[storia]
Video Noir
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L'atavica lotta tra il Bene e il Male è alla base di Video Noir, gradevole graphic novel realizzata in un contrastato bianco e nero dalla coppia Carlos Trillo ed Eduardo Risso.
Parliamo di bene e male nel senso più mistico del termine dove il male sembra essere scaturito direttamente dall'Inferno, seppur sotto le avvenenti forme di una conduttrice di programmi televisivi per bambini, la signorina Dready (nome d'arte di Liliana Beatriz Enfer), ed il bene ovviamente dal Paradiso, seppur sotto le ambigue forme di un individuo dall'aspetto androgino ed effeminato, Felix Buono.
E' forse questa la chiave di volta capace di volgere lo scontro a favore del male? Questo cercare di portare la razza umana verso la dannazione partendo dai più malleabili bambini e farlo attraverso la subdola forma di un programma a loro dedicato.
Da un lato abbiamo quindi la bella Dready, showgirl per bambini ma in realtà inviata del diavolo per travisare le anime innocenti ed in questo aiutata dal fedele servitore Doroteo Krabbe, cane infernale che può assumere sembianze umane.
Al suo servizio anche un manipolo di feroci bambini che lei è solita seviziare per soddisfare i suoi piaceri e per potenziare le loro capacità. I bambini saranno utilizzati dalla donna per avvicinare senza destar sospetti molti degli attori di questa opera gotico/noir, ma i piccoli saranno facile preda dei loro entusiasmi e spesso si lasceranno scappare di mano le situazioni dilaniando ed uccidendo, a morsi, le malcapitate vittime delle loro ricerche.
La redenzione è invece affidata, oltre al succitato ambiguo Felix, a due detective privati da lui assoldati, il primo dei quali, Evan Gelin, morirà nelle prime tavole del fumetto.
Sarà quindi il secondo detective, J.C. Benedict, suo socio in affari e desideroso di fare chiarezza sulla morte dell'amico, a trovarsi invischiato fino al collo nella vicenda dalla quale non sarà facile uscire.
A complicare la situazione ci penseranno abili ma corrotti funzionari di polizia (Ispettore Limber), ed immancabili puttane redente (Magda Lachiesa).
Le vicende si snodano in una grande metropoli tra viali affollati e vicoli degradati. La storia utilizza uno stile da noir classico ed infatti le vicende si dipaneranno grazie all'opera di un investigatore privato ma il fumetto è ricco di divagazioni horror/metafisiche ed erotiche nelle quali gli uomini si rivelano essere semplici pedine sulla scacchiera ed il bene e il male si contenderanno la partita sostanzialmente incuranti delle ripercussioni delle loro mosse sulle vite delle loro pedine.
Trillo utilizza una metafora fin troppo evidente per criticare alcuni aspetti della società moderna e riproporre un tema, il contrasto religioso ma anche morale tra il bene e il male, spesso trattato nei fumetti, anche dallo stessa coppia di autori (si pensi all'interessante Vampire Boy) ma si diverte ad essere cinico e a non affezionarsi ai suoi personaggi lasciando che tutto possa accadere.
Dal canto suo Risso dimostra ancora una volta di essere completamente a suo agio nella realizzazione di fumetti che hanno bisogno di contrasti netti e affascinanti giochi di luce.
E se i nomi dei protagonisti, così smaccatamente ruffiani, fanno sorridere, la storia è ben congegnata e la discesa all'inferno del detective Benedict sarà tutt'altro che una passeggiata. All'inizio il detective sembrerà non prendere sul serio quelli che sembrano soltanto i vaneggiamenti di un pazzo che si crede un inviato del paradiso ma ben presto dovrà ricredersi finendo completamente travolto da eventi misteriosi e soprannaturali.
Il fumetto è stato pubblicato in Italia nel 2000 dall'editore Mare Nero sul primo volume della collana Obladà, dal titolo Video Noir.
(15/11/2012)
