Il gioco

Il gioco di Milo Manara, fumetto erotico dal travolgente successo internazionale

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In sintesi

Il gioco è il fumetto più famoso di Milo Manara, un'opera che ha avuto uno straordinario successo internazionale nella quale l'autore ha concentrato i temi a lui più cari legati all'erotismo, dal sesso giocoso al voyeurismo, legandoli con un'intuizione particolarmente efficace, controllare il desiderio sessuale di una donna, in questo caso la bella protagonista Claudia Cristiani, mediante gli impulsi trasmessi da un congegno elettronico.

Il congegno in questione consente, mediante la rotazione di una manopola, di controllare il livello di eccitazione della protagonista e di far si che la passione la travolga ovunque si trovi. La scatoletta passerà di mano in mano nel corso dei quattro episodi che compongono il fumetto e che spaziano dall'avventura al giallo (ma aventi sempre come tema fondamentale, ovviamente, l'erotismo, spesso particolarmente spinto) con esiti imprevedibili per la bella Claudia.

Il primo episodio de Il gioco è stato realizzato dall'autore nel 1982 per la pubblicazione sulla rivista Playboy; poi il successo della storia ha portato alla continuazione della serie. 


L'idea che sta alla base de Il gioco, sicuramente il fumetto più famoso di Milo Manara, è molto semplice. In sostanza l'autore immagina cosa potrebbe accadere se il livello di inibizione di qualcuno, in questo caso l'affascinante protagonista, fosse controllabile attraverso un congegno meccanico; un meccanismo che inviando i giusti impulsi al cervello consentisse di abbattere i freni inibitori che ognuno di noi si porta dietro dando libero sfogo alle pulsioni sessuali dell'individuo, nel caso specifico de Il gioco, ai desideri inconfessabili di una giovane donna.
Una semplice scatola, quindi, ed una manopola mediante la quale decidere il livello di inibizione della giovane e bella ma algida protagonista del fumetto, Claudia. Divertirsi a ruotare la manopola quando la protagonista è nel pieno svolgimento di una aristocratica festa privata tra amici o ancora meglio in un cinema affollato di gente e godersi la scena appena un po' in disparte. Il canovaccio base del fumetto è tutto qua.

La protagonista è Claudia Cristiani, una donna molto bella ma estremamente pudica, completamente disinteressata alle gioie del sesso. Il viscido amico di famiglia, dottor Fez, venuto a conoscenza dell'esistenza di un intervento per guarire l'impotenza maschile, non ancora sperimentato sull'uomo, fa rapire Claudia e la sottopone segretamente all'intervento. 
Una volta in balia della scatoletta la signora si troverà impossibilitata a resistere ai suoi istinti mutando l'atteggiamento, solitamente irreprensibile, in quello scatenato e lascivo di una spregiudicata ninfomane.
Nel migliore dei casi la bella Claudia si limita a spogliarsi in pubblico e ad andare in giro completamente nuda, magari in eleganti ed affollatissimi negozi, ma non mancherà di trovarsi protagonista di situazioni ben più scabrose cedendo senza alcun pudore all'autoerotismo in pubblico, 'importunando' chiunque gli capiti a tiro, da uomini bendisposti a contraccambiare le avances a giovani preti e perfino, in una scena censurata nella gran parte delle versioni circolanti del primo episodio del fumetto, ad un bambino in spiaggia.

Il fumetto cerca di rendere più accattivante e malizioso il tutto contrapponendo la volontà della ragazza di essere quanto più pudica possibile con la 'forza misteriosa' che la costringe ad esporsi nella maniera più indecente.
L'autore che da sempre ama coinvolgere le sue sexy-eroine nelle situazioni più imbarazzanti e voyeristiche, ritraendole in pubblico ed in mezzo a folle di gente sorpresa, qui porta il gioco alle estreme conseguenze facendo si che sia la stessa protagonista a calarsi consapevolmente in situazioni a dir poco imbarazzanti pur essendone al contempo vittima, e quindi ingabbiandola in una situazione in cui piacere e vergogna, eccitazione ed umiliazione, si mischiano inesorabilmente.

Claudia è quindi la protagonista incontrastata della storia; attorno a lei ruotano una serie di comprimari tra i quali spicca il signor Faust, ispirato alle fattezze di James Dean, capace di utilizzare al meglio la scatoletta con la compiacenza, più o meno evidente, della protagonista e poi in ruoli meno importanti il marito della donna, il commendatore Aleandro, dal ruolo in realtà marginale, il citato dottor Fez, l'investigatore Burt incaricato in più occasioni di rintracciare Claudia ed una serie di personaggi minori. La scatoletta passerà di mano in mano venendo utilizzata di volta in volta per scopi diversi dai detentori di turno ma sempre con lo stesso devastante effetto per la involontariamente disinibita protagonista.

Con questo fumetto inizia quella che possiamo considerare la deriva 'pornografica' di Manara, fino ad ora soffermatosi sul filo sottile che separa erotismo soft da quello hard. La pubblicazione dell'opera sulle pagine di Playboy, avvenuta nel 1982, ha consentito a Manara di osare più di quanto si fosse concesso fin a quel momento.
La cosa sarà particolarmente evidente negli episodi successivi al primo quando la bella protagonista si esibirà in performance che non lasceranno nulla all'immaginazione.

Il colpo di scena finale della prima storia sembrava aver scritto la parola fine sulle vicende della bella Claudia ma, grazie anche allo straordinario successo ottenuto dal fumetto, che ha di fatto aperto le porte del maestro dell'eros italiano alla popolarità internazionale, le avventure erotiche de Il gioco non si sono fermate ed hanno dato vita, ad oggi, a tre seguiti caratterizzati da un differente numero progressivo (Il gioco 2, Il gioco 3, Il gioco 4).
Il primo ed il secondo episodio prediligono l'ambientazione metropolitana e si dipanano tra grandi città, negozi di lusso, signorili feste dell'alta società e ricercati soggiorni vacanzieri. Il terzo episodio si svolge invece in un'inaspettata ambientazione amazzonica ed ha un taglio più avventuroso e visionario. Nel quarto e ultimo episodio, ambientato nuovamente in Italia, l'intreccio si tinge di giallo con la cattiva di turno, Angelina, intenzionata a rovinare la reputazione dell'avvocato Cristiani per mezzo della moglie Claudia utilizzando, ancora una volta, la diabolica scatoletta.
Nel secondo episodio del fumetto fa una breve apparizione Miele, una delle principali pin-up di Manara, che spiegherà ancora una volta l'origine del suo nome.

Lo stile dell'autore è come sempre molto elegante e suggestivo, la carica erotica delle tavole innegabile ma la sceneggiatura è spesso solo un pretesto per mostrare le grazie della protagonista. Gli argomenti trattati ed i contenuti espliciti rendono quest'opera destinata ad un pubblico adulto e comunque bendisposto verso un erotismo piuttosto spinto.

Dal fumetto è stato tratto in Francia, paese che ha sempre amato molto Milo Manara, un film di scarso successo, Declic - Dentro Florence, diretto da Jean-Louis Richard, dove la bella protagonista era interpretata dall'attrice Florence Guérin.

(10/09/2013)

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