[storia]
Corto racconta Corto
La storia Corto racconta Corto non è altro che una raccolta di splendidi acquerelli realizzati da Pratt per descrivere le origini di Corto Maltese. La loro prima proposizione appare sulle pagine della rivista Corto Maltese, precisamente sul terzo numero del primo anno di pubblicazione della rivista, nel dicembre 1983. Probabilmente la storia non ha un titolo e viene indicata come Corto racconta Corto, mentre in successive ristampe è indicata senza titolo. Nella prima tavola presentata sulla rivista, Hugo Pratt definisce la storia come un regalo di natale per i lettori, in cui far raccontare "La giovinezza di Corto Maltese" allo stesso celebre marinaio di Malta (in realtà La giovinezza di Corto Maltese è una storia ben più lunga e di più ampio respiro pubblicata sulla rivista l'Eternauta a partire dal primo numero del marzo '82 che descrive comunque gli anni immediatamente successivi rispetto a quelli presentati in questa storia).
Una strega, bisavola di Corto Maltese, con una scopa di seconda categoria
E' un po' difficile definire con esattezza la struttura di questa storia in quanto un po' rielaborata nelle diverse edizioni. Nella prima pubblicazione sulla rivista Corto Maltese le tavole presentate sono 14, compresa la tavola introduttiva rappresentante diversi volti di Corto Maltese e nella quale Pratt si rivolge ai lettori introducendo la storia. Il lettering dei testi è rielaborato rispetto a quello originale di Pratt per consentire la pubblicazione delle tavole a pagina intera, con una distribuzione diversa del testo rispetto a quello presente sugli acquerelli originali e qualche piccolo rimaneggiamento. Manca una tavola raffigurante il rabbino Ezra Toledano. E' compresa l'ultima stupenda illustrazione priva di commenti raffigurante Corto Maltese in una veranda di Escondida nel 1914. Nella ristampa della storia presentata nel secondo volume della collana dedicata a Corto Maltese pubblicata dal Gruppo Editoriale L'Espresso nel 2006 la storia viene inserita subito prima della storia La giovinezza di Corto Maltese ma viene presentata senza titolo. Gli splendidi acquerelli sono presentati quasi tutti nella versione originale col testo di Pratt integrato nelle immagini. In questo caso è pubblicata anche la tavola del rabbino assente nella precedente edizione ma manca la tavola introduttiva presentata sulla rivista Corto Maltese (tavola in realtà pubblicata come illustrazione nel primo volume della collana ed in una versione più completa, contiene anche una vela e dei gabbiani, rispetto a quella pubblicata sulla rivista) ed una tavola raffigurante l'impronta di una mano (associata al discorso sull'assenza della linea della fortuna dalla mano di Corto Maltese) anch'essa presente sulla edizione pubblicata su Corto Maltese.
Il piccolo Corto Maltese con papà e mamma
Nella storia Corto ci racconta di essere figlio di una donna bellissima, una gitana di Siviglia modella del pittore Ingres e di un non meglio identificato marinaio della Cornovaglia dalla barba rossa. Di non avere una linea della fortuna sulla propria mano (difetto facilmente superabile grazie ad un rasoio ed un po' di coraggio), di avere molti parenti fatati (streghe, leprechaunes, brownies), di aver ricevuto una ottima educazione (riguardante anche Zohar e Kabbala) da parte del rabbino Ezra Toledano, amante delle madre e di essersi poi imbarcato sul tre alberi Vanità Dorata iniziando a girare il mondo ed a vivere le avventure che lo porteranno a conoscere Rasputin, Steiner, Tristan e tanti altri straordinari personaggi.
Questa storia un po' anomala del fumetto Corto Maltese è senz'altro di grande interesse, sia perché dissolve un po' di dubbi sui primissimi anni di vita di Corto e sulle sue origini, sia perché nonostante le poche tavole è scritta magistralmente e ricrea con efficacia un mondo magico e favoloso, ed infine perché presenta delle illustrazioni splendide, degli acquerelli raffinatissimi dai colori caldi e coinvolgenti.
(01/12/2008)