Marco Nizzoli

Marco Nizzoli e i suoi fumetti da Alan Ford all'esperienza francese

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Marco Nizzoli


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Marco Nizzoli è nato a Reggio Emilia nel 1968.
Si è diplomato all'Istituto Europeo di Design di Milano ed ha da subito iniziato a disegnare fumetti.
Il suo stile è influenzato dai suoi autori preferiti; tra questi ci sono Magnus (evidente più nelle sue prime opere) e Moebius (la cui influenza si noterà di più in seguito, a carriera già avviata).

Inizia la sua attività di disegnatore alla scuderia di Alan Ford nel maggio 1987, con il numero 215 ("Un mancino sinistro"); in un primo momento il suo tratto non può che essere influenzato dal grande Magnus, disegnatore che Nizzoli ammira tantissimo. Dopo una prima fase di sostanziale continuità con lo stile del fumetto, Nizzoli si allontana alla ricerca di nuove espressività pur riuscendo a rimanere fedele all'atmosfera del fumetto. Disegna in tutto nove numeri per Alan Ford, l'ultimo il n. 237 ("La stirpe dei Mangia") del marzo 1989.
Le capacità del giovane artista non sfuggono a Max Bunker che ritiene il promettente autore adatto a disegnare la nuova serie che ha in mente e decide di affidargli la realizzazione grafica di Angel Dark (il cui protagonista, Angel Dark, è ricalcato sulle fattezze dello stesso Nizzoli, facendo del giovane Angel quasi un suo alter ego a fumetti). Questo avviene nel 1990; Nizzoli deve staccarsi dallo stile caricaturale di Alan Ford e cercare uno stile più realistico; questo distacco avviene gradualmente nel corso della serie e se nei primi numeri si vede un autore un po' impacciato, verso la fine dell'avventura editoriale, durata poco meno di un anno, Nizzoli è già in grado di sfoggiare uno stile originale e accattivante che ne fa apprezzare appieno le ottime capacità di disegnatore.
Nello stesso periodo, sempre su testi di Max Bunker, Nizzoli realizza delle storie brevi (Il mostro, Population Checker, Il regalino, Nemesi) pubblicate sulla rivista Bhang edita da MbP. Le stesse storie sono state riproposte insieme a fumetti brevi di altri autori negli spin-off I racconti strani di Max Bunker.
Nel 1991, finita l'avventura di Angel Dark a causa di un riscontro di pubblico non soddisfacente, Marco Nizzoli realizza per la casa editrice Phoenix l'interessante Fondazione Babele (testi di Massimo Semerano) su di un gruppo di artisti che cerca di scuotere e provocare una società che non sembra avere più stimoli e Symbaby su testi di Giorgio Lavagna. In questi titoli si vede benissimo la profonda influenza che ha avuto sull'autore Moebius.
Nizzoli cercherà di staccarsi in parte dallo stile moebiusiano approdando ad una sintesi più personale già dal successivo Raymond Capp, fumetto di fantascienza realizzato sempre con Federico A. Amico ('a me è servito anche per tagliare il cordone ombelicale che ancora mi teneva troppo legato a Moebius' dirà in un'intervista Nizzoli).
La sua rapida evoluzione non sfugge all'ANAFI che nel 1991 gli assegna il premio Rino Albertarelli come 'promessa del fumetto italiano'.
Successivamente, dal 1995, Nizzoli collabora al fumetto E.S.P. ideato e curato da Michelangelo La Neve. Il fumetto è caratterizzato da atmosfere magiche ed ambientazioni onirico-surreali calate nella realtà di ogni giorno e Nizzoli si trova perfettamente a suo agio nel ricreare un mondo affascinante, misterioso ed allo stesso tempo così vicino.
Nello stesso periodo si avventura nel genere per adulti realizzando alcune storie libere per la rivista di fumetto erotico Selen (edizioni 3ntini): Il vizioso mondo di Keto, Il distinto Fleev  (realizzato con Federico A. Amico) e storie brevi senza un protagonista fisso raccolte di recente nel volume La bella estate pubblicato da Alta Fedeltà. Si tratta di storie dove l'erotismo è trattato in modo allegro e solare, tranne in Fleev dove tutto è più cupo e perverso.

Marco Nizzoli ha al suo attivo anche una collaborazione con il più grande editore italiano, Sergio Bonelli Editore; ha infatti realizzato, a partire dal 1999, cinque storie per Napoleone, il personaggio creato da Carlo Ambrosini. Già in precedenza l'autore aveva presentato delle tavole di prova alla Bonelli, in quel caso per il personaggio Dylan Dog, ma la cosa non era andata a buon fine e Nizzoli ha continuato la sua personalissima strada.

Anche l'esperienza con Napoleone si è conclusa e ora Nizzoli lavora prevalentemente per il mercato francese. Ha realizzato per Les Humanoides Associés le serie Le Jour des Magiciens con Michelangelo La Neve e Les Enfants du Crepuscùle con Massimo Semerano.

Nell'agosto 2010 Nizzoli esordisce anche come disegnatore del fumetto Dylan Dog con l'episodio breve a colori L'uomo che non c'è, per i testi di Giovanni Gualdoni, apparso sull'albo Dylan Dog Color Fest n. 5. Successivamente entra a far parte dello staff del fumetto collaborando con la serie regolare del personaggio a cui presta il suo splendido bianco e nero. L'esordio nella serie regolare avviene con l'albo n. 308 del maggio 2012 intitolato La dea madre, per i testi di De Nardo, che non manca di sfruttare il lato più sexy del tratto di Nizzoli, a cui segue nel marzo 2014 l'albo 330 intitolato La magnifica creatura, per i testi di Marzano.

Tra le cose non direttamente inerenti il campo dei fumetti possiamo ricordare la realizzazione di alcune illustrazioni per un gioco di ruolo di Nathan Never.

(01/12/2008)

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