Casi violenti

Casi violenti, folgorante esordio per Dave McKean in coppia con Neil Gaiman

[storia]

Casi violenti


Chicago, anni '20. Un bambino piange, fa i capricci, cerca di allontanarsi dai genitori; il padre lo afferra per un braccio, lo strattona e qualcosa cede procurando una slogatura all'arto bambino.

Osteologo Al Capone (Casi Violenti)
L'osteologo di Al Capone nei primi ricordi del narratore

 

Gangster

A distanza di anni il ragazzino, ormai adulto, ricorda e i ricordi lontani si confondono, miscelano realtà e fantasia, memoria ed immaginazione dando vita ad un fumetto originalissimo che racconta una fiaba per adulti attraverso gli occhi di un bambino ma ancora una volta filtrata dalla razionalità del protagonista ormai cresciuto.
La fervida immaginazione del bambino, di appena quattro anni, viene 'iniziata' alla violenza del mondo adulto dal medico che gli cura il braccio. Il medico non è un dottore qualunque, è famoso per essere stato l'osteologo del sanguinario gangster Al Capone. Ed il ragazzo trova nell'osteologo una persona, un adulto, capace di ascoltare e di parlare ad un bambino, quasi un amico e un confidente. Il medico soddisfa la curiosità del bimbo circa la misteriosa figura di Al Capone e su quella dei gangster.

Alla domanda 'Cos'è un gangster?' il piccolo protagonista riceve risposte evasive dai parenti, risposte del tipo 'i gangster avevano il cappello' e 'avevano mitra che tenevano in custodie da violino' (in inglese violin cases gioco di parole con il titolo originale cioè Violent Cases).
Queste risposte non fanno che aumentare la curiosità del bambino che troverà nel medico la persona giusta per soddisfarla; ma il medico si fa prendere la mano ed i ricordi degli anni passati al servizio di Al Capone diventano sempre più violenti e sanguigni.
Le tavole si affollano di cappelli a larghe tese (a differenza di oggi dove 'nessuno pare portare il cappello') e tutta la storia si tinge di noir, colori cupi e grigi che descrivono l'atmosfera angosciosa e inquietante delle vicende. Tutto è grigio o nero o al massimo in lievi sfumature ghiaccio, colori cupi, oppressivi, angoscianti, fiori bianchi accompagnano l'ultimo viaggio di chi non ha saputo stare al suo posto e il sangue sgorga caldo e nero, improvviso e lacera le pagine, oscura le vignette, si frappone tra la scena e il lettore, e fa breccia nella fantasia del bambino.
I ricordi del bambino a tratti si fanno vaghi, indistinti e così i personaggi possono cambiare aspetto. Soprattutto il dottore visto all'inizio come probabilmente un bimbo si può immaginare un dottore, buffo e rubicondo, vagamente somigliante ad Albert Einstein diventare poi più simile al 'collega di Humprey Bogart nel Mistero del falco'. Ma anche gli avvenimenti non sono mai certi e tutto sfuma nel ricordo.

Casi Violenti - Il bambino legge una fiaba
Il protagonista da piccolo

Il fumetto ha una costruzione cinematografica e ricorre spesso ad un montaggio alternato che sviluppa in parallelo i crudi racconti dell'osteologo (brutali omicidi e violenze di ogni genere) con quelli del bambino; gli innocenti giochi di società dei bambini si sovrappongono a macabri rituali coi quali Al Capone amministrava il suo potere.
Da antologia la scena in cui i bambini che giocano alla 'sedia musicale' si fonde alla lezione impartita da Al Capone ai suoi 'ragazzi' legati e immobilizzati, in un crescendo di violenza.
Le tavole non hanno una struttura fissa, d'altronde McKean ama giocare con la composizione e alterna stili e tecniche differenti e varia formato in base alle esigenze, così gli spazi si scompongono in decine di vignette a tratti ordinatissime e perfettamente allineate ed a tratti in un collage di immagini che si sovrappongono e miscelano quasi casualmente, in realtà sempre perfettamente bilanciate e funzionali alla trama.
L'autore usa sapientemente la commistione di stili che gli è congeniale accumulando materiali e tecniche differenti dal disegno classico al collage fino all'utilizzo di fotografia e computer art. Il tutto si fonde insieme diventando armonioso e ricercato.

Casi violenti - Protagonista
Il protagonista da adulto, ispirato alle fattezze dello sceneggiatore Neil Gaiman

La sceneggiatura di questa bellissima storia è di un autore giovane ma già noto nel mondo del fumetto, che tanto farà parlare di sé: Neil Gaiman (tra l'altro le fattezze del protagonista sono ricalcate sulle sue). Si tratta invece di un (folgorante) esordio per l'altrettanto giovane disegnatore: l'artista inglese Dave McKean che con questa opera prima si impone subito all'attenzione internazionale.
La storia è stata pubblicata nel 1987 ma in Italia ha visto la luce solo nel 1992, sulle pagine della rivista Corto Maltese (numeri 4 e 5 di aprile e maggio 1992), la prima a pubblicare i lavori di Dave McKean nel nostro paese (avendo già pubblicato Black Orchid e Arkham Asylum). In seguito la storia è stata riproposta in volume da Magic Press.

(17/05/2009)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia Casi violenti

Rivista: Corto Maltese
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Scheda Tecnica

storia:
Casi violenti
nome originale:
Violent Cases
data pubblicazione:
1987
pagine:
44

testi:
disegni: