[storia]
The Dark Side of the Sun
Primo dei nove episodi che compongono le B-Stories, The Dark Side of the Sun parla di due scrittori (Ted e Al) della ABC, casa produttrice di telefilm dell'orrore.
I due, sceneggiatore e soggettista per la serie, sono soliti tirare tardi per scrivere le loro storie, per poter trarre la massima ispirazione dalle notti newyorkesi. Così tra una birra e una chiaccherata sembra scorrere tranquillamente un'altra notte almeno fino a quando i due non si rendono conto di un evento strano: nel cielo sembrano brillare due lune. Lo stupore è ancora più grande quando diventa chiaro che a brillare nel cielo oltre alla luna è proprio il sole, un sole che non illumina e non riscalda.
Tv e telegiornali già si affollano di esperti in ogni campo ed ognuno dà la sua spiegazione e così tra ufologi, metereologi e militari sempre pronti ad usare la forza è chiaro che nessuno sa cosa stia accadendo veramente. I primi 'profeti' occupano le strade annunciando la fine del mondo e i baristi se la prendono con il nucleare ma il tempo stringe e il lavoro chiama; Ted e Al sono costretti a rincasare per apportare gli ultimi ritocchi alla loro sceneggiatura, da consegnare il giorno dopo.
Il sonno spinge Al a sdraiarsi per riposare un po' prima di rimettere mano ai dialoghi, certo che il risveglio e la luce del giorno faranno svanire quello che sembra essere un vero e proprio incubo.
Ma le cose non andranno come previsto.
Fumetto che ammicca di continuo al cinema e tra dialoghi brillanti sulla paura e sulla possibilità di inventare storie horror in pieno giorno, dentro un supermarket tra minestre Campbell e detersivi, e citazioni cinematografiche, strizza continuamente l'occhio al lettore con palesi riferimenti a film ed autori del cinema di serie B.
Il primo degli episodi di B-Storis sembra essere proprio un chiaro omaggio a quel cinema da cui vuole prendere ispirazione.
In coda all'ultimo episodio della serie (Love), Mattioli ha raccontato cosa è accaduto nella storia dopo la fine dell'episodio.
La storia è stata pubblicata sulla rivista Corto Maltese, precisamente sul n. 2 del febbraio 1988.
(01/12/2008)