
[storia]
L'uomo di Rangoon
In sintesi
Gino D'Antonio e Ferdinando Tacconi tornano a lavorare insieme per la collana Un uomo un'avventura dopo il bel risultato de L'uomo del deserto. E tornano a narrare una storia di guerra, L'uomo di Rangoon, una guerra lontana e meno nota di altre, quella che ha visto fronteggiarsi l'Impero del Sol Levante e la Cina di Ciang Kai Shek.
L'esercito giapponese, forte della schiacciante superiorità dei suoi mezzi, è apparentemente imbattibile grazie soprattutto ai velocissimi e letali caccia Zero. Gli scontri nei cieli erano così devastanti per le forze aeree cinesi, in nessun modo in grado di contrastare il nemico, da rendere necessaria la costituituzione di un'unità di combattimento tutta americana, la American Volunteer Group nota anche come Tigri volanti, composta da piloti civili ben disposti a lottare in incognito nei cieli dell'estremo oriente per una paga adeguata. Il compito principale di questi piloti era quello di abbattere quanti più aerei giapponesi possibili e di preservare il porto di Rangoon, fonte indispensabile di rifornimento per le provate truppe cinesi.
Da questa realtà storica prendono spunto gli autori per seguire le vicende di Duke Moran, spericolato pilota dell'aviazione civile americana che, attirato dai consistenti ingaggi e dagli ancora più generosi premi elargiti dalla Repubblica Cinese ai piloti stranieri per ogni aereo giapponese abbattuto, decide di tentare il tutto per tutto e imbarcarsi, insieme al fidato amico Smiley, alla volta della Birmania.
Arrivati a Mingaladon in Birmania i due si troveranno 'arruolati' come istruttori ma in realtà con funzioni di veri e propri piloti all'interno dell'A.V.G.
Il fumetto, pubblicato per la prima volta nel novembre 1980, è ricco d'azione, specialmente di spettacolari duelli aerei tanto cari al disegnatore, ma non mancano azioni di terra, intrighi di spionaggio, tormentate storie d'amore e tutto quello che un fumetto di guerra, più tendente all'avventura e all'ironia che non al realismo, può offrire.
(27/12/2014)