Venerdì 12

Venerdì 12, la maledizione di un'amore non ricambiato nell'irresistibile fumetto cult di Leo Ortolani

[fumetto]

Venerdì 12


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In sintesi

Venerdì 12 è un fumetto comico creato nel 1996 da Leo Ortolani (il papà di Rat-man) a seguito di una delusione amorosa che in qualche modo ricorda le vicende di Aldo, il protagonista della serie, un essere mostruoso che vive rintanato all'ultimo piano di un moderno grattacielo.

Innamorato, non ricambiato, della bella Bedelia si trasforma, per colpa di un incantesimo, in un essere orrendo e deforme costretto a nascondere il volto dietro una maschera (da hockey, evidente citazione della serie di film horror Venerdì 13).
Accompagnato da un 'fedele' e inseparabile servitore di nome Giuda, Aldo si troverà ad affrontare la già difficile condizione di ripudiato e single con l'aggravante di un aspetto fisico orrendo (simile in qualche modo alla condizione psicologica di qualsiasi innamorato lasciato) che rende ancora più difficile il ritorno alla normalità.
Le vicende prendono il via col l'episodio L'orrenda genesi! che racconta le prime fasi della tormentata storia d'amore di Aldo i cui contorni si arricchiranno di dettagli nel corso dei 34 episodi che compongono la serie, pubblicati tra il 1996 ed il 2004.

Le tante avventure di Venerdì 12 vedranno il protagonista, spesso alla mercé del fedele servitore, affrontare, nella disperata ricerca di una donna che contraccambi il suo amore - unico modo per spezzare l'incantesimo che lo rende deforme - prove di ogni tipo: appuntamenti al buio, inserzioni sul giornale, gruppi di ballo latinoamericani, giornate al mare e così via in un caleidoscopio di irresistibili avventure dall'umorismo demenziale, irriverente verso tutti e politicamente scorretto.

Pubblicato originariamente sulla rivista L'Isola che non c'è dal maggio 1996 fino al marzo 1997, il fumetto si interrompe con la chiusura della testata per poi riprendere sulle pagine di Rat-man Collection dove le vicende si concludono nel gennaio del 2004.


Aldo, un essere mostruoso che si nasconde tra le cupe stanze della cima di un grattacielo, il suo fedele servitore dall'evocativo nome Giuda e la bellissima e amorale Bedelia, sono gli irresistibili protagonisti di uno dei fumetti più riusciti e divertenti di Leo Ortolani, il creatore di Rat-man.
Parliamo, ovviamente, di Venerdì 12, un fumetto esilarante già dal titolo che omaggia uno dei più famosi slasher movie della storia, Venerdì 13 di Sean Cunningham, anche se il fumetto è debitore in maggior misura di film come Il fantasma dell'opera e prende a prestito dalla fortunata serie horror soltanto la maschera da hockey indossata dal protagonista per nascondere la sua deformità.

Venerdì 12 è stato creato da Ortolani nel 1996, a seguito di una delusione amorosa i cui confini ripercorrono da vicino le vicende di Aldo, ben delineate nel primo episodio della serie, L'orrenda genesi!, nel quale vedremo come l'abbandono da parte della sua ragazza, Bedelia, e un'oscura maledizione legata ad un carillon che suona una ninna nanna di Brahms, lo trasformano in un essere deforme che potrà riacquistare la sua bellezza - beh, diciamo il suo aspetto originario - solo se riuscirà a regalare il carillon ad un'altra donna innamorata di lui oppure a versare il sangue di una giovane vergine (entrambe imprese di difficile realizzazione per la gioia dei lettori che potranno godere delle avventure di Aldo, Bedelia e Giuda per ben 34 episodi, pubblicati tra il 1996 ed il 2004).

