José Muñoz

José Muñoz - Maestro del bianco e nero da Alack Sinner a Panna Maria

[autore]

José Muñoz


José Muñoz nasce a Buenos Aires in Argentina nel 1942.

Frequenta la Escuela Panamericana de Arte di Buenos Aires con maestri del calibro di Alberto Breccia e Hugo Pratt. Dimostra grande talento ed ha così l'opportunità di disegnare alcune storie sceneggiate dal maestro argentino Hector G. Oesterheld, diventando poi assistente del grande Francisco Solano López.

Alack Sinner
Alack Sinner

Nel 1963 approda con successo ad un genere che sicuramente gli è congeniale, il poliziesco, disegnando la serie a fumetti "Precinto 56" per il settimanale Misterix dell'Editorial Abril. In Italia queste storie sono apparse sulla rivista Sgt. Kirk.

Munoz abbandona presto l'Argentina, che a breve avrebbe conosciuto la sanguinaria dittatura militare che dal 1976 al 1983 ha prostrato il Paese ed ha fatto "sparire" decine di migliaia di persone (fra cui lo stesso Oesterheld). Si allontana dall'Argentina un po' per la curiosità di vedere il mondo, un po' perché nel suo paese non c'era lo spazio per sperimentare e lavorare su progetti che lo interessassero. Si trasferisce a Londra e successivamente in Spagna. Nel 1974, in Spagna, conosce Carlos Sampayo, anche lui nato a Buenos Aires, nel 1943, ed esule argentino per scelta. Si incontrano grazie all'interessamento del comune amico Oscar Zarate, disegnatore argentino (suoi i disegni di uno dei meno noti capolavori di Alan Moore, A small killing - Un piccolo delitto).

Entrambi amano gli scrittori noir ed il primo frutto della loro duratura collaborazione non può altro che essere un poliziesco noir, per quanto atipico. Nasce nel 1975 è si chiama Alack Sinner. I due studiano insieme il personaggio e le ambientazioni, del resto spesso collaborano ai soggetti delle proprie storie, separando i ruoli in fase di sceneggiatura e disegno. Il nuovo personaggio è presentato a diversi editori, alcuni non interessati (la rivista Il Mago lo rifiuta perché ospita già il poliziesco Dick Tracy), altri interessati ma che desiderano la cessione dei diritti, cosa che Munoz e Sampayo non vogliono concedere.

Milano Libri, con l'intermediazione del distributore Quipos, comprende le potenzialità del fumetto e decide di pubblicarlo. La prima avventura di Alack Sinner, intitolata Il caso Webster, appare su alterlinus del gennaio 1975. La storia è interessante e ben costruita, dimostra delle potenzialità che il fumetto non tarderà a manifestare, con una originalità ed una qualità sempre maggiori.

Sophie
Sophie

Dal gennaio 1975 in poi la coppia Munoz - Sampayo sarà presente spesso sulle pagine della rivista alterlinus con le avventure di Alack Sinner. E seguendo il percorso delle storie si nota l'evoluzione del personaggio ed anche quella dei due autori. La seconda avventura è Il Caso Fillmore, storia che già manifesta svariati passi avanti rispetto alla storia d'esordio ed un maggiore affiatamento fra i due autori. La terza storia, più lunga, Viet Blues, pubblicata a partire dal marzo 1975, è quella che inizia a fare prepotentemente breccia nel cuore dei lettori.

Dal giugno 1975 è pubblicata la storia La vita non è un fumetto, baby... in cui Munoz e Sampayo diventano personaggi del loro fumetto ed incontrano personalmente Alack Sinner. Nel gennaio 1976, con la storia Scintille, appare il personaggio fondamentale di Sophie, che tornerà spesso nelle avventure di Alack Sinner.

Nel bar - Quelli che
Nel bar - Quelli che

Dal settembre 1977 Sophie inizierà a vivere delle avventure in proprio, sempre su alterlinus, avventure che miscelano grottesco e fantastico con una notevole carica sociale, ambientate anche nella natìa Sudamerica.

