Stigmate

Stigmate - Fumetto di Mattotti e Piersanti

[storia]

Stigmate


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Dopo alcuni fumetti realizzati con gli inimitabili colori della sua inconfondibile tavolozza nel 1994 Lorenzo Mattotti decide di ritornare con Stigmate al bianco e nero sporco degli esordi o meglio ad un tratto che è una via di mezzo fra il segno graffiato delle prime opere Incidenti e Tram Tram Rock ed il segno più pulito ed elegante utilizzato nel più recente L'uomo alla finestra (1992). "Questa storia è disegnata a unghiate, rovi aguzzi e scarabocchi" dice lo stesso Mattotti, sebbene poi il tratto muti nel corso della storia, in relazione a stati d'animo e soprattutto sia più lirico nei sogni e nelle visioni.
Ad accompagnarlo in questa nuova avventura è, insolitmente in veste di sceneggiatore di fumetti, lo scrittore Claudio Piersanti.

Stigmate narra l'incredibile odissea di un povero diavolo, un individuo qualunque, emarginato e solitario, talvolta violento (ma spesso capace di slanci di dolce tenerezza), bestemmiatore ed ubriacone. Un individuo che ha trovato un suo equilibrio nella vita, qualche lavoro saltuario, qualche avventura amorosa occasionale. Ha circa quarant'anni.

Quest'uomo sogna un bambino che gli promette un dono per compensarlo di tutte le sue sofferenze. Al risveglio lo aspetta una incredibile sorpresa, due ferite sanguinanti sul palmo mani, ferite stranamente incurabili, ferite che non si cicatrizzano nonostante le continue medicazioni. Se non si trattasse di un individuo così lontano dalla santità qualcuno penserebbe a stigmate. I dottori lo credono un mitomane ed un truffatore.

Questo "dono" non è gradito all'uomo e rappresenta per lui il principio di un vero calvario. Innanzi tutto perderà il lavoro a causa di quelle strane ferite, poi attirerà folle di curiosi ed ammalati alla sua porta, in cerca di un miracolo a cui appigliarsi. E qualcuno giurerà di essere stato guarito.

Dopo aver perso il lavoro l'uomo diventa un senzatetto, cerca cibo fra i rifiuti, cerca rifugio per la notte in qualche deposito o stazione abbandonati, insieme ad altri poveri individui come lui. Una notte in cui un immigrato viene arso vivo da un gruppo di annoiati ragazzi stupidi e razzisti capisce che deve fuggire, cercare qualcos'altro per non morire.

Inizia la ricerca di uno zio giostraio, trova un lavoro e l'amore di una ragazza, una nuova pace e serenità nel nomade mondo delle giostre. Si sposa con la ragazza, Lorena, e tutto sembra andare incredibilmente bene per un po'. L'uomo finge di essere un santone nelle giostre in cui lavora. Le ferite sulle mani sembrano rimarginarsi.

Ma il viaggio verso l'inferno è ancora all'inizio.
I fantasmi del passato dell'uomo riaffiorano in una notte di inaudita violenza che ha come sua vittima principale la spaurita Lorena. Qualcosa si rompe, l'equilibrio non esiste più, tutto è fragile come il cristallo ed è sempre sul punto di andare in mille pezzi. Un diluvio torrenziale, un fiume straripato, porterà via Lorena ed il fragile equilibrio della vita dell'uomo.

Ricoverato in un ospedale in stato vegetativo l'uomo viene riportato alla vita da una suora che prende a cuore il suo caso e lo aiuta a trovare un equilibrio interiore, prima con una dedizione al culto dei morti ed alla cura dei cimiteri e successivamente con un libro di preghiere. L'uomo troverà un nuovo obiettivo nel dare una mano agli altri, nel darsi una mano l'un l'altro.
Novello profeta fra senzatetto e disadattati racconterà la sua storia, il suo compromesso con le piaghe che non si rimarginano, sperando di essere utile a qualcuno.

Stigmate è una storia dolente e dolorosa, non facilmente consolatoria ma poetica e profonda. Un ritmo narrativo estremamente vario, che risente degli umori e dello stato dell'uomo con le stigmate. Un'ampia digressione finale visionaria sulle parole della preghiera che aiuta l'uomo ad uscire dalla solitudine, dopo la calma silenziosa dello stato vegetativo. Un ritmo continuamente contrapposto di stati di tranquillità, di equilibrio, di benessere a stati di violenza, di disperazione, di crisi. Anche un continuo contrappunto fra realtà e fantasia, visione e sogno, verità e truffa, santità e violenza.

Stigmate è stato pubblicato originariamente in Francia nel 1994 dalle edizioni Autrement nel volume antologico Le retour de Dieu della collana Histoires graphiques, insieme a storie di altri autori, come David B. e François Ayroles.

In Italia è apparso nel 1999 grazie alla Einaudi, nella collana Stile Libero in edizione tascabile.

(08/09/2009)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia Stigmate

Collana: Stile Libero
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Scheda Tecnica

storia:
Stigmate
nome originale:
Stigmates
data pubblicazione:
1994
pagine:
178

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