Boogie "L'oleoso"

Boogie l'oleoso, mercenario violento e razzista protagonista del fumetto umoristico di Fontanarrosa

[fumetto]

Boogie "L'oleoso"


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Boogie l'oleoso è un fumetto creato da Roberto Fontanarrosa negli anni Settanta.
Boogie el aceitoso, come si chiama nella lingua originale, nasce nel 1972 sulle pagine della rivista umoristica argentina Hortensia.

Si tratta di un fumetto comico che ha per protagonista Boogie, un ex mercenario, veterano della sporca guerra del Vietnam, che attualmente vive in America, a New York, facendo il guardaspalle, il killer, il venditore di armi ed occupazioni simili; ancora mercenario quindi ma non in contesti di guerra. In alcuni episodi lo vediamo addirittura al servizio della pubblica amministrazione americana, assoldato dal sindaco di New York, o persino della CIA, per la quale svolge dei piccoli lavoretti non proprio puliti.

Boogie, è un omone grande e grosso, corporatura muscolosa, capelli biondi ondulati, mascella squadrata e perenne sigaretta in bocca; calmo ed impassibile, Boogie veste elegantemente ed ha sempre un aspetto imperturbabile. Sa ottenere ciò che vuole, spesso senza bisogno di fare un esplicito ricorso alle minacce o alla violenza.
E' l'unico personaggio fisso del fumetto, non ci sono comprimari o altri personaggi che ritornano nel corso della serie.
L'aspetto di Boogie cambia col tempo; più magro e slanciato nei primi anni di vita (ispirato in qualche modo all'ispettore Callaghan) diventa via via più corpulento e un po' sovrappeso col passare del tempo.

Le sue avventure sono strutturate per singole tavole che, nonostante la brevità, sono contrassegnate da un titolo.
Nelle tavole Fontanarrosa dà molto spazio ai dialoghi con le vicende che spesso sono solo narrate dai protagonisti, seduti al tavolo di qualche bar a parlare davanti ad un bicchiere di qualcosa di forte, ma non mancano episodi in cui il nostro 'eroe' mette da parte le parole e passa all'azione.

Fontanarrosa guida il lettore lungo i percorsi apparentemente logici e lineari che si dipanano nell'arco della tavola lasciando al colpo di scena finale il compito di stravolgere tutto, ribaltando il senso del discorso o portandolo all'estremo, riuscendo così a far scattare l'effetto comico ma riuscendo allo stesso tempo a far riflettere sui temi trattati.
E non è cosa da poco visto che Boogie l'oleoso parla di guerra, traffico d'armi, razzismo, malaffare (nella politica e nella vita), violenza domestica, violenza sulle donne e soprusi e abusi di ogni genere.
Boogie è infatti un personaggio negativo a tutto tondo: violento, razzista, sessista, misogino, sadico, assolutamente insensibile e sordo al grido di dolore di qualsiasi minoranza; Boogie si schiera sempre dalla parte del più forte (la sua filosofia: se questa città è una giungla, basta mettersi dalla parte dei leoni). 
Il protagonista è lo specchio di una società violenta nella quale sembra funzionare solo la legge del più forte. La metafora usata da Fontanarrosa non potrebbe essere più limpida e il ribaltamento di prospettiva che spesso riservano i finali a sorpresa è in grado di evidenziare le contraddizioni di una società che non funziona come dovrebbe.

Nonostante i temi trattati siano così delicati e nonostante il ricorso massiccio alla violenza, il fumetto di Fontanarrosa è comico/umoristico ma, per poter far ridere utilizzando temi di questa portata, l'autore calca la mano sull'humor nero, concedendosi tutto all'insegna del politicamente scorretto. 
La violenza è stemperata dallo stile dell'autore, dal tratto leggero e dai personaggi divertenti e caricaturali.

Fontanarrosa si diverte a giocare con i cliché sui veterani di guerra. Boogie non sembra portarsi dietro alcun trauma dei suoi trascorsi di mercenario, che ricorda spensieratamente e che forse gli hanno lasciato soltanto un po' di grilletto facile.

Pur non riportando evidenti traumi l'istinto di autodifesa potrebbe portarlo a far saltare in aria un ragazzino vietnamita che gioca con una palla credendolo un vietcong con una bomba a mano. O a distruggere un videgioco giapponese da sala giochi incentrato sulla guerra. Ma se doveste vederlo alla finestra che parla dell'orrore col quale si è svegliato di soprassalto, non pensiate che siano i ricordi del Vietnam a fargli paura, è più facile che sia la sua compagna di letto ubriaca e senza trucco.

In patria Boogie ha continuato ad essere pubblicato fino al 1995 mentre in Italia ha trovato spazio nei primi anni Ottanta all'interno della rivista L'Eternauta che per lungo tempo, a partire dal terzo numero della rivista, gli ha riservato la terza pagina di copertina. Sul finire degli anni Ottanta il personaggio ha trovato spazio sulle pagine della rivista Totem Comic col titolo Boogie il mercenario. Esiste anche un volume a lui dedicato dall'editore Glenat pubblicato nel 1989 per la collana Humor Satira dal titolo Boogie "l'oleoso".

Nella sezione BIBLIOGRAFIA potete vedere i titoli degli episodi del fumetto presenti su Slumberland.

Nel 2009 dal fumetto è stato tratto un film d'animazione argentino, Boogie, el aceitoso, diretto da Gustavo Cova.

(06/04/2012)

Gli albi di Boogie "L'oleoso"
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Scheda Tecnica

fumetto:
Boogie "L'oleoso"
nome originale:
Boogie el aceitoso