I naufraghi del tempo

In sintesi

I naufraghi del tempo è un autentico classico della fantascienza a fumetti francese, un bande dessinée di culto realizzato da due maestri indiscussi della nona arte, lo sceneggiatore Jean Claude Forest (noto ai più per la fantascienza erotica di Barbarella) ed il disegnatore Paul Gillon (il cui nome è legato principalmente a questa saga). Solo i primi 4 episodi sono sceneggiati da Forest mentre le successive 6 avventure sono realizzate integralmente da Gillon.

Alla fine del XX Secolo un terribile flagello rischia di sterminare il genere umano. Per salvaguardare la razza un uomo ed una donna sono ibernati e inviati in orbita. Christopher Cavallieri, questo il nome dell'uomo, è recuperato nel 2990 dai discendenti dei terrestri, ma il morbo non è ancora sconfitto e sembra essenziale abbandonare il sistema solare. Il suo pensiero è però volto alla ricerca di Valeria, la donna ibernata nello spazio insieme a lui ed ora scomparsa.

Uno dei principali pericoli della Terra del 3000 è costituito dalla pericolosa razza aliena dei Trassi, esseri simili a topi. Ad accompagnarlo nella ricerca di Valeria e nelle sucessive avventure in giro per lo spazio (e il tempo) troviamo la bella Mara, innamorata di lui, ed altri intriganti personaggi del nuovo mondo (il maggiore dalla maschera di ferro Lisdal, l'androide Bebbè, la bestiola telepatica Philis di Antares) immersi in una infinità di razze e pianeti, ritratti con intermezzi non privi di gusto grottesco, satirico o antropologico. Dati gli autori non possono mancare tocchi erotici negli intriganti personaggi femminili.

Il fumetto nasce nel 1964 sulla rivista di breve durata Chouchou e riprende nel 1974 su France-Soir per proseguire dal 1977, su testi del solo Gillon, su Métal Hurlant, con la pubblicazione in totale di 10 episodi. In Italia il fumetto approda nel 1975 sulle pagine di alterlinus ed è poi proposto in varie riviste e volumi.

(20/10/2014)