Il paese di Qâ

Il paese di Qâ, nono episodio lungo del fumetto fantasy Thorgal di Rosinski e Van Hamme datato 1984

[storia]

Il paese di Qâ


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Dopo l’avventura in Britannia del precedente episodio Gli arcieri, Thorgal, accompagnato da Tjall e Argun, raggiunge la sua famiglia sull’isola che ha scelto come dimora, nel nono episodio lungo della serie fantasy che prende il suo nome. Il titolo di questo episodio è Il paese di Qâ, realizzato ancora una volta da Van Hamme ai testi e Rosinski ai disegni. 

Tutto sembrerebbe andare per il meglio fino a quando non compare Kriss di Valnor. La perfida mercenaria fa rapire Jolan e Argun, e costringe, col ricatto, Thorgal, Aaricia e Tjall a seguirla fino a “Il Paese di Qâ posto ai confini del mondo, in un viaggio nell’ignoto pieno di pericoli e insidie.

Questa storia si caratterizza per i mezzi di trasporto utilizzati dai protagonisti: grandi navi volanti manovrate da palloni aerostatici, quasi dei dirigibili ante litteram. Questo escamotage, però, sa di anacronistico. È vero che grazie alle navi volanti Thorgal copre una distanza immensa in poco tempo, ritrovandosi nel continente americano abitato da civiltà precolombiane, ovviamente influenzate dal Popolo delle Stelle, di cui l’eroe vichingo è un discendente, ma lo sviluppo del racconto appare poco originale. Da diversi decenni molti studiosi, o sedicenti tali, attribuiscono ad antiche civiltà, quali appunto quelle precolombiane o anche quella egizia, origini aliene, extraterrestri, lasciandosi accecare, per usare un eufemismo, da mere suggestioni a dir poco fantasiose. La scelta delle navi volanti, poi, ha un che di stonato. In alternativa, il viaggio poteva compiersi in diversi modi più fantascientifici, anche non originali, mettendo da parte l’idea dei vascelli fluttuanti, che pure hanno celebri antenati.

In molti testi religiosi e della letteratura classica indiana, come ad esempio il Ramayana, il Mahabharata, il Vaimanika-Shashtra e in molti altri, troviamo, infatti, la descrizione di alcune navi volanti definite, in sanscrito, “Akasa yantrache” che avrebbero solcato i cieli terrestri di circa 15000 anni fa.

Ma anche in testi più vicini a noi possiamo trovare riferimenti a meravigliose macchine volanti: J. Verne ne parla nei suoi “Viaggi straordinari”; E. Salgari gli fa eco ne “Le meraviglie del 2000”; M. Moorcoock, oltre che nel Ciclo di Marte, inserisce queste navi volanti anche nella trilogia di Oswald Bastable, il Nomade del Tempo, ponendosi, tra le altre cose, come un precursore del genere steampunk e steamfantasy, generi cui possiamo ascrivere anche opere a fumetti, come, ad esempio, La lega degli straordinari gentlemen di A. Moore. In questa storia, le navi de Il Paese di Qâ hanno un vago sentore steampunk.

Anche nel fantasy diversi sono i casi navi volanti: Terry Brooks fa della nave Jerle Shannara la protagonista di un suo romanzo, ma utilizzerà questi mezzi anche ne “Il magico mondo di Shannara”. Più di recente troviamo navi volanti e aeree battaglie navali, degne del miglior John Carter, nel ciclo i Pirati del Cielo di Chris Wooding. A questo proposito una curiosità: l’autore racconta, sul suo sito, di essersi ispirato per le scene di battaglia alla celeberrima canzone Aces High degli Iron Maiden, che racconta le battaglie aeree ed i bombardamenti di Londra durante la seconda guerra mondiale.

Infine, anche nel cinema troviamo diverse navi volanti. Un esempio su tutti nel film Stardust di R. Matthew Vaughn, uscito nel 2007.

Il Paese di Qâ viene pubblicata per la prima volta sull’edizione belga di Tintin, ed in contemporanea su quella francese, dal 18 dicembre 1984 al 26 febbraio del 1985. La prima edizione in volume risale al 1986 per Editions du Lombard.

(07/11/2016)

Di seguito alcune delle edizioni pubblicate, in volume o rivista, della storia Il paese di Qâ

Collana: Thorgal
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Scheda Tecnica

fumetto:
episodio n.:
9
storia:
Il paese di Qâ
nome originale:
Le pays Qâ
data pubblicazione:
12-1984
pagine:
46

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