Dylan Dog

Dylan Dog, fumetto cult ed horror d'autore

[fumetto]

Dylan Dog


Il fumetto di Dylan Dog necessita di poche presentazioni avendo ormai acquisito fama di fumetto di culto. Nato nel 1986 dal talento di Tiziano Sclavi ed ideato graficamente da Claudio Villa, copertinista disegnatore dei primi 41 numeri della serie (ed anche delle ristampe degli episodi fuori collana negli albi Superbook).

Dylan Dog - Londra devastata nell'albo Morgana
Londra invasa dagli zombi da "Morgana"
(Dylan Dog n. 25)

Il punto di forza del fumetto è stato di dare vita ad un fortunato incontro tra fumetto d'autore (ricordiamo che Sclavi in quegli anni dirigeva la rivista Pilot) e fumetto popolare. Popolare è senz'altro il genere, quell'horror che ha portato innumerevoli capolavori in tutti i campi (dalla letteratura al cinema) e che troppo spesso è sottovalutato e sminuito da "critici" dal palato raffinato. Ambientato nella Londra contemporanea, il fumetto ha come protagonista il personaggio di Dylan Dog, giovane "investigatore dell'incubo", età approssimativa 35 anni, fisicamente simile a Rupert Everett. La spalla del nostro eroe è il suo assistente Groucho (omonimo dell'attore americano Groucho Marx, simile a lui in tutto, dall'aspetto fisico all'abitudine di sparare battute a raffica, non necessariamente divertenti). In realtà l'idea originaria di Sclavi prevedeva un fumetto più serio, horror cupo dalle ambientazioni noir e senza spalla comica, saranno le discussioni con l'editore Bonelli a portare all'attuale personaggio. Dylan Dog ha una discreta diffusione anche presso il pubblico femminile, rappresentando anche in questo una rottura con i precedenti fumetti pubblicati dalla Sergio Bonelli e poco letti dalle donne.

Ci sono numerosi personaggi di contorno che hanno assunto notevole rilievo all'interno delle storie presentandosi più o meno spesso nelle storie di Dylan Dog. Fra questi spicca l'ispettore Bloch di Scotland Yard, grande amico ed ex-capo di Dylan Dog. Vogliamo anche ricordare Lord H.G. Wells Pari d'Inghilterra, multimiliardario nonché geniale scienziato, Xabaras temibile nemico (e sedicente padre) di Dylan Dog, la signora Trelkovski, arzilla vecchietta medium... Vi sono alcuni personaggi destinati ad apparire in pochi albi od in un solo albo e ad acquisire imperitura fama (Johnny Freak o Bree Daniels per esempio). Altri personaggi sono destinati a morire o a cambiare le proprie idee (passando magari dalla parte dei criminali) a distanza di decine o centinaia di albi. I personaggi di contorno sono un'altro punto di forza del fumetto, in quanto spesso disegnati con grande attenzione per le sfumature psicologiche.

dylan dog inferni
Un burocratico inferno da "Inferni", Dylan Dog n. 46

Tornando all'atmosfera del fumetto, fin dalla prima storia quello che ha potuto colpire i lettori è stata la cura maniacale con cui il fumetto è realizzato, tanto nei testi quanto nei disegni. Il fumetto cerca di diventare più adulto e di affrontare temi importanti senza diventare noioso e continuando a divertire ed appassionare. Nel corso degli anno vengono toccati temi poco frequentati dai fumetti dedicati ad un pubblico giovanile (alcolismo, prostituzione, aids, razzismo, xenofobia, vivisezione, etc). I "cattivi" che Dylan Dog incontra nelle sue avventura sono sia personaggi di fantasia (mostri, streghe, zombi) che più realistici serial killer. Ma le soluzioni non sono banali ed i personaggi topici del genere horror sono reinventati per garantire una maggiore modernità e verosimiglianza delle storie (le streghe e l'inquisizione diventano un pretesto per parlare di censura, i vampiri ed i freaks permettono di parlare di emarginazione e solitudine).
Non mancano angeli e diavoli, inferni (mai tanto numerosi e vari) e paradisi. Spesso è presente nel fumetto anche la morte, con la falce ed il mantello nero.

