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Gipi, maestro indiscusso del nuovo fumetto d'autore italiano

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Gipi (all'anagrafe Gian Alfonso Pacinotti) è uno dei principali esponenti del nuovo fumetto d'autore italiano, uno dei più interessanti ed originali narratori per immagini italiani, la cui fama ha ormai meritoriamente varcato i confini nazionali.

Gipi nasce a Pisa nel 1963.
Il suo talento per il disegno è originariamente impiegato nell'attività di illustratore per pubblicità e riviste. La sua attività nel campo del fumetto comincia nel 1994 con il settimanale satirico Cuore sul quale pubblica disegni e vignette. Nel corso del tempo collabora con altre riviste di fumetti e di satira come Boxer (supplemento satirico del quotidiano Il Manifesto), Il clandestino, Lo straniero.

Fondamentale è la collaborazione con la rivista di fumetti ed erotismo d'autore Blue con la quale inizia a collaborare nel 1996 e per la quale realizza numerosi fumetti brevi giocando con gli stili, sperimentando, affinando le tecniche pittoriche e maturando un personalissimo stile narrativo. Queste storie hanno molto spesso un contenuto erotico abbastanza esplicito dato il settore particolare della rivista, aspetti erotici che spaziano nelle storie di Gipi dal sadomaso alla pedofilia, dal quasi romantico al grottesco, giocando quasi sempre con l'arma dell'ironia. L'autore riesce quindi a non farsi ingabbiare dal genere e ad interpretare ongi storia in modi nuovi, originali, coinvolgenti, tutt'altro che banali. Sono di questo periodo storie come Il freddo, Effetti collaterali, I ricchi, Intervista, Appuntamento a Venezia, La ragazza di plastica. La maggior parte di queste storie sono realizzate con pittura ad olio ma non manca l'utilizzo degli acquerelli, che diventerà tuttavia più frequente nel Gipi successivo. Talvolta Gipi ha collaborato con altri autori, come per il fumetto Trash (pubblicato sempre su Blue fra il 1997 ed il 1998) realizzato su testi di Cardinale e Nocilli e disegnato da Gipi nella prima parte e da Cimpellin nella seconda. Trash è disegnato in bianco e nero e per quest'opera Gipi utilizza uno stile cupo ed espressionista in parte debitore di Muñoz.

Nel 2002 Gipi realizza le illustrazioni di alcuni libri per bambini, Europa e Pandora e Proserpina e Mida, entrambi sono testi del grande Nathaniel Hawthorne editi da Editori Riuniti. Del 2003 è la realizzazione delle illustrazioni per il volume Grand Central Terminal. Rapporto da un pianeta estinto, ovvero nuova edizione dell'omonimo racconto fantascientifico di Leo Szilard, edito da Orecchio Acerbo.

Un ulteriore e fondamentale passaggio per la carriera di Gipi è la collaborazione dal 2002 con la Coconino Press, suo principale editore, che intuite le potenzialità dell'autore deciderà di dedicargli dei volumi monografici. Per la Coconino Press Gipi pubblica prima alcune storie brevi sulla rivista Black. Nel 2003 è la volta del volume monografico Esterno notte per il quale vince il Premio Micheluzzi 2004 come miglior disegnatore al Napoli Comicon ed anche il Gran Premio Romics nello stesso anno. Si tratta però ancora di una raccolta di storie brevi.

Gipi pubblica alcune storie brevi anche su altre riviste, come Canicola ed Orme.

L'opera successiva rappresenta invece la prima graphic novel di ampio respiro firmata da Gipi, il suo primo racconto lungo. Questo nuovo fumetto, pubblicato nel 2004 sempre dalla Coconino Press, si intitola Appunti per una storia di guerra. Si tratta di un racconto emozionante che segue il percorso di tre giovanissimi ragazzi alle prese con una guerra che travolge tutto e tutti. Grazie a quest'opera si fa conoscere ed apprezzare in ambito internazionale, ottenendo grande successo e vari riconoscimenti in Italia e all'estero, fra cui in Francia la vittoria del Premio Goscinny e del Gran Premio della Fiera del Fumetto di Angouleme nel 2006. Lo stesso fumetto ottiene una calda accoglienza anche in America, dove può vantare una nomination al Festival di San Diego del 2008.

