Custer

Custer - Una vita spiata dalla tv nel fumetto di Trillo e Bernet

[fumetto]

Custer


Con largo anticipo sul proliferante uso e consumo odierno di reality show (e chiaramente con un occhio ironico e grottesco rivolto al grande fratello orwelliano del capolavoro letterario 1984) Trillo e Bernet realizzano un piccolo capolavoro ambientato in un possibile prossimo futuro (oggi probabilmente più attuale di allora). E lo realizzano proprio intorno al 1984 dato che le storie sono pubblicate sulla rivista Comic Art a partire dal novembre 1985.
La storia di fondo è amara e grottesca e sebbene il racconto sia intriso di umorismo macabro ed ironia basta poco a capire che non c'è niente da ridere.

L'affascinante protagonista del fumetto Custer
L'affascinante protagonista del fumetto Custer

Il fumetto ci racconta la vita di Custer, una giovane ed affascinante donna che ha concesso ad un'emittente televisiva tutti i diritti di filmare la sua intera vita, dietro un cospicuo compenso. Pertanto ogni aspetto della sua vita, per quanto intimo e personale, è seguito ovunque da telecamere invadenti quanto invisibili.
Col tempo la ragazza si renderà conto di quanto sia stata sbagliata questa scelta e di quanto sia stupido rinunciare alla propria libertà. La sua vita privata è completamente distrutta, l'uomo di cui è innamorata (e che a sua volta la ama) la abbandona, individui senza scrupoli le stanno dietro per vari fini, anche semplicemente per ottenere un quarto d'ora di celebrità, auspicando di apparire in tv. Del suo amore perduto le resta solo una misera audiocassetta che ascolta in continuazione vivendo nel ricordo.
Chiaramente l'emittente televisiva fa un sapiente montaggio delle sequenze registrate, manipolandole all'occorrenza per ottenere un maggiore audience o per qualsiasi altro fine, commerciale, politico, pubblicitario. Talvolta l'emittente impiega attori che servano a rendere la trama più intrigante e conquistare i telespettatori.
La società che fa da sfondo alle vicende è comunque allo sbando e mentre branchi di teppistelli compiono efferatezze impunemente, l'alienazione, il degrado e la povertà regnano ovunque. E così si può assistere all'ascesa di un gruppo musicale che costruisce la propria celebrità facendo a pezzi dal vivo sul palco una giovane ragazza, mutilandola concerto dopo concerto fino al macabro finale.
Nel frattempo Custer ripercorre le sue scelte e cerca una via di uscita, pensando anche al suicidio, ma se nel racconto sembra apparire lo spiraglio di un lieto fine bisogna stare attenti perché c'è sempre lo zampino della rete televisiva pronta a manipolare gli eventi e farci credere che le cose siano andate in un modo anziché in un altro. Chi potrà dire qual è il vero finale della storia in un mondo in cui tutto è virtuale ed irreale, o peggio, è reale solo quello che accade in televisione?

La storia è affascinante e tristemente attuale, ricca di trovate originali ed estremamente interessante nel farci percepire anche il lato tecnico e psicologico delle manipolazioni effettuate dall'emittente televisiva e nel porre l'inquietante interrogativo sul ruolo che possono avere i media nell'influenzare gli individui agendo sul modo di presentare eventi e notizie. Il fumetto è servito in maniera impeccabile dai disegni di Bernet, come sempre in gran forma, e sicuramente lascia il lettore con l'amaro in bocca abbastanza spesso non proponendo dei lieto fine consolatori al termine di ogni episodio. E gli eventi narrati hanno sicuramente dei risvolti inquietanti, perché nell'esasperazione della finzione fumettistica sono posti degli interrogativi comunque validi su cui vale la pena di riflettere.
Nel fumetto vi sono molte citazioni ed omaggi al mondo del cinema, percepibili già dai titoli delle storie. E' sufficiente pensare al titolo del primo episodio Missione Alphaville che è una raffinata citazione del film di Godard Agente Lemmy Caution: missione Alphaville (del resto in quella storia Custer si reca all'incrocio fra via Godard e via Constantine, nome dell'attore che interpreta l'agente Lemmy Caution nel film di Godard) la cui formula pseudofantascientifica e la dittatura tecnocratica rappresentata al suo interno possono essere state di ispirazione per il fumetto. Del resto non a caso la protagonista veste con un improbabile trench stile investigatore privato anni '40.

Il fumetto è stato pubblicato sulla rivista Comic Art a partire dal Novembre 1985. Alcuni episodi sono anche apparsi nel 1986 sulla rivista mensile Be Bop A Lula curata da Red Ronnie e da Bonvi (che non a caso ospitava anche le Sturmtruppen e le Cronache del dopobomba). Gli episodi sono stati successivamente raccolti in volume dalle edizioni Acme nella collana Black Bird, nel 1991.

In tutto gli episodi sono nove. I primi otto sono composti da 8 tavole mentre l'ultimo, una sorta di appendice che ci mostra il finale secondo l'ottica della rete televisiva, è composto di 4 tavole. L'elenco degli episodi è il seguente:

- Missione Alphaville
- Metropolis Blues
- Fat City
- Chinatown
- Ribellione a Dark City
- Povera Annabelle
- Finale a Sunset Boulevard
- La vita in diretta
- La fabbrica dei sogni

 

Custer - La vita reale di una donna seguita passo passo dalla tv

(03/12/2008)

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