Gargantua e Pantagruel

Gargantua e Pantagruel di Rebelais a fumetti, riletti dall'arte di Dino Battaglia

[fumetto]

Gargantua e Pantagruel


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Gargantua e Pantagruel di Francois Rebelais; ancora una volta il narratore per immagini Dino Battaglia si cimenta con un classico della letteratura mondiale e la fortunata serie di romanzi dello scrittore francese vengono tradotti in fumetto nelle affascinanti tavole del disegnatore veneziano.

Battaglia riprende soltanto due dei cinque volumi che costituiscono l'opera di Rebelais, il primo libro dedicato alle gesta di Pantagruel ed il secondo dedicato a quelle di suo padre Gargantua, ma ne inverte l'ordine.
L'autore segue, infatti, l'ordine cronologico degli avvenimenti e ci narra prima le vicende di Gargantua e poi quelle di suo figlio Pantagruel.
Il fumetto è stato realizzato da Battaglia per la rivista per ragazzi il Giornalino sul finire degli anni settanta; pubblicato a puntate a partire da il Giornalino n. 41 del 21 ottobre 1979.

La destinazione dell'opera ad un pubblico di ragazzi non poteva consentire all'autore di essere fedele nelle immagini, ed ancor più nei testi, al graffiante umorismo di Rebelais ed al suo linguaggio dissacrante e provocatorio.
Per questo alla versione edulcorata del Giornalino ha fatto seguito, nei primi anni novanta, una versione più matura, in linea con lo spirito del romanzo originale.
L'adattamento della nuova versione è stato curato da Ranieri Carano con il preciso intento di avvicinare il linguaggio dell'opera, per quanto possibile, a quello originale di Rebelais.
L'adattamento dell'opera di Rebelais per il Giornalino era stato curato dallo stesso Battaglia e della moglie Laura De Vescovi (autrice anche della delicata colorazione che valorizza appieno le tavole di Dino Battaglia senza mascherare gli splendidi mezzitoni dell'artista).

Questa seconda versione è stata pubblicata sulle pagine della rivista di fumetto d'autore Corto Maltese, a partire dal numero 9 del settembre 1992.
La differenza tra le due versioni è dunque data dal testo decisamente più maturo e irriverente nella seconda. Dove non è stato sufficiente modificare i testi nelle vignette, sono state aggiunte pagine contanenti didascalie per integrare la narrazione o per narrare in modo alternativo quanto illustrato nelle tavole.
Sono invece assenti, in questa seconda edizione, le tavole di introduzione dei vari capitoli, che nell'edizione de il Giornalino anticipavano gli atti narrati in ogni episodio.

La trama resta sostanzialmente invariata. In un paese dai toni fiabeschi seguiamo la nascita di Gargantua, i suoi studi a Parigi ed i conflitti con i parigini che sfoceranno nel noto episodio del furto delle campane di Notre-Dame da parte del principe Gargantua e nella conseguente guerra dichiarata da Parigi alla volta del regno di Grangola, padre del gigante. Le gesta di Gargantua presentano quindi una trama abbastanza lineare e piuttosto nota. Subito dopo seguiamo le vicende del figlio di Gargantua, Pantagruel, che seguirà grossomodo le gesta del padre andando a studiare a Parigi salvo poi partire in giro per il mondo alla ricerca di avventure che lo porteranno ad attraversare mondi magici ed incantati.

Quello che cambia è il modo in cui si svolgono gli eventi narrati e soprattutto il linguaggio utilizzato per narrarli.

Entrambe le versioni sono state, in seguito alla pubblicazione a puntate in rivista, riproposte in volume; la prima ad opera delle Edizioni Paoline nel 1980 in un volume dal titolo Gargantua ed in seguito, nel 1985, dalle Edizioni L'Isola Trovata nel volume Gargantura e Pantagruel. La seconda, sempre con il titolo Gargantua e Pantagruel, a cura di Milano Libri Edizioni nel 1993.

(21/12/2009)

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