Le straordinarie avventure di Pentothal

Le straordinarie avventure di Pentothal di Andrea Pazienza

[storia]

Le straordinarie avventure di Pentothal


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Nel 1977 il fumetto ha già iniziato da un bel po' il suo cammino verso la piena maturità, in questo aiutato anche dallo sdoganamento come riconosciuta forma d'arte e cultura operato dalla nascita della rivoluzionaria rivista linus nell'aprile 1965 sotto l'ala protettrice di Del Buono, Eco, Vittorini e Gandini. Non più solo intrattenimento ed evasione, non solo universi fantastici e vicende avventurose, ma un'infinità di nuove potenzialità espressive. Sulla rivista sorella di linus, quell'alter alter nato nel 1974, approda nel 1977 un autore destinato a lasciare il segno nella storia del fumetto italiano, con un personaggio insolito e personale.  

Infatti la follia visionaria di Andrea Pazienza si scatena sin dal suo folgorante esordio con Le straordinarie avventure di Pentothal, concentrato onirico di vicende personali e sentimenti collettivi filtrati e rielaborati dal suo estro artistico. Pubblicato con cadenza irregolare tra le pagine di alter alter a partire dall'aprile 1977, Pentothal costituisce la cartina di tornasole di un periodo storico importante descritto con una lucidità difficilmente raggiungibile con altri più blasonati mezzi espressivi.

Il fumetto si caratterizza immediatamente per il suo impegno nel raccontare il contesto italiano (per la precisione quello bolognese) in un'avventura dai contorni indefiniti. La scelta di un'ambientazione italiana ed in parte provinciale, uno sguardo dal basso fatto anche di piccole cose, è già di per sè un elemento di rottura rispetto a larga parte del fumetto classico. Anche altri autori e fumetti raccontano la realtà, la contestazione, i cambiamenti in atto, ma spesso trasfigurando queste tensioni in contesti più formalmente fumettistici. Basti pensare ad Alack Sinner, pubblicato sulle pagine di alter alter insieme a Pentothal, che inserisce questi temi in vicende noir-poliziesche, o ai tanti universi fantastici generati da Metal Hurlant che raccontano molto più di quanto sembri.

Le vicende di Pentothal sono invece quasi un diario, personalissimo e sincero (pentothal è anche il fantomatico siero della verità dei fumetti di Diabolik), di come si vive a Bologna nel '77, dell'aria che vi si respira, degli impegni del movimento contestatore studentesco. Ed il giovane Pentothal/Pazienza è combattuto tra un impegno in prima persona, in parte limitato da tanti dubbi e perplessità sul movimento, ed il ruolo dell'artista e del cronista di un'epoca e di un sentimento in corso, senza preconcetti e posizioni di parte, con la oggettiva sincerità di uno sguardo distaccato.

Pazienza realizza le tavole del primo episodio nel febbraio 1977 rendendo palpabile fumetto le atmosfere che si respirano a Bologna, un fumetto reportage-dossier in tempo reale. A marzo 1977 esplodono i disordini con l'uccisione dello studente Francesco Lorusso, forse da parte delle forze di polizia, rendendo ancora più tesa l'atmosfera di quegli anni di piombo. Allora Paz, prima che il primo episodio del suo Pentothal vada in stampa (sull'albo di alter di aprile), realizza una nuova ultima tavola del fumetto e la porta in redazione per farla sosituire alla precedente. Nella nuova tavola esplicita il suo pensiero: "mentre lavoravo a queste tavole, nel mese di febbraio '77, ero convinto di disegnare uno sprazzo, sbagliando clamorosamente perché era invece un inizio. [...] sono cambiate tante cose nel frattempo e tante altre cambieranno [...] disegnare fumetti non è come scrivere per un quotidiano". Le vicende di Pentothal sono destinate a proseguire per descrivere gli eventi della Bologna in fiamme, più metaforiche che reali, in un alternarsi di visioni di Paz. In un primo tempo infervorato dagli eventi, convinto che qualcosa si possa fare e cambiare, Pazienza sembra rapidamente rendersi conto di come le sue siano solo illusioni mentre la sua delusione per molte delle anime del movimento diventa sempre più netta e lo sguardo più distaccato.

La storia racconta le giornate apparentemente ordinarie di Andrea (ovvero Pentothal) nella Bologna viva e pulsante della fine degli anni '70. In particolare la Bologna vissuta dai giovani artisti ed estroversi studenti del DAMS nel pieno delle contestazioni e delle lotte studentesche. Andrea è uno studente-tipo, è un meridionale venuto dal profondo sud, è in parte attivo in parte accidioso, sia con riferimento al Movimento che con riferimento allo studio o alla vita di tutti i giorni.

