Joe Galaxy

Joe Galaxy, fantascienza folle e 'adulta' di Massimo Mattioli

[fumetto]

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A chi se non ha Massimo Mattioli poteva venire in mente di creare una saga fantascientifica debitrice di atmosfere anni '50 con protagonista un pennuto che più tosto non si può, una specie di cornacchia dall'evocativo nome di Joe Galaxy, ricca di contaminazioni pop/porno/trash e chi più ne ha più ne metta.

Il fumetto nasce sulle pagine di Cannibale (nel 1978) e si afferma sulla rivista di culto Frigidaire, dove compare sin dal primo numero. La prima avventura pubblicata su Frigidaire è una delle più lunghe e complesse ed è anch'essa diventata ormai di culto: Joe Galaxy e le perfide lucertole di Callisto IV.
Il mondo assurdo e ipercitazionista di Joe Galaxy è già perfettamente delineato. E se il riferimento palese è la fantascienza anni '50, fatta di improbabili mostri alieni dalle fattezze più variegate, non possono sfuggire altri riferimenti ugualmente importanti, dagli imperturbabili investigatori privati figli del Marlowe di Chandler al Deckard di Blade Runner. 
Ma non è solo in questo che la cornacchia spaziale creata da Mattioli si distanzia dai modelli degli anni '50; infatti negli episodi di Joe Galaxy è facile trovare sesso (nei primi episodi decisamente spinto, a tratti porno) e violenza a piene mani.
Ma tutto è filtrato dal segno di Mattioli, un segno leggero, allegro e coloratissimo che sembra ricalcare quello dei disegni per bambini (lo stile non si differenzia poi tanto da quello utilizzato per Pinky, fumetto dello stesso autore dedicato ai ragazzi) mentre colori, contrasti e forme strizzano l'occhio alla pittura pop.

Ma l'elemento che più di ogni altro permea le avventure del pennuto è senz'altro il gusto per l'assudo e per il nonsense; la stessa follia che ha da sempre caratterizzato le opere di Mattioli e che in questo caso può sbizzarrirsi più che mai grazie alle possibilità offerte da trame fantascientifiche, universi assurdi, viaggi nell'iperspazio (dove 'l'astronave percorre spazi enormi in un nientesimo di tempo') e nell'ipospazio (dove al contrario 'percorre in tempi enormi un nientesimo di spazio') e grazie anche alla libertà offerta da un fumetto destinato ad un pubblico adulto, privo delle restrizioni dei fumetti per ragazzi.
Tra le tante citazioni: Blade Runner (il monologo finale di Rutger Hauer e il titolo del libro parafrasato nell'episodio Do canaries dream of electric sheep?), il protagonista che parla al computer di bordo dell'asrtonave come in 2001 odissea nello spazio, il Bates Motel di Psyco e la scena della doccia nell'episodio Olo, e perfino il remake di un cartone animato della Warner Bros (quello di Bugs Bunny alle prese con un toro in un'arena) nell'episodio Ooooollè!, in un altro episodio (The Joe Galaxy Special Show) il protagonista si improvvisa one man show ed invece di narrare una delle sue solite avventure si intrattiene in un lungo monologo con i suoi lettori.

Il protagonista della serie è quindi Joe Galaxy, una cornacchia tutta d'un pezzo, disposta a fare qualsiasi sporco lavoro se adeguatamente retribuito. In giro per la galassia con la sua navicella spaziale attende solo l'occasione giusta per fiondarsi in una nuova avventura.
Quando avrete voglia di ascoltare il resoconto di qualcuna delle sue entusiasmanti avventure non vi resterà che cercarlo in una delle tante infime bettole sparse in giro per l'universo, intento a raccontare due balle a qualche sconosciuto davanti al bancone di un bar, stringendo tra le mani una bottiglia di succoinferno oppure nel retro dello stesso bar a cercare di 'farsi' l'avvenente cameriera di turno.

Le storie di Joe Galaxy sono state pubblicate su alcune delle più importanti riviste italiane di fumetto a partire da Cannibale (fine anni settanta) e Frigidaire (primi anni ottanta). Dopo una fugace apparizione sul primo numero di Frizzer nel 1985 il personaggio è ricomparso nel 1988 su Comic Art. Per questa rivista sono state realizzate una dozzina di avventure (in parte raccolte sul volume Joe Galaxy della collana Grandi Eroi) fino al 1990.
Il fumetto vanta inoltre pubblicazioni sparse qua e là su altre riviste a fumetti (ad esempio sui supplementi di Lupo Alberto).

Di seguito un elenco, non esaustivo, delle storie di Joe Galaxy con evidenziato, tra parentesi, la rivista ed il periodo di pubblicazione:

- Joe Galaxy e le perfide lucertole di Callisto IV (Frigidaire n. 1-8/9 - novembre 1980-luglio/agosto 1981)
- Gelatine da guerra (Frigidaire n. 12 - novembre 1981)
- A night in Elektro (Frigidaire n. 37 - dicembre 1983)
- Indiana Jones is back! (composto da quattro episodi: Credits - Under the suns - The combriccola - Vegans) (Frizzer n. 1  - marzo 1985)
- An idea is only an idea (Comic Art n. 41 - febbraio 1988)
- The bored Mummy (Comic Art n. 44 - maggio 1988)
- Relaxing in Trazulla (Comic Art n. 45 - giugno 1988)
- The atomic marker (Comic Art n. 47 - settembre 1988)
- Olo (Comic Art n. 49 - novembre 1988)
- The Joe Galaxy Special Show (Comic Art n. 50 - dicembre 1988)
- Do canaries dream of electric sheep? (Comic Art n.53 - marzo 1989)
- P.A. Problema altrui (Comic Art n. 54 - aprile 1989)
- Ooooollè! (a.k.a. Kill the beastand be the best) (Comic Art n. 57 -luglio 1989)
- Baba Looma (Comic Art n. 60 - ottobre 1989)
- My feet (Comic Art n. 61 - novembre 1989)
- Vamos (Comic Art n. 66 - aprile 1990)
- Dreams that honey can buy (Lupo Alberto - Almanacco delle mie brame - 1992)

Non sono molti i volumi dedicati a Joe Galaxy. A parte lo storico Joe Galaxy e le perfide lucertole di Callisto IV delle edizioni Primo Carnera è stato pubblicato un volume Joe Galaxy nella collana Grandi Eroi di Comic Art che riproponeva le prime dieci delle dodici storie pubblicate sulla rivista.
L'episodio Joe Galaxy e le perfide lucertole di Callisto IV è stato riproposto nel 2009 sul volume Frigidaire e dintorni. Quei cattivi ragazzi, 11mo albo della collana 100 anni di fumetto italiano.

(10/12/2009)

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