
[storia]
La mummia
Seconda storia di Dino Battaglia dedicata alle avventure dell'ispettore Coke.
Le vicende si svolgono nella Londra dei primi anni del ventesimo secolo. L'ispettore Coke di Scotland Yard viene chiamato ad indagare su una serie di efferati delitti commessi ai danni di alcune prostitute da parte di un assassino noto col soprannome di "Sfregiatore". Il riferimento alle vicende di Jack lo Squartatore, assassino di prostitute vissuto nei primi anni del XX secolo, non potrebbe essere più chiaro.
Agli omicidi delle prostitute si aggiungono ben presto delle altre morti sospette, ancora più misteriose ed inquietanti: le vittime vengono trovate completamente dissanguate.
Le morti sembrano avere inizio in concomitanza con l'arrivo a Londra di un antichissimo sarcofago egizio contenente la mummia del principe Abu-Sabi-Bel e con il passaggio nelle vicinanze della terra di una cometa. Tutto lascia supporre che un'antica maledizione abbia riportato in vita la mummia e che i delitti siano riconducibili alla mummia stessa. Anche in questo caso la citazione non potrebbe essere più palese e possiamo riconoscere nella mummia le fattezze di Boris Karloff, l'attore che ha interpretato una delle migliori trasposizioni cinematografiche della mummia.
L'ispettore Coke si troverà quindi a portare avanti i due casi in parallelo, e se quello dello 'sfregiatore' potrà essere archiviato abbastanza banalmente, ben più difficile sarà per l'ispettore spiegare e spiegarsi gli avvenimenti relativi all'altra catena di omicidi.
Dino Battaglia dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di trovarsi perfettamente a suo agio con le atmosfere cupe, mortifere e soprannaturali con cui ci aveva tante volte affascinato negli adattamenti di Poe e negli omaggi a Lovecraft.

Ed è proprio nelle cupissime e fumose stradine, negli oscuri vicoletti tenuemente rischiarati dalla luce dei lampioni che Battaglia da il meglio di sé in queste splendide tavole.
A parte l'altissimo livello dei disegni, anche la storia è interessante, ben realizzata e ben sviluppata; tutto viene raccontato in maniera estremamente realistica senza facili sconfinamenti in abusate situazioni horror che pure l'argomento trattato consentirebbe.
Purtroppo questa è l'ultima storia dell'Ispettore Coke, la terza avventura rimarrà incompiuta per la morte dell'autore.
(01/12/2008)