[storia]
Rifiuti
Rifiuti è un'amara parabola ecologista sceneggiata da Carlos Trillo e splendidamente illustrata da un visionario Juan Gimenez.
Le vicende si svolgono in un mondo che ha oltrepassato il punto di non ritorno; la produzione di rifiuti unita all'inquinamento ed agli effetti devastanti dell'utilizzo di armi chimiche e nucleari ha provocato il 'grande disastro' riducendo il pianeta ad un cumulo di rifiuti ed immondizia, sostanzilmente invivibile per la gran parte della popolazione.
Unica isola (relativamente) felice di tutto il pianeta è la leggendaria Città Bianca nella quale si sono rifugiati i pochi eletti che vivono in un mondo asettico ed ipertecnologico dove la pulizia è diventata legge di vita. Questo mondo è guidato dai magistrati che applicano con rigore le severe regole dettate dalla necessità di sopravvivenza, regole che spesso sfociano nel fanatismo religioso. Chi viola le leggi e mette in dubbio le sacre scritture rivelate dopo il grande disastro viene punito con la morte o, peggio, con l'espulsione dalla Città Bianca e conseguente esilio tra i rifiuti.
Un complesso meccanismo di marchingegni e tubazioni fa si che questo piccolo ecosistema possa restare sempre asettico e pulito. Gli scarichi di ogni tipo di sostanza sono evacuati tramite le tubazioni sparse nel resto del pianeta che quindi continua a diventare ogni giorno più invivibile per i disperati, e sono la maggior parte, che sono fuori dalla città bianca.
Al di fuori di questa struttura vivono infatti i discendenti degli indegni, coloro che furono cacciati dalla città perché non ritenuti degni di viverci, che si organizzano come possono per sopravvivere. I più fortunati si sono dotati una struttura militare, hanno occupato vecchi edifici e fortini nei quali vivono al riparo dalla maggior parte di pericoli e radiazioni cercando di simulare un'esistenza quasi normale. Gli altri vivono all'aperto, tra i rifiuti o nelle grotte, senza nessun tipo di protezione e sono solitamente devastati da radiazioni e malattie, costretti a lottare ogni giorno per sopravvivere e trovare qualcosa con cui nutrirsi. Per questa loro condizione sono visti con disprezzo dai primi che sono soliti chiamarli abitanti delle caverne.
Nel frattempo la presenza costante, lontana e irraggiungibile della città bianca condiziona le vite di tutti.
Il fumetto non è didascalico e molte cose si intuiranno dai discorsi dei protagonisti.
Noi seguiremo prevalentemente, almeno all'inizio, le vite di Alma e Mempo, due abitanti delle caverne che vagano sulla superfice del pianeta in cerca di cibo. I cambiamenti climatici hanno influito pesantemente su di essi; non sono più in grado di odorare e si trovano a chiedersi, curiosi, quale potrebbe essere stato il profumo dei fiori. I loro gesti, a volte poetici o forse privi di senso (come Alma che ama raccogliere vecchie fotografie di come era il mondo prima del grande disastro), si dovranno scontrare con una realtà dura e cinica nella quale per sopravvivere bisognerà far ricorso ad ogni mezzo.
La vita continua a scorrere veloce, con tutti i suoi problemi, fino a quando dalla città bianca non viene espulso un abitante, uno dei tanti condannati ad essere gettato tra i rifiuti, fuori dalla grande città.
L'uomo atterra tra i rifiuti a bordo di una capsula e viene scambiato da chi vive tra i rifiuti per l'Inviato, il salvatore del popolo di cui parlano antiche leggende. Assecondando la superstizione delle popolazioni locali l'uomo riesce a riunire sotto la sua guida un esercito formato dai diversi gruppi organizzati presenti sul pianeta e, grazie alle sue conoscenze della città bianca, riesce a scagliare un'inaspettata offensiva contro la roccaforte bloccando il rifornimento di energia e colpendo al cuore il sistema di difesa della città.
Dopo i primi vittoriosi scontri sembra che la lotta guidata dall'inviato possa portare ad una rapida vittoria ma il pianeta, ormai devastato e non più risanabile, non è in grado di sostenere una popolazione così vasta nello stretto perimetro della città e le alternative che si presentano al condottiero non sembrano lasciare scelta.
La metafora della condizione umana è chiara sin dall'inizio ed il giudizio degli autori non è certo lusinghiero se è vero che, amaramente, gli uomini di Trillo e Gimenez continuano a ripetere stupidamente gli stessi errori che hanno portato il mondo alla catastrofe. E forse l'unica possibilità di salvezza consiste nel continuare a lottare.
In Italia è stata pubblicata nel 1988 sulla rivista L'Eternauta dal numero 43 al numero 48 e l'anno seguente sulle pagine di Lanciostory.
L'illustrazione di Gimenez utilizzata come copertina del numero 45 de L'Eternauta è la copertina dell'edizione in volume del fumetto, che tuttavia in Italia non è mai stata pubblicata.
(18/11/2012)