[storia]
Galassia che vai...
La cara vecchia terra è oramai sovraffollata, le sue metropoli contano decine di milioni di abitanti. La vita è scandita e controllata ogni momento da segnali acustici, videocamere di sorveglianza, psicopolizia e semafori perfettamente sincronizzati a gestire il flusso pedonale.
Le crisi di follafobia sono sempre più frequenti fra i cittadini delle superaffollate metropoli ma la psicopolizia interviene prontamente riportando tutto alla normalità.
Per arginare questo problema i governi cercano sempre nuovi pianeti da colonizzare.
E' in questo contesto che si muovono i protagonisti della nostra storia, un umano ricalcato sulle fattezze di Bonvi, biondo, alto e dagli innumeri difetti ed un robot più saggio e un po' pedante ma anch'esso molto bravo nell'arte di arrangiarsi (che altri non è se non la versione a fumetti di Guccini).
La storia (la prima delle sette storie che compongono le Storie dello spazio profondo) si apre con il nostro eroe che dopo l'ennesimo "affare" (leggasi truffa) decide di regalarsi una meritata vacanza e punta la sua astronave su New Sodoma, la città del piacere, finisce ad un tavolo di poker, si ubriaca e riesce a giocarsi ed a perdere la sua astronave.Il vincitore è il robottino saccente a cui accennavamo prima.
Alcuni esemplari di Sbirillioni
Quando l'umano si riprende dai fumi dell'alcool, a bordo dell'astronave, il robot ha già predisposto tutto per nuovi affari, riempito la nave di animali di tutte le specie per fare del commercio internazionale di animali pregiati, spesso anche pericolosi (ad esempio gli 'sbirillioni', di solito mansueti ma estremamente irrequieti se non viene loro letto qualche brano di Shakespare ad intervalli regolari).
Morgan III° - Temibile pirata dello spazio
Mentre i due sono alle prese con le cure da somministrare agli animali vengono abbordati da una nave pirata, comandata dal 'temibile' pirata dei cieli Morgan III° (personaggio che tornerà spesso nelle storie dello spazio profondo).
Nonostante il pirata abbia una pessima fama, si rivelerà più stupido del previsto. Morgan III° e la sua ciurma si faranno rubare la loro modernissima astronave sotto il naso e rimarranno in balia degli sbirillioni e degli altri animali.
La storia è realizzata da Bonvi con lo stile più realistico ma è sostanzialmente una storia comica, anche se non mancano al suo interno buone dosi di critica ad una società che sembra ormai avviata verso la totale spersonalizzazione e condizionamento dell'individuo.
Di fronte ad una società di questo tipo l'umano e il robot, pur con i loro innumerevoli difetti e con la concezione un po' allargata di ciò che sia lecito fare, sono un esempio da seguire contro il vuoto di un'esistenza programmata e gestita da altri ('morrò pecora nera' era solito cantare il grande Guccini).
(01/12/2008)