[storia]
Vic & Blood
Vic & Blood è una cupa storia di fantascienza ambientata in un futuro non molto lontano in cui la follia umana ha portato il mondo alla catastrofe; una terza guerra mondiale durata quarantatré anni e soprattutto la quarta guerra mondiale durata cinque giorni hanno ridotto il mondo ad un cumulo di rovine, pochi sopravvissuti si aggirano su una terra contaminata e radioattiva.
Vic è poco più che un ragazzino e si aggira per questo mondo desolato in compagnia di Blood, il suo particolarissimo cane, un puli discendente da generazioni di suoi simili sottoposti ad esperimenti scientifici di vario genere.
Gli esperimenti erano perpetrati dagli umani col preciso scopo di sviluppare e potenziare alcune qualità degli animali per impiegarli in guerra o in altre attività ma i risultati, più sorprendenti del previsto, avevano portato alcuni esemplari di poche specie, fra cui i puli, alla capacità di dialogare telepaticamente con gli umani.
Questi rari esemplari erano quindi in grado di comportarsi e ragionare come gli esseri umani mantenendo inalterato il loro aspetto e la loro natura. Nella storia si arriva al paradosso di Blood che corregge continuamente le frasi di Vic, gli fà curiose domande di storia e politica e fa quasi da 'professore' al giovane ragazzo figlio di un mondo senza cultura.
Ed è proprio lui, il cane, a narrare le vicende; la sua voce off ci racconta la sua vita passata accanto al ragazzo.
In questo mondo i cani sono un ottimo 'strumento' per i sopravvissuti essendo in grado di avvertire dei pericoli, scovare risorse e fiutare la presenza di ragazze. Per questo sono molti ragazzi a possedere un cane ma Vic è avvantaggiato, il suo Blood è certamente un cane particolare.
Il mondo su cui si muovono i nostri 'eroi' è un mondo sconfitto, distrutto e desolato. Un mondo regredito in cui è difficile sopravvivere. I superstiti si contendono le poche risorse rimaste; tutto è in preda al caos senza nessuno a garantire ordine e sicurezza. Si cerca di soddisfare i pochi bisogni rimasti e in un vortice crescente di violenza vedremo i ragazzini protagonisti della storia lottare e uccidersi per soddisfare i bisogni primari: cibo e sesso sono in cima alla lista e sono estremamente difficili da procurare.
Vic non è certo uno sprovveduto e si trova perfettamente a suo agio in questo mondo fatto di violenza; sa difendersi bene, va in giro armato e con l'aiuto del cane telepatico riesce a tirarsi fuori da qualsiasi impiccio.
La storia è unica anche se il fumetto può essere diviso in tre parti corrispondenti ad altrettanti titoli interni.
La prima parte, Ciuccialatte, è sostanzialmente introduttiva: presenta i personaggi e descrive un po' l'ambiente ed il contesto. Vic, il ragazzo trova delle bottiglie di Sweet Betsy Pike, un potente vino fruttato ottimo da barattare con le munizioni, indispensabili per sopravvivere. Si rivolge ad una banda di ricettatori, anch'essi ragazzini e tutto sembra andare per il meglio ma la situazione precipita quando Blood, stufo di essere chiamato continuamente ciuccialatte dai balordi, decide di azzannarne uno.
Sfuggiti alla banda di ragazzini i due continuano il loro vagare senza meta ne Un ragazzo ed il suo cane, seconda parte del fumetto, che presenta il nodo centrale della storia. Vediamo Vic e Blood vagare per quel che resta del mondo; cercare brandelli di banalità recandosi al cinema a vedere vecchi film (squallidi porno e documentari sulla ormai obsoleta terza guerra mondiale), quasi a ricercare un ritorno alla normalità non più possibile.
Nel cinema Blood fiuta una ragazza (Quilla June Lew) ma è difficile individuarla perché vestita come un maschio. Inoltre è poco sicuro smascherarla nel cinema, in mezzo ad una folla di adolescenti che si farebbe a pezzi per contendersi la giovane. Sul mondo in superficie infatti le ragazze sono estremamente 'rare' e si tengono ben nascoste per riuscire a sopravvivere.
I due decidono di seguirla da lontano per catturarla al momento più opportuno. Sarà l'inizio delle loro disavventure.
Vic la cattura e la stupra ma poi, pian piano, se ne innamora non sapendo di essere caduto in una trappola di cui Quilla è solo l'esca gettata per attirarlo a Topeka, una città sotterranea dove si è rifugiata la parte 'migliore' della popolazione.
Blood resta fuori, all'aperto, abbandonato e con poche speranze di sopravvivere da solo.
La vita sotterranea ha reso sterili e impotenti i maschi di Topeka per cui gli abitanti cercano di correre ai ripari trovando all'esterno chi possa aiutarli a fecondare le giovani donne del paese.
Il compito sembra piacere a Vic che tuttavia non riesce a resistere al chiuso sottoterra, cerca e trova il modo per uscire, tornare in superficie, libero seppur in un ambiente devastato dalle radiazioni, portandosi dietro la ragazza di cui è ormai innamorato.
Il ritorno alla superficie sarà però estremamente difficile per Vic che ritroverà il fidato Blood in fin di vita e si troverà ad operare la scelta più difficile della sua esistenza: chi salvare tra la ragazza e il cane. Quilla lo incita a proseguire da soli; "Sai cos'è l'amore?" gli aveva chiesto una volta. "Certo che lo so. Un ragazzo ama il suo cane" pensa Vic e con una scelta crudele (tacciata di misogina) Vic salva il cane, nutrendolo con le carni della ragazza.
Fin qui la storia è la stessa della novella A Boy and His Dog (sempre di Ellison) da cui è tratto il fumetto.
Nella terza parte di Vic & Blood, Corri, amico, Corri, le vicende proseguono.
La storia riprende quindi con Vic e il suo cane che tornano a vagare sul mondo distrutto ma il loro rapporto non è più quello di un tempo. Tra i due aleggia il fantasma della ragazza morta e non potrà che essere portatore di sciagura.
Vic è ormai privo di stimoli, ha fatto una scelta forse coraggiosa ma mentre nella storia e nel film tutto finisce li e si può immaginare un ritorno alla normalità in cui la vita riprende il suo corso, nel fumetto il tutto prende una piega diversa e capiamo che la scelta operata da Vic non è la migliore.
Il destino del ragazzo è segnato e solo il cane riuscirà ad arriverà sano e salvo alla fine della storia.
Ad ogni modo il giudizio sul genere umano è sconfortante ed anche le nuove generazioni, generalmente portatrici di speranza (in quanto non colpevoli dello sfacelo e distruzione messa in atto dagli 'adulti'), qui sono allo sfascio, imbarbarite e prive di qualsiasi morale.
Resta qualche barlume di normalità, quasi un retaggio di un passato lontano, come quando i ragazzi vanno al cinema a vedere vecchi film barattando il tanto agognato cibo con qualche ora di svago.
(01/12/2008)