Watchmen

Watchmen - Fumetto capolavoro di Moore e Gibbons

[fumetto]

Watchmen


Una pozza di sangue rosso e vivido è lavata via da un marciapiede su cui circolano passanti indifferenti. Nella pozza si intravede una spilla raffigurante uno smiley macchiata di sangue. Un bizzarro individuo porta a spasso un cartello con la scritta "la fine è vicina". Uno zoom all'indietro ci spinge attraverso i vetri infranti di una finestra agli ultimi piani di un grande grattacielo. Due poliziotti in borghese si interrogano su chi abbia avuto la forza necessaria per buttare giù da quell'altezza un individuo forte e massiccio come Edward Blake scagliandolo attraverso la finestra e riducendola in frantumi.

Edward Blake, alias Il Comico scagliato giù da un grattacielo nelle prime tavole di Watchmen
Edward Blake, alias Il Comico scagliato giù da un grattacielo nelle prime tavole di Watchmen

Flashback: un individuo massiccio e possente dall'aria non troppo raccomandabile è pestato selvaggiamente, poi scagliato contro una finestra, cade al ralenti da un'interminabile sequenza di piani sfracellandosi al suolo. Sul bavero della vestaglia ha una spilla a forma di smiley imbrattata del proprio sangue.
E' il folgorante incipit di Watchmen, fumetto capolavoro degli anni '80 di Alan Moore e Dave Gibbons (con gli splendidi colori di John Higgins, che per quest'opera ha magistralmente lavorato sull'utilizzo dei tre colori primari, per rifarsi allo stile della cosiddetta Golden Age), che ci trascina direttamente in un mondo di eroi mascherati e supereroi come non si erano mai visti. Terribilmente umani, feroci, bastardi, possiamo dimenticarci gli invincibili eroi senza macchia e senza paura conosciuti finora.

Il fumetto è ambientato più o meno nell'anno in cui è realizzato, nel 1985. Non si tratta però della nostra realtà ma di una possibile realtà alternativa, parallela. Eventi reali e fittizi sono miscelati abilmente, siamo ancora in un periodo di querra fredda, con tensioni continue fra USA e URSS, la guerra del Vietnam è finità con la vittoria dell'USA grazie all'intervento di una specie di superuomo, il Dr. Manhattan, nelle fila dell'esercito americano. L'invasione dell'Afganitsthan da parte della Russia rischia di far scatenare la terza guerra mondiale.

rorschach
Rorschach

Negli USA, nel 1977 è stato approvato il Keene Act, una legge che mette al bando ogni tipo di vigilantes, escludendo solo quelli espressamente autorizzati dal governo, ovvero quelli più malleabili ed inoffensivi. La maggior parte dei vecchi eroi mascherati ha appeso la maschera al chiodo dedicandosi ad attività quanto mai varie. Alcuni sono tornati alla vita civile, altri si sono messi a lavorare per il governo (apertamente o in incognito), alcuni hanno scritto le proprie memorie, uno dei più geniali, Adrian Veidt, ha messo in piedi un impero finanziaro producendo di tutto e rendendo inconfondibile il proprio marchio. Un unico eroe mascherato ha deciso di non piegarsi, e continua ad agire nell'illegalità con metodi brutali ed implacabili, si tratta di Rorschach, che gira per le strade buie e pericolose con un trench sporco ed una maschera raffigurante delle mutevoli macchie sul viso. Fra tutti questi eroi mascherati esiste un "supereroe" o meglio un individuo con dei superpoteri: il dottor Manhattan. In realtà non è un vero eroe ed ha ben poco interesse per il genere umano che guarda con il distacco con cui un entomologo può guardare delle formiche.
Rorschach si renderà conto di un tentativo di eliminazione degli eroi mascherati e cercherà di capire chi muove le fila di questo tragico gioco. Cercherà quindi di contattare gli ex-colleghi superstiti ed inizierà una sua personale battaglia contro tutto e tutti, rifiutando ogni compromesso.
Il fumetto è un'epopea straordinaria e segue numerose vicende che si intrecciano fra loro trovando completa chiarezza solo nel tragico finale. La vicenda è corale, ricca di continue divagazioni. Alcuni eventi ci vengono narrati più volte, ripresentati sotto il profilo dei diversi protagonisti. Un insieme di simboli e rimandi si sovrappone all'infinito giocando su varianti e similitudini con inimitabile maestria. Gli elementi si incastrano gli uni negli altri con precisione certosina, con un gioco di rimandi, metafore e riferimenti incrociati affscinante ed impeccabile, le stesse frasi si adattano a contesti diversi assumendo significati mutevoli e profondi. Le versioni si sovrappongono e si mischiano confondendo le carte fra buoni e cattivi, e nessun personaggio può essere additato come il motore del fumetto ed il depositario della verità e saggezza.

