[storia]
Gli insetticidi
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Breve storia dagli echi kafkiani scritta da Al Hewetson e disegnata da Richard Corben, Gli insetticidi ha una struttura tipica delle 'favolette morali' di natura horror cui riviste come Creepy ci hanno da sempre abituato. Ed è proprio per una di queste riviste, Eerie, che gli autori l'hanno realizzata nel 1971.
La legge del contrappasso segna il corso della storia e l'orribile fine verso la quale si avvia a grandi passi il protagonista de Gli insetticidi è tanto atroce quanto meritata.
Si tratta di uno spregiudicato industriale privo di qualsivoglia scrupolo, il cui unico scopo è quello di arricchirsi con la vendita dei suoi prodotti, anche quando sia ben consapevole della tossicità degli stessi. Ma lui sa, da uomo d'affari e da uomo di mondo, che per riuscire a commercializzare un qualsivoglia prodotto è sufficiente saper ungere gli ingranaggi giusti.
Tutto sembra andare per il meglio, il prodotto è un successo almeno fino a quando non si verificano i primi decessi legati all'utilizzo degli insetticidi.
Anche l'insensibilità dell'uomo inizia a mostrare qualche crepa; l'uomo è ossessionato da voci che lo perseguitano e, in cerca di riparo, si rinchiuderà in una stanza piena degli infernali marchingegni che produce.
A questo punto la storia vira verso il fantastico ed il nostro uomo, come un novello Gregor Samsa, si risveglierà tramutato in uno scarafaggio e, potete giurarci, la sua vita non sarà più la stessa.
Gli insetticidi è stata pubblicata in Italia per la prima volta sullo splendido volume Mondadori Il piacere della paura nel 1973, una raccolta di storie horror realizzate da alcuni tra i più grandi autori del fumetto mondiale ed in seguito riproposto, insieme ad altri racconti brevi di Corben, sul volume Sudori freddi della Collana Nera Metal Hurlant.
(18/10/2009)
