[storia]
Il complotto
Il complotto è l'ultima graphic novel realizzata da Will Eisner, completata poco prima della sua morte e pubblicata nel 2005. Come esplicita chiaramente il sottotitolo il fumetto narra La storia segreta dei protocolli dei savi di Sion.
Il fumetto nasce da un'idea che Eisner ha accarezzato per molti anni e che probabilmente rappresentava un'esigenza impellente per l'autore. Si tratta inoltre di un'opera che ha richiesto un impegnativo lavoro di documentazione ed approfondimento.
Innanzitutto bisogna esplicitare cosa sono i protocolli dei savi di Sion. Si tratta di un documento segreto secondo il quale gli ebrei cospiravano per il dominio del mondo, pubblicati per la prima volta nei primi anni del '900. Tali documenti, già in origine passabili di dubbia autenticità data la loro esasperata e schematica programmaticità verso il male (una aperta, dichiarata volontà di dominio del mondo sembra far pensare a qualche scienziato pazzo da fumetto o film), vengono smascherati come un eclatante falso quasi subito, nel 1921, ma continuano ad essere utilizzati come strumento di propaganda antisemita ancora oggi.
Ed è con l'obiettivo di raccontare la vera genesi del documento, la sua diffusione nel mondo e le sue relazioni con l'antisemitismo, al fine di spazzarne via il suo infausto messaggio, che Eisner realizza Il complotto. Si tratta sicuramente di un'opera importante, dal profondo valore culturale, che per molti versi si avvicina al saggio più che al romanzo. Ed in quest'ottica non mancano aspetti didattici e talvolta didascalici, ma necessari se quello che si vuole realizzare non è un semplice fumetto che racconti la storia dei protocolli bensì un fumetto che dimostri e renda evidente la falsità degli stessi.
Dopo le prime due tavole in cui Eisner sottolinea l'inevitabile propensione di alcuni gruppi organizzati a fomentare l'odio per il diverso attraverso la menzogna (strumento indispensabile nel fomentare l'odio verso qualcun altro), ci viene presentato lo svolgersi degli eventi in ordine cronologico.
La storia ha inizio con la potere di Luigi Napoleone nel 1848 che diviene Imporatore della Francia con un colpo di stato nel 1852, assumendo il nome di Napoleone III.
Nel 1864 un intellettuale, Maurice Joly, scrive un libro che rappresenta una forte satira sull'imperatore, dal titolo "Dialogo all'Inferno tra Machiavelli e Montesquieu".
Nel 1894 Nicola II viene incoronato Zar di Russia. Si tratta di un sovrano non troppo capace e facilmente manipolabile, particolarmente fermo in una posizione antisemita. Approfittando di questa debolezza dello zar, alcuni notabili della sua corte decidono di creare un documento fittizio per portare il re verso le loro idee conservatrici, un documento che smascheri un complotto giudeo. La persona più adatta a redigere questo documento sembra essere Mathieu Golovinskij che ha già dimostrato in più occasioni la sua abilità di falsificatore e di uomo estremamente malleabile. Il documento dovrebbe essere redatto recuperando ed attualizzando le idee esposte nel Dialogo all'Inferno tra Machiavelli e Montesquieu. I protocolli sono dunque scritti e la loro prima pubblicazione avviene in Russia nel 1905.
Nel 1921 il falso storico dei Protocolli viene smascherato apertamente dal Times di Londra che dimostra come fossero una quasi fedele riproduzione del Dialogo scritto da Joly.
Nonostante tale pubblica dimostrazione della propria falsità il documento continua a circolare ed essere ristampato, citato in tutte le produzioni antisemite (anche il Mein Kampf di Hitler non può fare a meno di utilizzarlo per giustificare l'odio razziale nei confronti degli ebrei), preso ad esempio e indicato come una verità assoluta.
Nel corso degli anni molte nazioni disconosceranno apertamente il documento, lo rifuteranno, ci saranno sentenze di tribunali e condanne che confermeranno la sua assoluta infondatezza. Ciononostante il libro continuerà ad essere ristampato ovunque, gli antisemiti continueranno a leggerlo e condividerlo perché anche se è falso "rappresenta comunque il modo di pensare degli ebrei".
E' evidente in definitiva come non siano I protocolli all'origine dell'antisemitismo ma l'antisemitismo ed il razzismo all'origine del libro.
Il fumetto di Eisner, data la sua natura di quasi "saggio" non esita a mostrare stralci di giornali, copertine delle varie edizioni dei Protocolli nelle diverse nazioni e soprattutto un esauriente raffronto fra I protocolli ed il Dialogo di Joly articolato in ben 17 tavole di testi messi a confronto, testi che non possono lasciare alcun dubbio sull'origine dei Protocolli.
Il fumetto è un ulteriore esempio della maestria di Eisner che dimostra come possa essere realizzato in maniera piacevolmente fruibile un'opera impegnata e profonda, storico-didattica ma profondamente necessaria, atteso che ancora oggi I protocolli sono ristampati, letti e apprezzati da una impensabile quantità di fedeli seguaci.
Si tratta di un ulteriore tassello nel tentativo di demolire l'assurda menzogna di questo documento, forse il primo che si concentra sul medium fumetto cercando di raggiungere magari nuove fasce di utenti capaci di osservare la realtà con nuovi occhi.
Il fumetto è realizzato con la consueta sapienza tecnica in bianco e nero e sfumature di grigio, consta di 124 pagine ed è stato pubblicato in Italia per la prima volta da Einaudi nella collana Stile Libero nel 2005.
(04/10/2009)