[storia]
Le dodici fatiche di Poldino Spaccaferro
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In sintesi
Poldino Spaccaferro, il simpatico bambino forzuto nato dalla fervida fantasia di Peyo, il creatore dei Puffi, è alle prese nella sua terza avventura, Le dodici fatiche di Poldino Spaccaferro, con un misterioso intrigo che ruota intorno ad un vecchio documento, una donazione ricevuta molti anni prima da un gruppo di amici da parte dell'emiro Alì-Ben-Dindin come ricompensa per un gesto di generosità.
A distanza di anni si scopre che quel terreno ospita un gigantesco giacimento petrolifero. Per poterne approfittare il gruppo di amici, ormai sparso per il mondo, dovrebbe rimettere insieme tutti i pezzi del contratto. Ma, ovviamente, la cosa non può essere così semplice e qualcuno (forse Panzironi, uno dei vecchi compagni) con pochi scrupoli cerca di recuperare tutti i pezzi del documento, a costo di far fuori i leggitimi proprietari.
Tra i fortunati proprietari del terreno c'è anche il signor Trombetta, un caro amico di Poldino che, giocoforza, finirà per seguire Trombetta nelle sue peripezie alla ricerca dei vecchi amici sparsi in giro per il mondo e che, ovviamente, saprà trarlo fuori d'impaccio in più di un'occasione, grazie alla sua forza strepitosa.
Nel corso delle mille peripezie, Poldino dovrà confrontarsi con una molteplicità di fatiche: salvare la vita ad un direttore di banca rinchiuso insieme a della dinamite all'interno di un inespugnabile caveau, riportare nelle gabbie tutte le pericolosissime bestie fatte evadere dallo zoo e via così; nel corso delle 60 tavole del fumetto scopriremo le altre numerose gesta del piccolo protagonista che, ricordiamo, perde i suoi poteri quando è raffreddato (e non mancherà, anche questa volta, motivo di esserlo).
I disegni linea chiara di François Walthéry sono una gioia per gli occhi mentre la storia scorre via leggera in questo fumetto per ragazzi sceneggiato da Peyo e Yvan Delporte.
Le dodici fatiche di Poldino Spaccaferro è un bande dessinée pubblicato in Francia nel 1966. In Italia è arrivato lo stesso anno, sulle pagine del Corriere dei Piccoli, pubblicato dal nº 39 del 25 settembre 1966 al nº 23 del 4 giugno 1967.
(15/07/2017)