L'anno successivo, nel 2005, pubblica Gli innocenti, il primo episodio della serie Baci dalla provincia, ironico titolo per cartoline al vetriolo, cupe e pessimistiche storie di provincia (da sempre location preferita nelle storie di Gipi), che ruotano intorno a personaggi ai margini dal passato misterioso.

Sempre del 2005 è il fumetto Questa è la stanza, realizzato da Gipi per il mercato francese su richiesta dell'editore Gallimard, entusiasta del precedente fumetto Appunti per una storia di guerra. Questa è la stanza è stato pubblicato anche in America ed ha fatto vincere a Gipi per la seconda volta il Premio Micheluzzi come miglior disegnatore al Comicon di Napoli del 2006. L'edizione italiana è come sempre della Coconino Press.

Nello stesso anno appare il secondo episodio di Baci dalla provincia: Hanno ritrovato la macchina, storia ancora più cupa della precedente. Una macchina che non doveva riapparire improvvisamente viene recuperata. Insieme a lei torna a galla il passato e bussano alla porta vecchi amici che non si vedevano da anni.

Ancora del 2006 è un altro grande successo: S., una storia autobiografica dedicata al padre e ad un bombardamento avvenuto in un piccolo paese durante la seconda guerra mondiale. S. ha vinto il premio di pubblico e critica come miglior libro straniero al Festival di Barcellona del 2008. In seguito S. è diventato anche un'opera teatrale.

Nel 2007 le Edizioni Di ripropongono in volume Trash, il fumetto apparso a suo tempo sulle pagine della rivista Blue.

Del 2008 è una nuova opera che ottiene un vasto successo di pubblico ed una straordinaria diffusione, si tratta de La mia vita disegnata male, una storia autobiografica, probabilmente una delle migliori opere di Gipi, originale, scritta magnificamente, disegnata in un bianco e nero volutamente schizzato, intersecata con una metaforica vicenda di pirati disegnata con più cura e acquerellata.

Continuano le pubblicazioni, nel 2009 con Diario di fiume e altre storie e con Verticali, volume quest'ultimo che raccoglie le opere realizzate da Gipi per il web, storie per l'appunto a sviluppo verticale.

Dopo la chiusura di Blue, Gipi prosegue la collaborazione con la nuova nata rivista di fumetti ANIMAls, sempre edita dalla Coniglio Editore.

Non bisogna poi dimenticare la sua attività di illustratore per il quotidiano La Repubblica ed anche la collaborazione con la rivista Internazionale per cui ha una rubrica fissa intitolata La settimana di Gipi.

Infine va ricordato l'interesse di Gipi per il cinema e la regia. Dal 2000 si dedica alla realizzazione di cortometraggi ed ha anche un blog dedicato alle sue opere in video: santamariavideo.blogspot.com. Questo interesse di Gipi per i video si è poi concretizzato nel passaggio dell'autore dietro la macchina da presa per un film ufficiale. L'autore ha infatti diretto un film prodotto dalla Fandango, scritto e diretto da Gipi, basato sul fumetto Nessuno mi farà male di Giacomo Monti, pubblicato sulla rivista Canicola. Il titolo del film, che ha ottenuto un discreto successo, è L'ultimo terrestre.

Del 2013 è lo straordinario capolavoro dell'autore unastoria, dolorosa riflessione sulla fragilità dell'animo umano che descrive la deriva psicologica di un affermato scrittore verso comportamenti ossessivi. Unastoria è anche il primo fumetto ad essere candidato al Premio Strega.

Da non perdere il suo blog personale su cui spesso è possibile seguire interessanti approfondimenti sul suo lavoro e sul mondo del fumetto in generale: giannigipi.blogspot.com.

(10/01/2009)

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