Il boia di Parigi

Il boia di Parigi, Sanson e la Rivoluzione francese visti da Barbato e Casertano

[storia]

Il boia di Parigi


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Il boia di Parigi è una storia realizzata dall'affiatata coppia Paola Barbato/Giampiero Casertano come primo fumetto della collana Le Storie, ultima iniziativa editoriale della Sergio Bonelli Editore.

Il fumetto è ambientato in piena Rivoluzione francese, nel 1790, a Parigi. Il protagonista è Charles-Henri Sanson, soprannominato il boia di Parigi, uno storico 'esecutore di giustizia' che dopo aver per anni servito fedelmente la monarchia viene assunto dal 'popolo', cioè da rivoluzionari della prima ora come Roberspierre, Danton e Marat per portare avanti il suo lavoro passando a giustiziare chi fino ad allora era stato al comando del paese, aristocratici, nobili e regnanti.
Sanson è un uomo, contrariamente a quello che si potrebbe immaginare considerando il suo lavoro, sensibile e generoso che ha sempre una parola di conforto per i suoi condannati a morte. E' stato lui a chiedere espressamente a re Luigi XVI la costruzione di una ghigliottina per rendere più rapida e meno dolorosa la comminazione della pena capitale ed è solito passare l'ultima notte con i condannati, pregando al loro fianco ed aiutandoli a prepararsi al doloroso passo. Vicino fino all'ultimo alle sue 'vittime',  Sanson è solito sussurare una parola di conforto ad ogni condannato, pochi secondi prima di azionare la leva che farà partire la lama della ghigliottina.
Odiato dalla gente, alla quale fa paura ('Non è la morte a farvi paura, piccoli uomini ottusi, sono io. Sanson, il boia.' pensa tra sè il protagonista) e dalla quale è visto come un mostro, Sanson è invece amato dai condannati ai quali sa dare un ultimo barlume di calore umano ('Per loro non conta il gesto finale della mia mano. Sono le mie parole, il mio conforto, il mio essere vicino alla morte quanto loro, sebbene in maniera differente ad avere importanza').

Il fumetto segue quindi l'evoluzione della vita, e più che altro del lavoro, di Sanson con l'evolvere della situazione in Francia. Da boia al servizio della monarchia si ritrova inaspettatamente accettato anche dai rivoluzionari. E la sua immagine di mostro che uccide ladri ed assassini, in buona sostanza popolani, si trasforma in quella di un eroe nel momento in cui la sua giustizia si rivolge verso le teste di nobili e perfino verso quella del re Luigi XVI che verrà ghigliottinato per sua mano il 21 gennaio 1793.

A rendere più intricata la storia, che parte da molti elementi storici reali e da una ricostruzione plausibile della Parigi di fine Settecento, ci penseranno una misteriosa dama in nero che appare all'interno di una carrozza per assistere ad ogni pubblica esecuzione ed il piccolo macabro segreto di Sanson, che gli procurerà qualche problema con Roberspierre.

Con l'avvento della rivoluzione le esecuzioni diventano, soprattutto per volere di Roberspierre, sempre più un'attrazione da circo destinata ad intrattenere ed addomesticare le masse; la morte, vista come simbolo di potere e come atto dimostrativo, trova però un fermo oppositore in Sanson che vive ogni esecuzione sulla propria pelle ed è contrario alla spettacolarizzazione delle esecuzioni. 
E mentre sul patibolo finiranno, dopo i nobili, alcuni dei principali artefici della rivoluzione, come Danton, amico di Sanson, i rapporti tra Roberspierre e il boia continueranno ad incrinarsi mentre nel paese si instaurerà sempre più un atmosfera carica di tensione e paura, nella quale chiunque potrà essere visto come un nemico della rivoluzione.

Per la sceneggiatura de Il boia di Parigi, Paola Barbato si sarà certamente documentata sui pochi testi che parlano dell'uomo Sanson ma la storia è prevalentemente frutto della sua fantasia e di una visione romantica di un uomo che faceva un mestiere difficile, odiato e temuto, non certo destinato a molti, e che nel corso del tempo ha visto passare la sua fama da quella di 'macellaio' a quella di 'eroe'.
I disegni di Casertano, perfettamente a suo agio in una storia granguignolesca come questa essendo uno dei migliori disegnatori alla corte di Dylan Dog, ricreano una bella Parigi di fine Settecento, cupa e tenebrosa al punto giusto.

La storia è stata pubblicata nell'ottobre 2012 sull'albo Il boia di Parigi, primo numero della citata collana Le Storie.

(14/10/2012)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia Il boia di Parigi

Collana: Storie
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Scheda Tecnica

storia:
Il boia di Parigi
data pubblicazione:
2012
pagine:
110

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