Ad un mese di distanza dall'albo speciale a colori realizzato per il trentennale di Dylan Dog, Mater Dolorosa, giunge nelle edicole un albo ancora più atteso dai tanti fan del fumetto di culto Dylan Dog, il ritorno alla sceneggiatura della sua creatura da parte di Tiziano Sclavi, accompagnato ai pennelli dall'insostituibile Casertano, con l'episodio Dopo un lungo silenzio.
Un titolo che già da sé è metafumetto ed assume ulteriori innumerevoli sfumature associato alla geniale copertina completamente bianca, aperta citazione di Topor ma anch'essa significativamente legata al forte tema dell'episodio ed alla vita editoriale del personaggio. Infatti la copertina bianca segna anche il passaggio di testimone dallo storico copertinista Angelo Stano al giovane di talento Gigi Cavenago, autore delle copertine a partire dal successivo albo n. 363, Cose perdute. Riuscita e significativa anche la scelta di lasciare in bianco tutti gli editoriali e frontespizi dell'albo.
Ma l'aspetto fondamentale, quello che teneva sospesi in trepida attesa i lettori, era scoprire se dopo un lungo silenzio Sclavi fosse ancora in grado di lasciare il segno sul personaggio da lui creato, oggetto di rinnovamenti e restyling negli ultimi anni. Infatti l'ultima storia di Dylan Dog firmata da Sclavi è la n. 250 del luglio 2007 (Ascensore per il patibolo, per i disegni di Brindisi) ovvero son trascorsi oltre 9 anni dall'addio al personaggio da parte del suo autore. Ed è con estremo piacere che Dopo un lungo silenzio ci dimostra come Sclavi sia ancora un grandissimo sceneggiatore, capace di emozionare come pochi, di sfruttare al massimo i suoi personaggi, di trattare temi sociali con intelligenza, di dare vita e personalità ad ogni personaggio, anche alle comparse, e di inventare ed innovare senza stravolgere (o, in un'altra interpretazione, stravolgendo tutto ed instillando il dubbio che le avventure di Dylan siano solo il frutto della sua dipendenza alcolica).
Infatti il tema, autobiografico, dell'albo è proprio l'alcolismo, un mostro reale e pauroso con cui Dylan ha già combattuto nel suo passato e che torna con una forza dirompente. Il soggetto a tema non inficia la qualità artistica e narrativa dell'albo, godibilissimo, sceneggiato e costruito mirabilmente ed illustrato da un Casertano in stato di grazia, un albo che lascia parlare le immagini e dimostra come ancora sia possibile fare grandi storie di Dylan Dog.
L'albo Dylan Dog n. 362: Dopo un lungo silenzio è proposto nel tradizionale formato Bonelli (16x21 cm, 100 pagine in bianco e nero) al costo di 3,20 euro ma lo stesso fumetto è anche distribuito, a distanza di pochi giorni, in una edizione deluxe da libreria, cartonata e di grande formato, arricchita da approfondimenti vari (come la sceneggiatura orginiale), al prezzo di 19 euro, sempre per le edizioni Sergio Bonelli Editore, ormai attive in autonomia anche nel comparto librerie. L'edizione deluxe presenta una copertina nera ma è proposta anche in una versione alterantiva (raffiugrante un Dylan Dog disegnato da Casertano) a tiratura limitata in esclusiva per le librerie Mondadori.
Storia presente sul volume:
ordine | storia | fumetto | autori | colore | tipo | pagine |
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1 | Dopo un lungo silenzio | Dylan Dog | Sclavi, Casertano | b/n | 94 pagine |
(03/11/2016)