I lunghi anni

I lunghi anni - Racconto di Bradbury adattato a fumetti dalla E.C. Comics

[storia]

I lunghi anni


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I lunghi anni è una breve storia a fumetti dei primissimi anni '50 che adatta con successo un racconto di fantascienza di Ray Bradbury. La storia fa parte del ciclo di adattamenti delle storie di Bradbury realizzati dall'editore E.C. Comics sulle sue riviste negli anni '50. Tratto da una delle opere più note di Bradbury, ovvero dalla raccolta di racconti Cronache Marziane, il fumetto è stato pubblicato sul n. 17 della rivista Weird Science del gennaio/febbraio 1953.

Come di consueto l'adattamento del testo originario è opera di Al Feldstein mentre i disegni sono in questo caso affidati all'ottima matita di Joe Orlando.

La storia, di poche tavole, è un esempio tipico della poetica di Bradbury e, pur essendo leggibile autonomamente, ha una sua specifica collocazione nella continuità dei racconti delle Cronache marziane. I lunghi anni ci mostra una famiglia felice, tranquilla e solitaria che vive sulle desertiche lande marziane. Si tratta degli ultimi terrestri rimasti su Marte in seguito all'esodo totale dal pianeta per un ritorno di massa sulla Terra, improvvisamente afflitta dallo scoppio di una terribile guerra mondiale.

Il padre di questa solitaria famiglia, il signor Hathaway, scruta sempre con attenzione il cielo nella continua speranza che un giorno qualche spedizione terrestre torni a recuperare la propria famiglia, dilaniato dal desiderio di conoscere le sorti del suo pianeta natale. Ma lunghi anni passano senza sorprese. Dopo vent'anni di attesa si profila all'orizzonte un'astronave e per attirare la sua attenzione l'uomo appicca un incendio agli edifici abbandonati della città marziana, Nuova Nuova York, ormai deserta. L'astronave scorge il segnale dirigendosi sul pianeta e l'uomo, folle di gioia, corre a comunicare la notizia alla famiglia ed a brindare con loro con una bottiglia di ottimo vino, conservata da tempo per l'occasione. E mentre tutti brindano, rivoli di vino scivolano dalle labbra lungo il collo dei familiari dell'uomo.

L'astronave atterra su Marte, scatenando prevedibili emozioni nell'uomo e nella sua famiglia. I due esigui superstiti gruppi di terrestri si scambiano i necessari convenevoli e le reciproche informazioni sugli avvenimenti. L'astronave non proviene dalla Terra ma da un viaggio interplanetario ed è destinata a fare ritorno sul nostro pianeta. in seguito alla gioia dell'incontro, tra i membri dell'equipaggio dell'astronave si instilla un comprensibile dubbio: qualcuno conosceva già prima della partenza la solitaria famiglia marziana e nota come il solo capofamiglia sembri accusare le insidie del tempo mentre moglie e figli risultino giovani come tanti anni prima.

Evidentemente un mistero è racchiuso nelle serafiche mura domestiche, un mistero fatto di solitudine e malinconia, che i membri dell'equipaggio non tarderanno a svelare e che li costringerà a mettere a dura prova i loro principi etici.

Una fantascienza poetica e delicata, fatta di uomini e sentimenti, in cui gli elementi fantascientifici sono sullo sfondo ad incorniciare un racconto di grande fascino. Lo splendido racconto di Bradbury è riadattato con ottimi risultati da Feldstein e disegnato dal talento di Orlando, mantenendo viva una continua suspense per qualcosa che è noto dal principio ed un senso di compassione per quell'uomo il cui volto scavato svela i nascosti segreti e la cui famiglia dai modi cortesi mostra uno sguardo troppo apatico e indifferente.

Tra le varie apparizioni della storia in Italia ricordiamo la sua pubblicazione nel volume n. 432 degli Oscar Mondadori dal titolo Il popolo dell'autunno - Domani a mezzanotte ma anche la sua riproposizione nel quarto volume della collana Weird Science recentemente (2006) proposta dalla 001 Edizioni nell'ambito della più generale ristampa dei fumetti E.C. Comics in una serie di antologie dedicate alle riviste dello storico editore americano.

(01/12/2012)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia I lunghi anni

Collana: Oscar Mondadori
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