[storia]
Città di vetro
Città di vetro è la trasposizione a fumetti di una novella dello scrittore americano Paul Auster. La trasposizione della novella è fedele, dal racconto non viene sottratto alcun passo, alcun momento fondamentale, tuttavia il passaggio dalla parola all’immagine lo rende del tutto originale.
Il protagonista della storia è lo scrittore di romanzi polizieschi Daniel Quinn. In bilico fra le personalità dei personaggi da lui creati e quella dell’autore della storia che lo contiene, Quinn assume l’incarico di proteggere Peter Stillman dalla follia di suo padre. Un padre che, inseguendo i suoi fantasmi, ha tenuto rinchiuso il piccolo Peter in una stanza per nove anni, con l'intento di scoprire il linguaggio originale dell’innocenza. Per questo, il folle genitore è stato in carcere per molti anni, ma con l’avvicinarsi della sua scarcerazione Peter è di nuovo in pericolo. Quinn/Auster segue Stillman e annota tutti i suoi movimenti su di un taccuino. Scopre che il vecchio non ha intenzione di fare del male a suo figlio ma gira per Manhattan raccogliendo oggetti rotti e inutili. Il suo scopo è di creare dei termini per un linguaggio che finalmente renderà l’essenza delle cose. Lo scenario è una New York labirintica come l’impronta di un dito su di un vetro appannato. Una città di vetro appunto, rappresentazione della fragilità della vita e del suo significato. L’indagine nella storia è un pretesto che Auster usa per interrogarsi sul significato del linguaggio e su quello dell’identità. Quinn si smarrisce fra queste identità e la sua regressione si compie nella dissoluzione dello spazio emozionale e materiale che lo circonda.
In questa graphic novel vengono sottolineate tutte le peculiarità del lunguaggio/fumetto. La contrapposizione fra le immagini e le parole suscita significati nuovi e altri rispetto alla splendida novella di Auster. Una sequenza su tutte sottolinea quest’aspetto: il lungo monologo di Peter Stillman. Qui le invenzioni grafiche si contrappongono alle parole di Peter e senza seguirle parlano del significato più ampio del racconto, rendendo in questo modo più profonde le riflessioni suscitate dal monologo. L’incontro fra le invenzioni grafiche di David Mazzuchelli e le parole di Paul Auster/Paul Karasik è fortunato; Città di vetro è il bel risultato di questa riuscitissima collaborazione.
Città di vetro è stato pubblicato in America nel 1994 ed è arrivato in Italia nel 1998, pubblicato da Bompiani nella collana Gli squali.
In seguito è stato riproposto nella collana Graphic Novel di Repubblica (Graphic novel n. 3) nel 2006 e, più di recente, nel 2011, in un bel volume targato Coconino Press (Città di vetro).
(01/06/2013)