[storia]
Il metallo che non esisteva
Il metallo che non esisteva è un breve episodio del fumetto fantasy Thorgal di Rosinski e Van Hamme pubblicato nel 1983 e poi raccolto insieme ad altre 2 storie brevi sul volume intitolato Il figlio delle stelle, settimo della saga di Thorgal edito nel 1984 dalle Editions du Lombard. L'episodio è realizzato dai 2 creatori della serie.
Il metallo che non esisteva, di 20 tavole, racconta la prima grande avventura di Thorgal ancora bambino. Uno straordinario viaggio, nel quale il piccolo vichingo incontrerà esseri fatati, mitologici, demoniaci ed al termine del quale il nostro eroe troverà la sua prima morte, legata alla nascita di Aaricia. Alla fine tutta la storia viene assimilata ad un sogno, bel richiamo a Little Nemo.
Storia breve ma intensa questa, che presenta tanti richiami. Innanzi tutto, il forte legame con la tradizione celtica e norrena dei nani e della loro passione per i metalli; poi la presenza del serpe Niddhoggr, abitatore delle radici di Yggrasil, che insieme ad altri della sua stirpe cercano di divorare il basamento dell’albero cosmico; poi ancora troviamo i gatti alati di Freya, che dopo aver trainato il carro della dea per sette anni vengono liberati e tramutati in streghe. Troviamo, inoltre, la figura del gigante, più assimilabile, in questa storia, ai greci Ecatonchiri, che non ai giganti di tradizione nordica.
Molto interessante la scommessa, tra il re dei nani ed il serpente, con in palio il nome. La tradizione del nome ed il potere collegato ad esso è infinita: dalla Bibbia con Adamo che assegna i nomi a tutte le creature; alla Cabala, che riconosce ad ogni nome vibrazioni specifiche in grado di influenzare gli eventi, attirando energia positiva o negativa a seconda dei casi. Molto si è scritto sui nomi. Ad esempio, Carl Gustav Jung, nel suo Libro Rosso, affermava: “Lo sai, il nome che si porta significa molto. Sai anche che ai malati spesso si dà un nuovo nome per guarirli, perché col nuovo nome essi ricevono anche una nuova essenza. Il tuo nome è la tua essenza”.
Sfociando, poi, nel fantasy, scopriamo, ad esempio, nel bellissimo ciclo di Deathgate, di M. Weis e T. Hickmann, che il proprio il nome non deve essere rivelato per nessuna ragione ai propri nemici.
Infine anche nella nostra Costituzione il diritto al nome ed all'identità personale trovano il loro riconoscimento nell'art. 2 che tutela l'identità dell'individuo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità.
Il metallo che non esisteva viene pubblicato per la prima volta su Super Tintin Heroic Fantasy, edizione belga e francese, terzo trimestre del 1983.
(12/08/2016)