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iCOMICS
Finalmente anche nel campo delle riviste a fumetti qualcosa si muove; dopo anni di oscurità seguiti alla scomparsa delle ultime riviste di fumetto d'autore: Corto Maltese, Comic Art e simili, nuove riviste si affacciano dagli scaffali delle edicole.
Nel 2009 fa la sua comparsa ANIMALs della quale abbiamo parlato un po' di tempo fa; subito dopo la rivista di erotismo d'autore Blue chiude lasciando il posto alla neonata Touch. Poi è la volta di Il Canemucco, sempre della Coniglio Editore.
Qualche mese dopo, è il giugno 2010, approda in edicola iCOMICIS, rivista che tenta di superare i confini della dimensione cartacea proponendosi come prima rivista a fumetti multimediale. Il senso di questa affermazione è presto spiegato: iCOMICS fornisce contenuti multimediali aggiuntivi ai contenuti della rivista, scaricabili mediante Cellulare/iPhone attraverso l'utilizzo della tecnonlogia dei Codici QR (ad esempio approfondimenti sui fumetti ed interviste agli autori).
Attualità e narrativa disegnata recita l'occhiello di iCOMICS, chiarendo, se ce ne fosse bisogno, il percorso lungo il quale la rivista ha intenzione di muovere i suoi passi.
iCOMICS in questa prima fase è bimestrale, anche per riuscire a sopravvivere in un mercato difficile come quello delle riviste contenitore, e si avvale della collaborazione della Scuola Internazionale dei Comics.
Sfogliando le 164 pagine di iCOMICS è facile imbattersi in matite note del fumetto italiano ed internazionale (Serpieri, Dal Prà, Trillo, Mandrafina solo per citare i più noti) ma anche in autori più giovani ed in giovani promesse magari al loro esordio. In questo senso risulta fondamentale la collaborazione con la citata Scuola Internazionale dei Comics capace di selezionare e dare spazio ai migliori autori formatisi al suo interno.
Il prezzo è abbastanza elevato (il primo numero costa 9,90 €), ma la rivista è ricca di fumetti ed è stampata completamente a colori su carta di qualità. Tra i contenuti della rivista sono compresi in ogni numero una storia completa ed inedita di oltre 50 pagine ed altre storie inedite ma anche ristampe di fumetti già pubblicati.
Le prime storie lunghe pubblicate su iCOMICS sono Maat di Ecuba, Lauria, Cucca e Valcic, un fantasioso mix di storia (le vicende prendono il via con la Rivoluzione francese) e mitologia e Il manoscritto proibito di Dal Prà e Grella, fumetto d'avventura che sembra ispirarsi alla figura di Indiana Jones.
Per la riproposizione di vecchi fumetti si parte dalla ristampa, in una versione appositamente colorata, de L'indiana bianca di Serpieri, classico western pubblicato su Orient Express nel lontano 1983. Sul secondo numero della rivista trova invece spazio la prima di una serie di storie brevi di Trillo e Mandrafina, La gang, anche questa ricolorata per l'occasione.
Tra gli autori di fumetti inediti troviamo molte nuove leve ma anche qualche veterano come Enzo Troiano presente sia sul primo che sul secondo numero della rivista con dei piccoli divertissemant che in realtà non brillano per incisività.
Si fa invece nontare il simpatico Provini di Bevilacqua, fumetto nel quale l'autore si diverte a costruire ed a dare un ruolo in tempo reale alla sua eroina.
Sul secondo numero della rivista fa inoltre il suo esordio Daimon Dumal, personaggio creato da Genovesi e De Tommaso e destinato sicuramente a tornare sulle pagine di iCOMICS. Forse è proprio a causa di questo fumetto, cupo e violento, che sul secondo numero della rivista compare un minuscolo logo che avvisa come la rivista sia vietata ai minori di 14 anni.
La scelta di pubblicare tutti i fumetti a colori non è sempre pienamente condivisibile; se per alcune storie il colore valorizza appieno il lavoro dei disegnatori non mancano fumetti per i quali sarebbe stata preferibile una pubblicazione in bianco e nero. E così il lavoro di autori come Serpieri (L'indiana bianca) o Mandrafina (La gang) viene penalizzato da una colorazione che, seppur non disdicevole in sè, fa perdere in parte gli splendidi tratteggi o i giochi di chiaroscuro che solo il bianco e nero riesce ad esaltare.
iCOMICS, come solitamente avviene, non si limita a contenere fumetti ma li alterna ad articoli ed interviste di vario genere, non necessariamente inerenti il fumetto ma anche sport, nuove tecnologie, musica e così via.
La qualità di stampa e rilegatura della rivista è decisamente buona, così come il livello degli autori pubblicati ma sembra che alla rivista manchi ancora qualcosa per poter ottenere il giusto collocamento tra le riviste di fumetto d'autore. E se la qualità dei disegni è buona e riesce a mantenersi su standard di qualità lo stesso non si può sempre dire delle storie che a volte si limitano ad essere 'carine' senza cercare quella profondità che si si aspetterebbe da una rivista di fumetto d'autore (o di narrativa disegnata per riprendere l'idea alla base della rivista).
Ad ogni modo si tratta dei primi passi di iCOMICS, una rivista che ci auguriamo riesca a trovare il suo spazio in edicola facendo breccia nel cuore dei lettori e riuscendo al contempo a dare il giusto spazio a tanti bravi fumettisti.
(09/09/2010)