[storia]
Opera metropolitana
Opera metropolitana è una delle tante storie di ambientazione urban/metropolitana realizzate da Caza e aventi come protagonista un signore alto, leggermente stempiato, con capelli e barba lunghi e occhialetti tondi (sostanzialmente un autoritratto dello stesso Caza).
In questo breve racconto di appena sei pagine troviamo molti dei temi affrontati da Caza nelle sue storie metropolitane; in particolare l'alienazione dell'individuo, la solitudine e il senso di abbandono che posso manifestarsi in una affollatissima città e che possono portare persino alla follia.
Il protagonista della storia è un turista di provincia che si reca per la prima volta in una grande città ma, sgomentato dal traffico caotico, decide di parcheggiare l'auto vicino alla stazione della metro e continuare il suo giro turistico in metropolitana. Prudentemente scrive il nome della stazione su di un pacchetto di fiammiferi ma, incautamente, getta via il pacco non appena terminati i fiammiferi.
All'uomo non resta che fermarsi in tutte le stazioni per rintracciare quella nella quale ha lasciato l'automobile. Ma la città ha un totale di 15 linee della metro che, con una media di 25 stazioni a linea, corrispondono a 375 stazioni da visitare.
I pochi soldi in tasca costringono ben presto l'uomo a vendere i propri oggetti personali per poter acquistare altri biglietti, ma la ricerca è lunga, i soldi pochi, e l'uomo dovrà capire come fare a sopravvivere fino al ritrovamento della vettura, cosa mangiare, dove coricarsi, come riuscire a salire sulla metropolitana senza biglietto sfuggendo ai controllori in un crescendo surreale e grottesco che porterà la storia verso l'imprevedibile finale.
Caza sceglie per la realizzazione tonalità azzurre rotte sporadicamente da rossi squarci di violenza ed utilizza una sovrabbodanza di piccole anguste vignette in cui far muovere il protagonista.
Opera metropolitana è una storia del 1974 pubblicata in Italia sul secondo numero di Totem nel 1980.
(26/11/2011)