L'umorismo alla base del fumetto è quello al quale l'autore ci ha abituati, un umorismo irriverente all'insegna del politicamente scorretto, fatto di freddure, giochi di parole, suggestioni visive indissolubilmente legate al riconoscibile segno comico dell'autore, continui rimandi tra le vignette e il testo che necessitano dell'attenta partecipazione del lettore per scovare le continue strizzatine d'occhio che l'autore dissemina per le tavole, battute a doppio senso, spesso incentrate su sesso, irriverenti ma non volgari, una sana cattiveria di fondo, un gusto dell'assurdo ed un inesauribile umorismo demenziale costellano un'opera che difficilmente può lasciare indifferenti. 

Seguiremo così le quattro fasi che caratterizzano per l'autore ogni storia d'amore finita: le origini, la solitudine, il risveglio, e la conclusione e che corrispondono ai titoli dei quattro volumi nei quali gli episodi di Venerdì 12 sono stati ristampati (poi raccolti tutti nell'unico volume Venerdì 12 - Omnibus). Quattro fasi nelle quali possiamo idealmente racchiudere le tante storie di Venerdì 12 che vedranno il protagonista, spesso alla mercé del fedele servitore, affrontare, nella disperata ricerca di una dolce metà, prove di ogni tipo: appuntamenti al buio, annunci su rubriche di cuori solitari, partecipazioni a gruppi di ballo latinoamericani, rilassanti giornate al mare e persino insidiose terapie di gruppo con risultati ovviamente irresistibili e spesso imprevedibili.

Aldo passa gran parte del suo tempo a piangere di fronte al ritratto dell'amata, costretto in un limbo dal quale non sembra in grado di uscire da solo. Sarà allora proprio Giuda, incomprensibilmente legato al suo 'padrune' (come Giuda chiama Aldo a causa di un lieve difetto di pronuncia), a cercare di scuoterlo spronandolo alla ricerca di un'anima gemella o quantomeno spingendolo all'accettazione della sua condizione di single.

Il solitario Aldo sarà così costretto dall'onnipresente servitore, che non comprendiamo quanto sia realmente attento e fedele (forse anche qualcosa di più) e quanto invece sadico e burlone, ad affrontare situazioni imbarazzanti e spiacevoli, a confrontarsi con la propria solitudine e con l'intensa vita sessuale di Bedelia (con una variopinta umanità maschile, sempre fuori campo) che Aldo non è in grado di accettare, rifugiandosi dietro l'idea di un rapporto diverso tra loro, un rapporto 'fatto di piccole cose'.

Di rado i tentativi di Aldo si direzioneranno, sempre con esiti nefasti, verso la seconda opzione della maledizione, il versare il sangue di una giovane vergine. Si vedano i disastrosi tentativi dell'episodio La vittima designata!

Tra le donne che incroceranno la strada di Aldo meritano certamente di essere menzionate Ciurga, non esattamente il prototipo della bellezza, chiamata da Giuda per un appuntamento combinato col padrone nell'episodio Doppia coppia (personaggio che tornerà in Chi Ciurga, trova! per un secondo tentativo di approccio da parte di un coraggioso Aldo) e Isonza, l'abbondante amica conosciuta durante le chiarificatrici sedute di Terapia di gruppo e rivista con esiti nefasti in La grande Isolda, amore possibile destinato a fallire, una volta tanto, a causa di un lungimirante Giuda.
Sul finire della saga faremo inoltre la conoscenza con la bella Dulcistella, una ragazza acqua e sapone vicina di casa del nostro eroe.

E' sempre sul finire della saga, negli ultimi tre episodi, più lunghi del resto della serie, che l'autore si fermerà approfonditamente sul rapporto, abbastanza platonico in effetti, tra Aldo e Bedelia prima della trasformazione del protagonista in un orrido mostro. Scopriremo così tutti i retroscena delle vicende ed il perché una femme fatale come Bedelia abbia potuto avvicinarsi al timido Aldo.

Pubblicato originariamente sulla rivista L'Isola che non c'è dal maggio 1996 fino al marzo 1997, il fumetto si interrompe con la chiusura della rivista per poi riprendere a distanza di anni, luglio 1999, su Rat-man Collection (a partire dal n. 13), rivista che, dopo aver ristampato i vecchi episodi, proseguirà con nuove avventure portando a conclusione la saga nel gennaio del 2004.

(01/11/2016)

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