Dall'ottobre 1978, la rivista alterlinus ha cambiato nome ed è diventata alteralter, nasce un nuovo fumetto, Nel bar. Racconta in storie autoconclusive senza personaggi fissi le vicende di una varia umanità, delle persone che si incontrano nel Bar di Joe. Storie di sfruttati e sfruttatori, di vincitori e perdenti, di gente onesta e criminali. Storie che ci sfiorano ogni giorno nella gente che ci passa accanto.

Sudor Sudaca
Sudor Sudaca

Lo stile di Munoz col passare del tempo si fa sempre più personale ed originale. I neri diventano sempre più corposi ed abbondanti circondando, coinvolgendo, inghiottendo cose e persone. Il personalissimo contrasto netto fra bianchi e neri rinuncia sempre più a tratteggi e segni lievi dando piena predominanza a vigorose macchie che rendono perfettamente ambienti, atmosfere, situazioni, sentimenti.

Il personaggio di Alack Sinner chiaramente non viene abbandonato e la coppia di autori torna periodicamente a sviluppare sue avventure o ad inserirlo come "ospite d'eccezione" in altri fumetti. Il personaggio cambia notevolmente le sue caratteristiche nel corso del tempo, sia grafiche che umane e le sue storie diventano sempre più personali, il suo ruolo sempre più incidentale.

Norteamericano(s)
Norteamericano(s)

Tornano altre storie di Alack Sinner, alcune particolarmente lunghe e di ampio respiro come Trovare e Ritrovare o Nicaragua.

Sempre in coppia con Sampayo realizza altre opere, alcune storie brevi e la serie di storie Sudor Sudaca (ovvero Sudore Meticcio) pubblicate sulla rivista Frigidaire a partire dal 1981, che raccontano il difficile tema della convivenza e della tolleranza razziale. Talvolta in queste storie Munoz utilizza uno stile più sporco ed indefinito.

Alteralter chiuderà i battenti ma il rapporto di Munoz e Sampayo con Rizzoli - Milano Libri non si incrina. E le loro opere continuano ad essere pubblicate spostandosi sulla rivista Corto Maltese. Qui appaiono storie personali come Giochi di Luce (1987) o il fondamentale Billie Holiday (1990).

Panna Maria
Panna Maria

Non manca il loro personaggio principale Alack Sinner, con storie come Norteamericano(s) (febbraio 1989), in cui Munoz si cimenta insolitamente col colore (tecnica che l'autore riserva per lo più a copertine o illustrazioni) o il poetico Fine di un viaggio, in cui Alack Sinner incontra Sophie dopo numerosi anni di lontananza (giugno 1992).

Munoz ha disegnato opere anche per altri autori, molto importanti e riuscite sono Il morso del serpente (1997) e Panna Maria (1999) realizzate con la consueta straordinaria abilità da Munoz per i testi di Jerome Charyn. In Italia sono state pubblicate in volume dalla Hazard Edizioni.

Il morso del serpente
Il morso del serpente

Incredibile ma vero, José Munoz ha illustrato anche un'avventura di Batman, per la serie Black and White che ha ospitato alcuni dei più grandi disegnatori mondiali, La tromba del diavolo, su testi di Archie Goodwin. La storia si snoda lungo le note del jazz, musica che ha spesso accompagnato le opere di Munoz.

Nel 2005 è stata pubblicata la storia Storie private, inedita in Italia benché realizzata nel 2000 (probabilmente a causa del declino delle riviste di fumetti nel nostro paese) grazie alla bella iniziativa de I classici del fumetto d Repubblica, nel numero 56 della collana dedicato proprio ad Alack Sinner e pubblicato nel marzo 2005.

(27/05/2009)

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Scheda Tecnica

autore:
José Muñoz
data di nascita:
10/07/1942