[storia]
I killer venuti dal buio
Il disegnatore Luigi Siniscalchi entra a far parte della scuderia Bonelli con I killer venuti dal buio, numero 78 del marzo 1993 del fumetto Dylan Dog, sceneggiato da Claudio Chiaverotti.
I tre misteriosi assassini
Interessante esordio per uno degli autori della cosiddetta scuola salernitana del fumetto (cosa che lo accomuna ad un altro disegnatore di Dylan Dog, Bruno Brindisi) alle prese con una storia inquietante a metà strada tra Arancia meccanica e Nightmare.
I killer venuti dal buio sono tre distinti signori, vestiti con abiti eleganti fine '800 che vanno in giro ad ammazzare, violentare e derubare allegramente la gente.
La giovane Jessy, ragazzina giunta a Londra in treno alla ricerca del successo, ma per niente pratica di grande metropoli, sembra essere in contatto telepatico con le loro menti e sogna in continuazione, con estrema precisione, i delitti commessi dai tre, nel momento stesso in cui vengono compiuti.
Come al solito, tattandosi di una ragazza giovane, carina e senza una lira, delle indagini si occuperà Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo e affini.
Dylan Dog 'da grande' nel 2018
Fin qui la storia è abbastanza ordinaria, a parte la faccenda dei sogni che si riflettono sulla realtà che non può non far pensare al Nightmare di Wes Craven (anche se il Dylan Dog palesmente debitore di Nightmare è il numero 34 dal titolo Il buio).
Tutto si complica quando Jessy scopre di essere nel 1993 mentre lei afferma di venire dal 2018 (come dimostrano i suoi stessi effetti personali). L'ipotesi più 'probabile' a questo punto diventa quella di un varco spaziotemporale che ha consentito alla ragazza di tornare indietro nel tempo di venticinque anni.
Curioso finale nel 2018 in cui si vede un Dylan Dog un po' avanti negli anni effettuare, con una strizzatina d'occhio a Ritorno al futuro, 'il salvataggio di fanciulla più lento nella storia'.
(19/02/2009)