L'elemento onirico nel fumetto è presente sin dalla prima tavola (e sarà portato col tempo verso lidi ben più visionari) ma fa da contrappeso ad una storia estremamente realistica, una sorta di diario surreale di Pazienza carico di riferimenti personali e privati non sempre agevoli da cogliere. Il fumetto inizia quindi con un Pazienza addormentato, visitato da bizzarre e giullaresche creature dei sogni, improvvisamente risvegliato da una voce che lo chiama alla finestra (una voce che lo chiama 'Andrea' non Pentothal) per trascinarlo in strada a notte fonda tra la fine di una storia d'amore e le braci di un impegno politico ('ti lascio... le ragioni sono la tua totale disinformazione, la tua pigrizia e la tua scarsa dignità').

Nel primo episodio l'elemento reale è maggiormente presente, alternato a divagazioni fantastiche ed oniriche, ma man mano i rapporti si capovolgeranno e sarà l'elemento fantastico (chiaramente metaforico della realtà) ad esplodere in mezzo a sprazzi di lucidità e ambientazioni reali, tra suggestioni e citazioni derivanti dalle tante fonti di ispirazione, dall'amato underground americano (primo tra tutti Crumb col suo Fritz il gatto ma anche Gilbert Shelton con i Freak Brothers, entrambi debitori del Popeye di Segar) al rivoluzionario ed immenso Moebius (ispiratore di intere oniriche sequenze fantascientifiche ambientate in lande desolate).

I temi del fumetto cambiano in corso d'opera, al variare della situazione personale di Pazienza e generale di Bologna e dell'Italia. Alle contestazioni studentesche del '77, che si dissolvono rapidamente, si avvicendano i crucci personali ed artistici del giovane Paz, le nuove coinvolgenti relazioni con gli artisti del gruppo di Cannibale (i giovani rivoluzionari Tamburini e Mattioli e gli altrettanto liberi ed iconoclasti Scòzzari e Liberatore), mutevoli amicizie ed amori, la ricerca di un segno nuovo e moderno (che Paz inseguirà fino in America) ed infine il lento scivolare nell'universo della droga. Non mancano i personaggi ricorrenti all'interno del fumetto, come l'esilarante Investigatore senza nome.

Il fumetto è anche un tavolo di prova e sperimentazione per Paz, che utilizzerà liberamente una varietà di tecniche e stili cercando di arrivare, attraverso le tante suggestioni ed ispirazioni, al suo personalissimo e straordinario segno. In effetti le prime tavole di questo fumetto sono ancora confuse e caotiche, cercano un equilibrio ed una capacità narrativa definita, ma già regalano piccoli gioielli surreali incastonati nel caos. Dato che gli episodi sono pubblicati a distanza di mesi si può notare rapidamente, da un episodio al successivo, il crescere della padronanza di Paz con il disegno e la scrittura mentre lo stile diviene sempre più plastico e dinamico, l'ironia più naturale ed irresistibile, la capacità narrativa fluida e piacevolmente ricca di trovate, con la naturalezza narrativa e pittorica senza eguali della piena maturità.

Alla fine Paz abbandona le avventure di Pentothal per portare la sua narrazione futura verso nuovi temi e protagonisti che già si affacciano negli ultimi episodi di Pentothal, con l'allucinato ed adunco volto di Zanardi. Siamo nel luglio 1981, ancora una volta su alter alter, e Paz si prepara alle nuove straordinarie creazioni che pubblicherà sulle principali testate a fumetti italiane.

Pubblicato inizialmente a puntate sulle pagine di alter alter a partire dall'aprile 1977 fino al luglio 1981, il fumetto Le straordinarie avventure di Pentothal è raccolto per la prima volta in volume, ovviamente per le edizioni Milano Libri, nel marzo 1982, con l'autorevole prefazione di Oreste del Buono. Una nuova edizione del fumetto è edita da Rizzoli nel 1989 ed è poi la volta dell'edizione critica firmata dall'editore Baldini & Castoldi nel 1997, ricca di tavole, disegni e scritti inediti e fortemente commentata per raccontare cosa si nasconde dietro le tavole di Paz, sia con riferimento alle vicende ed ai personaggi della Bologna del '77 che ai retroscena della vita privata dell'autore, tirata in ballo continuamente nel fumetto. Ancora numerose edizioni del fumetto vedono la luce nel corso degli anni, dato che il successo di Pazienza non accenna ad arrestarsi, così abbiamo le recenti edizioni pubblicate da Fandango ma anche le economiche apparizioni nelle collane da edicola, ad esempio tra I classici del fumetto di Repubblica ma anche nella collana 100 anni di fumetto italiano.

(06/04/2014)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia Le straordinarie avventure di Pentothal

Edizioni in volume
Collana: Tutto Pazienza
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Scheda Tecnica

storia:
Le straordinarie avventure di Pentothal
data pubblicazione:
04-1977
pagine:
128

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