[storia]
Miele I
Una troupe televisiva cerca di stabilire se il comune senso del pudore sia radicato nell'animo umano o se sia imposto da leggi e religioni.
Decide di porre in atto una Candid Camera in cui giovani signore vengono avvicinate e viene loro offerta una grossa somma di denaro per spogliarsi in pubblico.
L'emittente televisiva che ha commissionato la candid camera è disposta a finanziare il tutto a condizione che la candid camera vada a buon fine e cioè a patto che almeno una delle ragazze intercettate per strada si spogli in pubblico, nel bel mezzo della strada.
Dopo vari approcci falliti, quando ormai tutto sembra perduto, Miele (in realtà una componente della troupe) si 'sacrifica' fingendo di incrociare per caso l'uomo delle offerte e sfilandosi le mutandine in pubblico.
Una piccola storiellina, quindi, che riprende uno dei temi prediletti del maestro dell'erotismo italiano Milo Manara, situazioni piccanti che si svolgono in ambienti pubblici sotto gli occhi di ignari osservatori.
Disegni al solito molto curati per una storia che non ha molto da dire.
E' la prima che prende il nome da Miele, una delle donnine più famose di Manara, personaggio apparso la prima volta su Il profumo dell'invisibile.
(01/12/2008)
