[fumetto]
Le orecchie rosse
Le orecchie rosse è, insieme a Il porcone, uno dei più noti personaggi nati dalla incontenibile matita di Reiser, irriverente e dissacrante fumettista francese.
Come è naturale aspettarsi da Reiser, il fumetto è popolato da una variegata umanità di personaggi sgradevoli e grotteschi. Il protagonista delle storie, tutte avventure di poche tavole e quasi sempre mute, è un bambino dalle orecchie rosse.
Il piccolo protagonista delle avventure è un bambino alle volte molesto e dispettoso altre volte impegnato in innocue attività da bambino (come disegnare o dare da mangiare agli animali dello zoo), il più delle volte perseguitato da una cattiva sorte (ed anche se in alcuni episodi sarà lui a spuntarla, il finale resterà più amaro che lieto). Il bimbo è l'unico personaggio fisso delle storie, i suoi stessi genitori possono variare in base alle esigenze del racconto. Per lo più la sua famiglia è una normale famiglia media, onesta e rispettabile, ma in qualche episodio il contesto cambia. Ad esempio, in un episodio orecchie rosse sarà figlio di un topo d'appartamenti che accompagnerà a malincuore nella sua attività.
Spesso al centro delle storie è presente il rapporto conflittuale del piccolo coi genitori o con gli adulti in genere, ma questo tema all'apparenza tradizionale è filtrato attraverso l'occhio deformante di Reiser e portato alle estreme conseguenze dal suo interesse grottesco per la volgarità ed il cattivo gusto. Vicende incentrate sulla buona educazione o le cattive abitudini del protagonista parleranno di flatulenza, onanismo, galateo portando le storia in direzioni imprevedibili. La irremovibile ostinazione a non mangiare quello che è portato in tavola può derivare da retroscena inediti. L'interesse naturale per il sesso sarà naturalmente ostacolato, magari generando una più sana e socialmente accettabile passione per la violenza. Ed anche l'imposizione materna di un abbigliamento indesiderato (un orribile cappotto) avrà un esito nefasto, ma ciò non servirà da lezione ai genitori del piccolo. Non di rado sarà l'ottusità o l'incapacità dei genitori di ascoltare o comprendere il figlio a far precipitare gli eventi.
Praticamente in ogni episodio orecchie rosse sarà schiaffeggiato, umiliato, picchiato, principalmente dai genitori ma anche da gendarmi, da passanti o altri occasionali personaggi. Questo è probabilmente il più ricorrente tra i leitmotiv del fumetto, data l'assenza di altri punti di riferimento fissi.
Lo stile dei disegni è quello classico di Reiser, grottesco, deforme, caricaturale e apparentemente semplice; l'umorismo delle storie è quello irriverente, disturbante ed amaro a cui ci ha abituato l'autore. L'umorismo corrosivo e acido che caratterizza le storie di Le orecchie rosse, come la maggior parte dei fumetti di Reiser, non è pensato per piacere a tutti, sebbene alcuni degli episodi siano dal tenore più leggero e divertente.
Il fumetto, come le altre opere di Reiser, è stato pubblicato in Italia sulle pagine della rivista linus a partire dalla fine degli anni '70. Al personaggio de Le orecchie rosse è stato dedicato nel 1992 da Rizzoli - Milano Libri un volume dal titolo Le orecchie rosse, edizione italiana di un analogo volume francese.
(11/02/2012)