[storia]
Maledetta galassia
Secondo appuntamento per la coppia Bonvi - Cavazzano, dopo 'La città' , che anche questa volta ci propone storie fantastiche e situazioni paradossali.
Questa volta però si tratta di storie di fantascienza come ben chiarisce il sottotitolo 'Storie dallo spazio profondo', sottotitolo che rimanda ad un precedente fumetto realizzato da Bonvi insieme a Francesco Guccini, "Storie dello spazio profondo", appunto.
Alcuni membri dell'equipaggio
Dopo una brevissima introduzione su quanto di misterioso accade nello spazio profondo inizia la prima delle tre storie e noi vediamo una navicella spaziale con a bordo un equipaggio che vaga nello spazio alla ricerca di nuovi pianeti per trovare nuove risorse da sfruttare.
In particolare si cercano pianeti di classe "A", cioè pianeti che le compagnie reputano 'vantaggiosi' per la quantità di risorse presenti, in particolare cibo e animali da macello.
Il nostro equipaggio scopre un pianeta che sembra rivelarsi migliore di qualsiasi aspettativa, popolato da strani animali dalle carni pregiatissime e sulla cui pelle cresce ogni tipo di verdura di ottima qualità.
Gli strani animali del misterioso pianeta
Gli animali sembrano intuire le intenzioni dell'equipaggio ed ogni volta che l'equipaggio ha fame un animale si suicida ai loro piedi, pronto per essere mangiato.
Tranne Kelly, per problemi di ulcera, tutto l'equipaggio mangia gli animali. Col passare delle ore però alcuni membri dell'equipaggio iniziano a sentirsi male, alcuni scompaiono e Kelly decide di indagare per venire a capo della vicenda.
Sembra che chi si cibi degli animali si trasformi in un bacellone in perfetto stile de "L'invasione degli Ultravcorpi", per poi diventare un animale identico a quelli presenti sul pianeta.
La situazione precipità e porta Kelly a prendere delle decisioni decisamente imprevedibili...
Nella seconda storia siamo alle prese con un altro equipaggio, questa volta di cacciatori di pellicce (soprattutto pregiate pellicce di proto-castoro).
I costi e i materiali da trasportare in ogni spedizione sono insostenibili e uno dei due trappers decide di spendere tutto il necessario per acquistare un solo macchinario, una specie di convertitore molecolare che sembra creare qualsiasi oggetto dal nulla. Spera in questo modo di non dover caricare la stiva di pezzi di ricambio e provviste, lasciando tutto lo spazio a disposizione di pelli e pellicce.
La macchina, costruita dall'"Antiche Civiltà" e perciò ritenuta fuorilegge, sembra comportarsi bene ma col passare del tempo diventa sempre più difficile da utilizzare. Sembra infatti che il macchinario sia restio a produrre cose già materializzate e ad utilzzare materiali già utilizzati.
Così i due sono costretti ad inventarsi soluzioni sempre nuove per poter tirare avanti (fino a mangiare iguane arrosto e produrre pezzi di ricambio in ceramica artistica).
Ma un bel brutto giorno la macchina sembra non volere più materializzare nulla...
La terza storia è basata su una comicità più slapstick e se vogliamo meno 'adulta'.
Il terzo equipaggio con cui facciamo conoscenza è un equipaggio di pirati che si imbatte in quella che sembra un'ottima astronave aliena.
Decide di impossessarsene e per questo cerca di far fuori l'alieno che la occupa mentre quest'ultimo ignora del tutto le cattive intenzioni dei tre pirati.
Nonostante ciò la strana costituzione dell'alieno e gli strani congegni dell'astronave riusciranno ad avere la meglio sui pirati.
Anche per questo appuntamento la coppia Bonvi-Cavazzano non delude.
Ottimi testi ed ottimi disegni rendono la storia godibilissima ma ovviamente Bonvi non poteva limitarsi a fare una storia semplicemente comica, così gli episodi sono intrisi di una comicità un po' amara e di quello sguardo critico verso l'umanità che ha sempre accompagnato le sue storie.
(01/12/2008)