Zio Paperone e le sette città di Cibola

Zio Paperone e le sette città di Cibola

[storia]

Zio Paperone e le sette città di Cibola


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La leggenda delle sette città d'oro di Cibola, dopo aver attirato innumerevoli avventurieri e conquistatori, ha continuato ad affascinare artisti e scrittori, che hanno cercato di restituire un rinnovato splendore a ciò che la realtà aveva spogliato di ogni fascino mitico. La leggenda, nata nel VIII secolo, narra di 7 leggendarie città d'oro fondate da altrettanti vescovi nel territorio del New Mexico in seguito alla conquista araba della città spagnola di Merida. Queste mitiche città sono diventate il sogno di  esploratori ed avventurieri e sono state a lungo ricercate dai conquistadores spagnoli. In questo senso è particolarmente rilevante la spedizione guidata da Francisco Vazquez de Coronado nel 1540. Le favoleggiate 7 città di Cibola dalle strade lastricate d'oro si riveleranno alla fine nient'altro che umili villaggi di indigeni, ma la loro leggenda continuerà ad affascinare gli animi romantici.

Tra gli scrittori che hanno preso spunto dalla leggenda possiamo ricordare Lovecraft che, con la storia Il tumulo (The Mound), datata 1929, prendendo le mosse proprio dalla spedizione di Francisco Vazquez de Coronado, immagina l'esistenza di una civiltà sotterranea nascosta ed inaccessibile, un po' come accade con la città trovata da Paperon de Paperoni in questa storia, anche se ovviamente con risvolti ben più inquietanti data la predilezione di Lovecraft per il soprannaturale ed il mistero. Tra gli altri fumettisti che hanno affrontato la leggenda di Cibola possiamo ricordare invece Sergio Toppi che con la storia Il tesoro di Cibola azzarda una sua ipotesi su come la leggenda delle città d'oro si rinnovi nel tempo.

Tornando a questa splendida storia del 1954, Zio Paperone e le sette città di Cibola, occorre sottolinearne l'importanza all'interno della cronologia Disneyana del personaggio di Zio Paperone. Infatti si tratta della prima occasione in cui Zio Paperone parte alla ricerca di tesori nascosti e leggendari in giro per il mondo, tema che diventerà poi ricorrente (nonché uno dei più affascinanti) nelle avventure del personaggio. Come spesso in Barks, la vicenda prende spunto da varie vicende e riferimenti reali, dal mito delle città di Cibola alla leggenda forse metropolitana di una nave arenata nel deserto ad altri spunti reali.

Carl Barks fa nascere la storia proprio dall'esigenza di Zio Paperone di cercare nuovi modi per fare soldi, perché in lui è presente anche il piacere per la sfida e non è sufficiente la semplice ricchezza accumulata senza sforzo. Ogni nichelino guadagnato è un successo. Dato che le sue aziende ottengono nuovi introiti a prescindere dalle sue azioni, lo zione decide di avventurarsi in qualche ambito non ancora toccato dalle sue società e così segue i suoi nipoti, Zio Paperino e Qui, Quo, Qua, diretti alla ricerca di antiche punte di freccia indiane. Sembra infatti che un collezionista sia disposto a pagare 50 cent per ogni punta di freccia.

Nel corso della ricerca, i cinque scoprono dei gioielli che si rivelano appartenere alle leggendarie città d'oro di Cibola, e decidono di intraprendere il pericoloso viaggio alla ricerca del mito. Percorrono così un antico sentiero indiano, pedinati dai bassotti, fino a trovare una nave arenata nel deserto, appartenuta alla flotta di Fernando Cortez e diretta alla ricerca della città d'oro. Grazie alle preziose indicazioni recuperate sulla nave, Zio Paperone e nipoti avranno tutte le informazioni per raggiungere le favoleggiate città d'oro di Cibola.

L'episodio è una di quelle storie in cui Barks fonde mirabilmente avventura e umorismo, aggiungendo un ulteriore tassello alla costruzione del moderno universo dei paperi Disney.

Tra le tante curiosità che accompagnano Zio Paperone e le sette città di Cibola va senz'altro segnalato come questa storia sia stata d'ispirazione anche per George Lucas nella realizzazione della sceneggiatura del film I predatori dell'Arca perduta. La sequenza iniziale del celebre film di Indiana Jones diretto da Steven Spielberg è infatti palesemente ispirata, per ammissione dello stesso Lucas, alla trappola predisposta dagli abitanti della città di Cibola, con un enorme masso smosso da un meccanismo associato ad una preziosa statuetta raffigurante un idolo.

Il fumetto è stato pubblicato per la prima volta in Italia negli Albi d'Oro Mondadori n. 7 del febbraio 1955. Ricordiamo che la storia è stata anche inclusa nel secondo Oscar Mondadori dedicato ai fumetti, ovvero Vita e dollari di Paperon de' Paperoni.

(09/04/2012)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia Zio Paperone e le sette città di Cibola

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Scheda Tecnica

fumetto:
storia:
Zio Paperone e le sette città di Cibola
nome originale:
Uncle Scrooge - The Seven Cities of Cibola
data pubblicazione:
1954
pagine:
28

autore: