[fumetto]
A nostra immagine
In A nostra immagine Franco Saudelli e Ottavio De Angelis, parafrasando un verso biblico, ci introducono a quattro storie di ordinaria fantascienza incentrate su un futuro possibile in cui i robot hanno assunto sempre più fisionomia e modi di fare umani. Si tratta in effetti di veri e propri androidi quasi impossibili da riconoscere in mezzo ai veri umani.
Il futuro è, per ambientazioni e personaggi, quasi un passato con un'atmosfera anni '50 che fa pensare un po' alla fantascienza di Ray Bradbury. In questa realtà gli androidi si accompagnano e aiutano gli umani lungo tutto l'arco della giornata, massaggiandoli tra i comfort di costosi centri estetici o sostituendosi agli inefficienti direttori delle grandi multinazionali.
La difficoltà nel saperli individuare, nel saper discernere tra umano e androide, è alla base delle storie. Gli autori giocano con i vari scenari possibili andando ad esaminare le situazioni più disparate fino al quasi bladerunneriano paradosso di un androide che crede di essere umano.
Temi quindi usati e, a volte, abusati ma qui trattati in maniera leggera e divertente nelle diverse varianti, col cambio continuo di punto di vista (umano che crede di avere a che fare con un androide invece di un altro essere umano, uomo che crede di avere a che fare con un suo simile invece di un androide, un androide che crede di essere umano e un uomo che programma a piacimento il proprio androide).
Storie che cercano quindi di non ripetersi e di esaminare la situazione dalle diverse visuali.
Gli episodi sono:
- Exclusive massage
- KANSHI ovvero come protestare contro il trattamento ingiusto inflitto dal padrone
- Olimpia
- A nostra immagine e somiglianza
Gli episodi, pubblicati originariamente sulla rivista Comic Art, sono stati in seguito raccolti nel volume A nostra immagine nella collana Gli Albi di Orient Express (Edizioni L'Isola Trovata).
Nel complesso le storie sono molto simpatiche ed abbastanza originali e sono spesso percorse da una vena di malizioso erotismo.
Il tratto di Saudelli è al solito estremamente curato; in questo periodo l'autore affina il suo stile rendendo sempre più lineare e leggero il tratto e più essenziali i disegni.
Lo stile non è ancora quello attuale ma si nota comunque una certa evoluzione rispetto ai lavori precedenti (ad esempio Iberland).
(01/12/2008)