[storia]
Il soldatino impiombato
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Max Bunker rilegge con la sua solita vena grottesca la vecchia fiaba del soldatino di piombo di Hans Christian Andersen.
Il titolo diventa un molto più prosaico e realistico Il soldatino impiombato, dove il protagonista è un soldato in carne ed ossa che parte per il fronte lasciando la sua bella, Cirilla, a trastullarsi con i maggiorenti locali, gli unici 'vincitori' della guerra, capaci di arricchirsi sia con i proventi delle forniture belliche che con i successivi appalti per la ricostruzione di un paese distrutto dal conflitto.
Il protagonista, un bel ragazzo di nome Fabiolo, verrà ferito ad una gamba (da cui l'impiombato del titolo) che gli verrà amputata. Tornato in patria si dovrà confortare con gli stessi uomini, i maggiorenti del luogo, che l'hanno mandato in guerra e che non hanno alcun interesse per un reduce di quella stessa guerra che hanno contribuito a scatenare, inabile al lavoro ed inutile per qualsiasi scopo.
Una rilettura grottesca e amara di una fiaba per bambini è utilizzata da Bunker per deridere i meccanismi che si celano dietro ad ogni sporca guerra. Niente di nuovo sotto il sole ma la breve storia, appena sette tavole, è godibile e non si prende troppo sul serio e i caricaturali disegni di Magnus, al solito curatissimi, rendono un ottimo servizio.
Il soldatino impiombato è stato pubblicato originariamente sulla rivista Eureka, numero 107 del settembre 1973, e ristampato più volte. Tra le diverse ristampe ricordiamo il volume della Glittering Images Magnus dedicato all'opera del grande disegnatore bolognese e, più di recente, il 41mo albo della collana I Maestri del Fumetto, dedicato a Max Bunker, dal titolo Roberspierre (in edicola dall'11/12/2009).
(07/12/2009)