Il fumetto è costruito con il rispetto di una rigida geometria, le tavole sono molto spesso costituite da 9 vignette e mantengono gli stessi ingombri nei casi in cui alcune vignette sono accorpate. La narrazione procede così con un ritmo variabile, talvolta dilatando i tempi altre volte accorciandoli ma in ogni caso prendendosi tutto il tempo necessario. I disegni di Dave Gibbons sono curati fino alla maniacalità, precisi in ogni dettaglio in ogni inquadratura strabordante di particolari. Un lavoro certosino che contribuisce a rendere quest'opera straordinaria. Il tocco finale lo danno gli appropriati, talvolta sgargianti, più spesso acidi, colori di John Higgins.

Dan Dreiberg, alias Nite Owl
Dan Dreiberg, alias Nite Owl

Il fumetto è strutturato in 12 capitoli scanditi dal countdown di un orologio che ci porta inesorabilmente verso l'imprevedibile finale. Ad aggiungere realismo alla vicenda narrata, vi sono degli articoli posti alla fine di ogni capitolo che approfondiscono alcune vicende del fumetto, riportando stralci del diario di un eroe mascherato o estratti dell'articolo di un giornale o magari la pubblicità dei prodotti di Adrian Veidt. Un altro gioco nel gioco è quello di mostrare il fumetto letto da un ragazzino, un fumetto pulp in stile creepy, godibilissimo in se stesso che assume un maggiore significato se considerato come specchio e metafora degli eventi narrati. Al contempo rappresenta l'occasione per omaggiare un grande artista dei fumetti horror d'altri tempi, Joe Orlando, a cui viene dedicato uno degli articoli posti alla fine di ogni capitolo.
Nella scelta dei personaggi di Watchmen, Alan Moore si è rifatto ad alcuni personaggi di supereroi esistenti ma poco noti. Chiaramente li ha stravolti realizzando delle psicologie complesse ed affascinanti, svelandoci spesso chi è l'uomo dietro la maschera e come lo è diventato. E gli eventi scatenanti, così come i lati oscuri dei personaggii saranno terribilmente e macabramente reali. Rorschach, personaggio impassibile ed imperscrutabile come la maschera che ne copre le fattezze, si muoverà con calma e sangue freddo, senza esprimere emozioni, fra le peggiori insidie, imperturbabile di fronte alle minacce di morte e senza manifestare alcuna emozione nemmeno nelle tante occasioni in cui ucciderà (anche a sangue freddo) i suoi avversari. Lo vedremo però piangere calde lacrime nel finale quando capirà cosa si nasconde dietro i terribili eventi vissuti.

Jon Osterman, alias Dr Manhattan
Jon Osterman, alias Dr Manhattan

Watchmen ha rivoluzionato profondamente il fumetto con la sua apparizione, e lo ha fatto sfruttando un genere che molti ritenevano prettamente adatto ai ragazzi ovvero quello di supereroi. E' vero che c'erano già stati i supereroi con superproblemi di Stan Lee ma gli eroi, o meglio anti-eroi, di Alan Moore sono molto più umani, sono reali. In pratica Moore ha raccontato come sarebbero stati gli eroi mascherati se fossero esistiti realmente, con le loro meschinità, le loro piccolezze, i loro dubbi e problemi. Spesso socialmente disadattati o psicopatici. Gli eroi mascherati invecchiano, muoiono (non solo in grandi imprese), conoscono la malattia, la vecchiaia, la solitudine. Gli approfondimenti psicologici si sposano perfettamente con le esigenze narrative, con gli aspetti avventurosi, con divagazioni colte o poetiche e con citazioni da tanto cinema, fumetto, letteratura. Dopo Watchmen molto è cambiato nel fumetto supereroistico americano, cresciuto e diventato adulto ha iniziato a raffiugurare storie e personaggi sempre più cupi, violenti e reali.

In Italia il fumetto è stato pubblicato originariamente a puntate come inserto staccabile della rivista Corto Maltese (ma sono stati esclusi i contenuti non fumettistici presenti in coda ad ogni capitolo) fra il 1988 ed il 1990. Si è trattato di oltre 12 inserti in quanto talvolta sono state pubblicate solo alcune pagine di un capitolo affiancate ad altre storie. Il fumetto è stato poi raccolto in volume sempre dalla Rizzoli/Milano Libri, reintegrato degli articoli mancanti nella pubblicazione in rivista. E' stato successivamente ristampato varie volte, anche in grandissimo formato, nella versione Absolute della Planeta DeAgostini.

Per lungo tempo si è parlato di un adattamento cinematografico del fumetto che non sembrava destinato a vedere la luce. Fra i vari nomi che si sono avvicendati nel corso del tempo per una ipotesi di regia vi è stato anche quello di Terry Gilliam, geniale e visionario regista di tanti grandissimi film. Infine il progetto ha visto la luce per la regia di Zack Snyder (già regista dell'adattamento cinematografico del fumetto 300 di Frank Miller) nel marzo 2009, ma il film, pur molto fedele al fumetto, non riesce a ricrearne la magia e l'equilibrio, impresa del resto oggettivamente poco realizzabile. Dal punto di vista cinematografico si può sottolineare peraltro come anche il film di animazione 3D della Disney/Pixar Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi abbia più di qualche debito nei confronti del fumetto di Moore e Gibbons.

(28/02/2009)

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