[storia]
Lontane origini e prime regole del gioco del calcio
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In Lontane origini e prime regole del gioco del calcio, episodio del fumetto Girighiz di Enzo Lunari, si narrano le strane circostanze che hanno portato alla nascita del gioco del calcio (quasi) come lo conosciamo oggi, circostanze che, secondo la spassosa ricostruzione dell'autore, risalirebbero addirittura al Pleistocene, in piena era preistorica.
Un fagotto di stracci tenuto insieme con lo spago diventa un pallone di fortuna ed un calcio male assestato da Girighiz ne segna le sorti. Il protagonista si rende conto delle potenzialità della cosa ed inizia a palleggiare con maestria la palla fino a quando l'istinto non lo porta ad assestare un sonoro calcione alla stessa infilando la porta di casa del vicino e distruggendogli un prezioso vaso di cristallo.
La risposta del vicino non tarderà a farsi sentire con la palla che torna a colpire, questa volta l'abitazione di Girighiz, demolendo al protagonista lo specchio del comò.
E' il goal del pareggio.
I punti diventano così, ben presto, quantificabili con i danni subiti dai malcapitati di turno.
Lo sport, inizialmente individuale, prende subito piede dando vita ad azioni combinate, facendo nascere portieri e fuoriclasse ed impegnando sponsor (facoltosi manager non in grado di maneggiare la palla autonomamente). Le innovazioni si susseguono con grande velocità e quasi sempre per caso, creando regole arrivate fino ai giorni nostri.
La fine del calcio sembra però segnata quando gli abitanti della tribù iniziano a mettere delle reti davanti alle porte di casa precludendo la possibilità di fare danni e facendo quindi venire meno lo scopo ultimo del gioco.
Lontane origini e prime regole del gioco del calcio è stato pubblicato sulla rivista linus dal settembre al dicembre 1983 (numeri dal 222 al 225).
La storia è pubblicata integralmente e liberamente leggibile sulle pagine del sito di Enzo Lunari dedicate a Girighiz.
(03/08/2013)
