[storia]
Dolce cadrà la pioggia...
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La penultima delle Cronache marziane di Ray Bradbury, racconto breve dal titolo Dolce cadrà la pioggia..., diventa uno splendido fumetto negli adattamenti da Bradbury firmati dall'editore E.C. Comics nei primi anni '50, adattato da Al Feldstein ed illustrato dal talento di Wally Wood.
Dolce cadrà la pioggia... è una breve apocalittica storia di fantascienza cupa e pessimista, ambientata su una Terra vuota e deserta, lasciata orfana da un'umanità distrutta dalla sua stupidità bellica.
Le uniche forme umane rimaste sono le immobili sagome stampate sui muri delle case dalle esplosioni nucleari. Ma gli edifici, moderne costruzioni automatiche e intelligenti proseguono le loro attività come se l'uomo esistesse ancora. Preparano la colazione per famigliole felici che non si alzeranno più, robot e congegni meccanici puliscono i piatti e le stanze. I rassicuranti ritmi della giornata sono scanditi dalle inconsapevoli macchine nella loro atroce e silenziosa monotonia, i giochi dei bimbi, il bagnetto, la cena.
Un cane smunto e malato, incredibilmente ancora vivo, si introduce arrancando in una casa, riconosciuto dagli occhi vigili dei sensori, gira per le stanze cercando i padroni, cibo, affetto, scontrandosi con la solitudine e il silenzio.
Un fumetto senza personaggi, con protagonisti assoluti le macchine e la stupidità umana. Un raggelante monito ad utilizzare la scienza con saggezza, condannando guerre ed armi. Estremamente riusciti anche i disegni, che rendono con freddezza e distacco quanto la follia umana sia l'unica responsabile del controverso destino dell'uomo.
In Italia il fumetto è apparso tra l'altro sul volume Oscar Mondadori dal titolo Il popolo dell'autunno - Domani a mezzanotte, albo n. 432 del dicembre 1972.
(25/12/2012)
