessante anche l'attenzone che l'autore riserva agli zombie. Kirkman sembra guardarli, se non con affetto, almeno con commiserazione e in più di un'occasione sembra partecipe del loro silenzioso destino. Pur essendo relegati sullo sfondo delle vicende, l'autore a volte si sofferma sulla non vita degli zombie anche al di fuori dei prevedibili scontri con i vivi: vedremo gli zombi banchettare con carcasse di animali, o bloccati per qualche motivo in un punto (ad esempio perche senza più gambe, o magari senza più muscoli capaci di muoverli, o peggio ancora perché incastrati da qualche parte con le loro budella penzoloni), costretti dalla loro non morte a vivere, ormai bloccati per sempre, soli e destinati ad emettere all'infinito i loro suoni gutturali, con lo sguardo perso nel vuoto e con gli occhi che sembrano domandarsi perché.

E' evidente come una saga con queste caratteristiche possa rischiare alla lunga di diventare ripetitiva e di far perdere interesse nel lettore; è quindi necessaria un'evoluzione dei personaggi e una capacità di rinnovamento, che comunque gli autori sembrano aver trovato se è vero che la serie continua a riscuotere successo e che ha dato vita a delle trasposizioni per la tv con la fortunatissima serie The Walking Dead.

L'interesse viene mantenuto vivo grazie all'evoluzione realistica delle situazioni (ad esempio la moglie del protagonista, Lori, che resta incinta e porta avanti la gravidanza con tutti i problemi che questo può comportare, i personaggi ai quali magari i lettori si sono affezionati che muoiono uccisi dagli zombi e così via) ed ai nuovi personaggi che periodicamente si affacciano sulle pagine del fumetto, sostituendosi a quelli fatti fuori dagli assatanati morti viventi.

Tra i personaggi più interessanti che si aggregano quasi subito al piccolo gruppo di superstiti spicca per interesse il nero Tyreese che si rivelerà ben presto presenza insostituibile e valido supporto per il protagonista.
Qualche episodio più in la farà la sua comparsa la bella Michonne, personaggio particolarmente suggestivo e molto amato dai lettori, una sorta di samurai-donna, coraggiosa e letale, che si presenta portandosi a spasso, incatenati, gli zombie del suo ragazzo e di un amico, passeggiando tranquillamente in mezzo ad un nugolo di altri morti viventi.

Il fumetto è realizzato in bianco e nero (contrariamente agli standard americani che prediligono la pubblicazione di fumetti a colori) anche se esaltato da una colorazione in toni di grigio. I disegni dei primi sei albi (americani, corrispondenti al primo episodio italiano Giorni perduti) sono di Tony Moore (disegnatore che continuerà a realizzare le copertine della serie) mentre a partire dal settimo il testimone passa a Charlie Adlard, autore che utilizza un tratto più sporco e cupo del suo predecessore. I toni di grigio invece sono realizzati per tutta la serie da Cliff Rathburn (con la collaborazione di Moore nei primi episodi). La sceneggiatura è sempre del creatore della serie Robert Kirkman.

La serie è nata in America nell'ottobre del 2003, pubblicata da Image Comics nel classico formato americano di spillati di 24 pagine ed è stata in seguito proposta in volumi di 144 pagine corrispondenti a 6 albetti a volume.
In Italia The Walking Dead è stato introdotto dall'editore saldaPress direttamente nell'edizione in volume (corrispettiva di quella americana) contenente sei episodi per volta (ovvero, se vogliamo, una miniserie per volta); questo a partire dal 2005. SaldaPress continua a pubblicare questi volumi (fiore all'occhiello della collana ZETA, dedicata dall'editore al mondo degli zombie) in libreria e fumetteria ma ha affiancato agli stessi, a partire da novembre 2012, un'edizione economica distribuita in edicola, formato bonelliano, con albetti contenti il corrispettivo di 4 albettti americani, che ospita circa 88 tavole di fumetto ad albo. La collana si intitola sempre The Walking Dead.

 

(24/03/2013)

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The Walking Dead
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The Walking Dead