Altra caratteristica peculiare di Dylan Dog è la quantità enorme di citazioni esistenti in ogni albo, citazioni da film, libri, fumetti, canzoni, quadri, illustrazioni e da quant'altro è citabile. Le citazioni sono ovunque, nei disegni, nei personaggi, nel testo, nei titoli dei libri che fanno capolino dalle vignette, nei quadri appesi alle pareti, nei nomi dei personaggi, nelle inquadrature, nei titoli degli albi, a volte palesi e strabordanti, a volte piccoli indizi percettibili solo a pochi attenti lettori. Diventa un gioco cercare di individuare ogni piccolo riferimento, gioco spesso alimentato dagli stessi autori del fumetto. Chiaramente non si tratta solo di citazioni inerenti l'horror/thriller ma di citazioni che abbracciano vastissimi generi e media. Sono stati pubblicati diversi libri aventi l'unico scopo/gioco di catalogare le innumerevoli citazioni del fumetto.

dylan dog vicoloIl fumetto è riuscito a mantenere per lunghi anni uno spessore qualitativo delle storie veramente incredibile per un fumetto seriale. Nei primi anni l'onere delle sceneggiature è stato quasi esclusivamente di Tiziano Sclavi. Col tempo gli sceneggiatori sono diventati una schiera numerosa e Tiziano sclavi si concede oggi solo sporadiche apparizioni sulle pagine del suo personaggio.
Anche dal punto di vista del disegno Dylan Dog ha vantato sin dal principio la presenza di alcuni grandi artisti e numerosi giovani e talentuosi esordienti entrati ormai fra i grandi del fumetto. In questo senso dispiace un po' che questi artisti restino legati indissolubilmente alla casa editrice riuscendo solo raramente a realizzare degli albi fuori collana in cui utilizzare una maggiore libertà espressiva (bisogna riconoscere che alcuni, anche nell'ambito della serializzazione, riescono ad innovarsi, sperimentare e cambiare stile). Citiamo alcuni di questi artisti che hanno lavorato e lavorano per Dylan Dog a titolo esemplificativo: Giampiero Casertano, Nicola Mari, Pietro Dall'Agnol, Corrado Roi, Franco Saudelli, Angelo Stano, Ferdinando Tacconi. Non dimentichiamo poi alcuni ospiti d'onore che hanno realizzato solo un albo: Attilio Micheluzzi (disegnatore del secondo Speciale "Gli Orrori di Altroquando" e già disegnatore per Sclavi del fumetto Roy Mann) e Domingo Mandrafina (disegnatore dell'Almanacco della Paura 2003).
Citiamo anche alcuni fra gli sceneggiatori che hanno contribuito a creare le più belle storie di Dylan Dog insieme a Sclavi: Claudio Chiaverotti, Mauro Marcheselli (di solito solo soggettista), Giuseppe Ferrandino (solo 3 storie ma molto belle), Luigi Mignacco, Michele Medda (pre e post Nathan Never). Ricordiamo inoltre Carlo Ambrosini, autore di poche grandi sceneggiature per Dylan Dog (ma di numerosi albi come ottimo disegnatore) che poi darà vita al personaggio di Napoleone (sempre per la Bonelli). Fra gli sceneggiatori attualmente presenti nello staff di Dylan Dog uno dei più validi, a nostro parere, è Paola Barbato che riesce ancora a trovare delle situazioni originali in cui far muovere il personaggio e tratta le storie con grande sensibilità.
In alcuni casi Dylan Dog ha incontrato altri personaggi dell'universo bonelliano: Martin Mystere ed incredibilmente (data la differente datazione delle due serie a fumetti) Ken Parker.

Alcuni albi distribuiscono tasselli sulla storia passata e futura di Dylan Dog, dai misteri sulle sue origini ai suoi trascorsi come agente di Scotland Yard, al primo incontro con Groucho. Fra questi albi storici vi segnaliamo i numeri 43 ("Storia di nessuno", autentico capolavoro), 74 ("Il lungo addio", l'albo più romantico di Dylan Dog in cui groucho non dice neanche una freddura), 100 ("La storia di Dylan Dog"), 121 ("Finché morte non vi separi").

Dylan Dog ha rappresentato un momento difficilmente ripetibile nella storia del fumetto italiano diventando un autentico fenomeno di costume, raggiungendo una popolarità inaspettata e portando una ventata d'aria nuova nel panorama fumettistico italiano. Lo straordinario successo riscontrato ha dato origine ad una immediata ristampa cronologica del fumetto a causa dei primi numeri esauriti; successivamente le ristampe sono diventate tre, numerosi sono gli appuntamenti esterni rispetto all'albo mensile (lo Speciale, l'Albo gigante, il Maxi, l'Almanacco, etc.) senza contare le occasionali pubblicazioni fuori collana in cui Dylan è ospite di altre riviste, i numeri unici e le ristampe in grande formato in vendita in libreria. Adesso che Dylan ha compiuto 20 anni esce in edicola una nuova ristampa delle prime storie, ancora richiestissime, in grande formato.

Dylan Dog col suo storico maggiolino in un'immagine di Corrado Roi

 

 

(01/12/2008)

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