[storia]
Colui che sussurrava nelle tenebre
Il fumetto è ispirato al racconto lungo (o romanzo breve) Colui che sussurrava nelle tenebre (The Whisperer in darkness) di H.P. Lovecraft, racconto scritto nel 1930, facente parte del ciclo dei "Miti di Cthulhu". Il racconto, uno dei più famosi di Lovecraft, scritto in parte in forma epistolare, con un rigore quasi scentifico ed un taglio realistico, descrive l'orrore proveniente dall'ignoto e dal cosmo, la paura verso ciò che non si comprende e non si può spiegare in modo razionale.
Come sempre in Lovecraft tutto viene descritto in modo indefinito, indistinto, con margini di dubbio ed incertezza, ed a questa costante lovecraftiana si allaccia coerentemente lo stile nebuloso e sfuggente di Breccia, che disegna il fumetto con una ricchezza di chiaroscuri, zone d'ombra ed inquadrature espressioniste, capace di rivelare e nascondere le cose, lasciando aleggiare le opportune domande su ciò che è reale e sulla follia dei personaggi. Pur essendo il racconto originale di Lovecraft piuttosto lungo, il fumetto lo ripropone fedelmente, con le sue 15 tavole, attraverso l'adattamento di Norberto Buscaglia.
In seguito all'inondazione che isola lo stato del Vermont il 3 novembre 1927 nel paese di Brattleboro iniziano ad essere segnalati avvistamenti di esseri mostruosi che si dice provengano dalle stelle. Il signor Albert N. Wilmarth di Arkham si dedica a smontare queste dicerie scrivendo articoli su vari giornali, finchè una strana lettera di un certo signor Henry Akeley fa sorgere in lui il germe del dubbio. Da una corrispendenza epistolare col signor Akeley di Brattleboro, Wilmarth si convince dell'esistenza di queste strane creature aliene. Decide quindi di recarsi di persona a Brattleboro per fare una visita ad Akeley ma giunto sul posto, scopre con stupore che questi è immobilizzato su una sedia da un'acuta forma di asma, che lo rende rauco nel parlare e gli gonfia le gambe impedendogli di camminare. Così Wilmarth ascolta il racconto di Akeley, "colui che sussurrava nelle tenebre". Un racconto che parla di creature tutt'altro che pericolose, che parla di creature innocue e meravigliose, con prodigiose conoscenze tecnologiche, capaci di far percorrere viaggi spazio-temporali agli uomini attraverso l'estrazione del loro cervello, ma lasciando in vita il loro corpo. Questo cambio di prospettiva giunge inatteso ed è quantomeno sospetto, ed infatti prima della fine del fumetto Wilmarth avrà modo di dubitare della vera natura dell'entità con cui ha parlato nella penombra della stanza avvolta dalle tenebre.
Il fumetto fa parte di una serie di nove adattamenti di storie di Lovecraft realizati da Alberto Breccia e Norberto Buscaglia fra il 1972 ed il 1975, raccolti in volume e recentemente ristampati dalla Comma 22 (I miti di Cthulhu). In Italia è apparso per la prima volta sulla rivista Alter Alter, sul numero 11 del novembre 1982.
(01/12/2008)